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Discussione: L'uccello del malaugurio - Camilla Läckberg

          
  1. #1
    Administrator L'avatar di Mauro
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    L'uccello del malaugurio - Camilla Läckberg


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    Descrizione

    Fjällbacka sta per lasciarsi alle spalle un altro dei suoi lunghi inverni silenziosi, e nella Giunta cittadina c'č chi č ansioso di attirare l'attenzione sul piccolo centro della costa. Quale occasione migliore di un reality show, con telecamere piazzate dovunque a riprendere luoghi e persone che entreranno nelle case di decine di migliaia di telespettatori? La proposta č approvata, i riflettori puntati, ma l'arrivo del cast crea non poco scompiglio, tanto pių che il produttore, consapevole che gli scandali aumentano l'audience, si diverte ad alimentare le tensioni tra i concorrenti. Ma il trambusto mediatico rischia di assorbire anche le risorse della polizia, e il vicecommissario Patrik Hedström, giā distratto dai preparativi per il suo matrimonio con Erica, č in affanno: le indagini su una donna morta in circostanze sospette vanno a rilento. Cercando faticosamente di mettere insieme i pezzi di un caso dai mille colpi di scena, tra minacce, segreti e sterili menzogne, Patrik trova un diario e vecchi ritagli di giornale che potrebbero contenere indizi preziosi. E anche un collegamento con un caso molto simile avvenuto solo qualche anno prima. Non gli resta che insistere, per arrivare ad aprire una breccia nel muro di silenzio che la piccola comunitā di Fjällbacka erge a difesa della propria immagine, che vuole conservare irreprensibile.



    Devo dire che, pur non considerandola una candidata al Nobel per la letteratura, sono stato fra coloro che avevano accolto favorevolmente le prime opere di questa autrice, ma questa sua quarta fatica (poca si direbbe) č quella che chiude definitivamente il rapporto fra me e la signora Läckberg.

    A fare da contorno a un caso poliziesco che di per sč non sarebbe neanche male, l'autrice srotola una serie impressionante di luoghi comuni sugli aspetti quotidiani della vita nel piccolo paese di Fjällbacka dove si svolgono le vicende narrate.
    Abbiamo la sorella della protagonista (Erika Falck) che, dopo avere ucciso il marito violento al termine del romanzo precedente (peraltro senza che si sappia nč dove nč come), passa dalla depressione pių cupa alla radiositā pių solare, nell'arco di una mattinata a seguito di una passeggiata-chiacchierata con l'ex fidanzato di Erika, evento che dā evidentemente il via a una nuova pruriginosa love-story made in Sweden.
    Poi abbiamo un commissario a capo della stazione di polizia dove lavora il compagno di Erika, che mostra nelle sue azioni quotidiane un tale grado di idiozia ricoperta di supponenza da far pensare che un personaggio siffatto non possa esistere nella realtā e, men che meno, a capo di un commissariato di polizia. In questa storia l'imbelle funzionario riesce perfino a innamorarsi di una sconosciuta che sparirā nel nulla dopo avergli affidato tutti i suoi risparmi per acquistare un romantico nido d'amore al caldo della Spagna.
    E poi Erika che, incredibilmente, rientra nella taglia necessaria a entrare nell'abito da sposa e, dulcis in fundo, il ritrovamento di qualcosa di sconvolgente in un baule nella soffitta di casa che apre scenari inquietanti per il prossimo libro.

    Storie gialle di medio livello innestate su racconti rosa al limite inferiore del gossipparo e molto marketing ... ma non č letteratura
    .
    Non č vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  3. #2
    Member L'avatar di Leonardo
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    Buono a sapersi, Mauro: anche a me piace la Läckberg e se tu, che la pensi come me, hai notato una certa involuzione, allora questa quarta opera o me la piglio in biblio o me la salto bellamente! Purtroppo se hai davvero ragione posso solo giungere alla solita conclusione: č il tempo che ci dā la cifra di uno scrittore, proprio come nel mondo della musica. Una bella canzone capita a tanti ma anni e anni di capolavori competono solo ai fuoriclasse, quelli che non pubblicano se non sono pių che sicuri di aver sfornato un altro album imperdibile. Sempre che non siano in una fase in cui hanno assoluto bisogno di $$$, nel qual caso anche la mia teoria va a fondo...

  4. #3
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Tutto molto ben detto caro Leonardo, io, in generale, non sono certo contrario ai personaggi seriali, anzi ancora oggi mi commuovo se penso alle ultime righe che Mankell ha dedicato al suo commissario Wallander che mi manca äckberg tantissimo, ma purtroppo, in alcuni casi, la serialitā č sinonimo di scarsa qualitā a favore della quantitā (un po' la dicotomia che c'č fra "industriale" e "artigianale" per intenderci) e credo che la signora Labbia imboccato quella strada.
    Non č vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  5. #4
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    č vero che l'uccello del malaugurio č meno bello ma....

    Forse č vero che l'uccello del malaugurio č meno bello rispetto agli altri libri della Lackberg proprio perchč le vicende personali dei protagonisti sono forse un pō troppo presenti, perō attenzione la valutazione č comunque molto al di sopra alla media dei libri gialli che si leggono...
    il giallo anche in questo caso risulta ben congegnato e devo dire che la Lackberg ha un bel modo di scrivere che riesce a coinvolgerti sin dalle prime pagine...
    Insomma "Lo Scalpellino" risulta essere sicuramente un libro superiore all'Uccello del Malaugurio ma comunque mi sembra prematuro chiudere ogni rapporto con la Lackberg...

  6. #5
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Leggo ora il commento di Mauro, di cui stimo i giudizi.
    Beh , io non sono certo un'intellettualona, ma quando avevo letto La principessa di ghiaccio lo avevo giudicato non pių che carino. Come giallo, dico. Un romanzo normale colorato di giallo chiaro.
    Poi non ho pių letto nulla , pur avendoli tutti ( anche quello, mannaggia) perchč c'erano sempre altre prioritā.
    Fatta questa premessa, credo a Mauro! ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

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