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Discussione: Irčne Némirovsky - I doni della vita

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Irčne Némirovsky - I doni della vita

    Ho ricevuto in dono questo romanzo; non lo conoscevo, nč conoscevo alcun scritto
    di quell'autrice, e , per la veritŕ, non ne ero neppure molto convinta.

    Mi sono detta:-Sarŕ uno di quei romanzetti d'amore un pň fanč, ma devo rendere
    conto della mia lettura alla donatrice!

    l'ho iniziato durante una vacanza: letto in due giorni, in ogni momento
    possibile. Un romanzo incantevole.

    E non perchč fosse d'amore (ebbene sě: io amo le storie d'amore, senza happy
    end, perň!), ma perchč era ...completo: d'amore, di guerra -soprattutto di
    guerra!- di sentimenti, di addii, di perdite, di incontri, di emozioni
    profonde...

    La storia di questa famiglia borghese, attraverso le due guerre mondiali, mi ha
    preso il cuore.

    Bella la figura della protagonista Agnés, donna forte , che passa attraverso
    prove di ogni genere, e ne esce vittoriosa, nonostante i colpi della vita....

    Ma la vera protagonista, per me, č stata la guerra.

    Guerra che si respira in ogni riga.

    Argomento per me pieno di attrattive: mi riporta ai lunghi racconti del mio
    nonno adottivo , ragazzo del 99, che combattč, come il protagonista Pierre, in
    entrambe le guerre, e come lui tornň tutt'e due le volte a casa.

    Ci sono, in questa storia, molti brani sull'argomento, che ho letto e riletto,
    perchč mi hanno toccato le corde....

    Uno a caso.



    ..."La gente aspettava la guerra come l'uomo aspetta la morte: sa che non
    le sfuggirŕ, gli sia concessa soltanto una proroga.

    - D'accordo, verrai, ma aspetta un pň , aspetta che abbia costruito questa
    casa, piantato quest'albero, fatto sposare mio figlio, aspetta che non abbia
    piů voglia di vivere.-

    Alla guerra si chiedevano le stesse cose...."

    Un finale struggente.

    Un romanzo che ho amato, pagina dopo pagina.

    Consigliato.
    Rosy

    Nome:   I DONI DELLA VITA.jpg
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    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
    Master Member L'avatar di maureen
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    Ho ricevuto in dono questo romanzo; non lo conoscevo, nč conoscevo alcun scritto
    di quell'autrice, e , per la veritŕ, non ne ero neppure molto convinta.

    Mi sono detta:-Sarŕ uno di quei romanzetti d'amore un pň fanč, ma devo rendere
    conto della mia lettura alla donatrice!

    l'ho iniziato durante una vacanza: letto in due giorni, in ogni momento
    possibile. Un romanzo incantevole.

    E non perchč fosse d'amore (ebbene sě: io amo le storie d'amore, senza happy
    end, perň!), ma perchč era ...completo: d'amore, di guerra -soprattutto di
    guerra!- di sentimenti, di addii, di perdite, di incontri, di emozioni
    profonde...

    La storia di questa famiglia borghese, attraverso le due guerre mondiali, mi ha
    preso il cuore.

    Bella la figura della protagonista Agnés, donna forte , che passa attraverso
    prove di ogni genere, e ne esce vittoriosa, nonostante i colpi della vita....

    Ma la vera protagonista, per me, č stata la guerra.

    Guerra che si respira in ogni riga.

    Argomento per me pieno di attrattive: mi riporta ai lunghi racconti del mio
    nonno adottivo , ragazzo del 99, che combattč, come il protagonista Pierre, in
    entrambe le guerre, e come lui tornň tutt'e due le volte a casa.

    Ci sono, in questa storia, molti brani sull'argomento, che ho letto e riletto,
    perchč mi hanno toccato le corde....

    Uno a caso.



    ..."La gente aspettava la guerra come l'uomo aspetta la morte: sa che non
    le sfuggirŕ, gli sia concessa soltanto una proroga.

    - D'accordo, verrai, ma aspetta un pň , aspetta che abbia costruito questa
    casa, piantato quest'albero, fatto sposare mio figlio, aspetta che non abbia
    piů voglia di vivere.-

    Alla guerra si chiedevano le stesse cose...."

    Un finale struggente.

    Un romanzo che ho amato, pagina dopo pagina.

    Consigliato.
    Rosy

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    Seguo il tuo consiglio Rosy.
    Fino ad ora non avevo ancora letto nulla della Némirovsky, ma l'avevo in wish-list da molto tempo. E comincio proprio con "I doni della vita".


  3. #3
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile

    non te ne pentirai. Poi mi dici.
    Ciao Buona lettura!
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #4
    Master Member L'avatar di maureen
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    Seguo il tuo consiglio Rosy.
    Fino ad ora non avevo ancora letto nulla della Némirovsky, ma l'avevo in wish-list da molto tempo. E comincio proprio con "I doni della vita".
    Protagonista della storia č la famiglia Hardelot.
    A capo della famiglia il vecchio Julien Hardelot, il quale "Era sicuro di sé e di tutto ciň che lo circondava: la casa era solida, ben costruita, ben salda sulle fondamenta; l'impresa prosperava; la famiglia gli obbediva, il denaro era investito in titoli di Stato..... Al riparo da ogni turbamento, da ogni dubbio."
    E, invece, arriva la I Guerra Mondiale che tutto travolge e stravolge.
    E quando la vita riprenderŕ il suo corso con il prosieguo delle storie e le sue evoluzioni, ecco che esplode la II Guerra Mondiale, che tutto travolge e stravolge di nuovo.
    Per tutta la storia quello che sicuramente serpeggia, a dispetto di tutto quello che accade, č la speranza.
    La Némirovsky ha vissuto sulla sua pelle le brutture della guerra ( arrestata dai nazisti, in quanto ebrea, fu deportata nel luglio del 1942 ad Auschwitz, dove morě un mese piů tardi). E in base a quello che ho recepito da questa storia credo che la speranza non sia altro che l'antidoto utilizzato dalla Némirovsky contro il male e le sofferenze.
    Il titolo, del resto, č emblematico "I doni della vita".
    Nonostante le guerre, le sofferenze e le brutture di cui č capace l'uomo, la vita continua a dare i suoi doni.
    E il finale lo spiega benissimo "Ma Agnčs non avvertiva piů né dolore né fatica. Si sentiva come al termine di una mietitura, di una vendemmia: tutta la ricchezza, l'amore, il riso e il pianto che Dio le riservava lei li aveva raccolti e adesso che tutto era finito, non poteva far altro che mangiare il pane che aveva impastato, bere il vino che aveva pigiato; i doni della vita lei li aveva riposti nel granaio, e tutto l'amaro e il dolce della terra avevano dato i loro frutti. Lei e Pierre avrebbero concluso la loro vita insieme."

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