La monetazione romana e’ molto complessa e affascinante…d’altronde 2000 anni di storia non sono pochi.
Vittorie conquiste eventi e persino “propaganda politica” sono stati coniati in varie leghe dal bronzo all’oro.
Sotto ecco il denarius in argento di Marco Giunio Bruto, considerata per il suo valore tra le cento piu’ importanti dell’antichita’.
Ne sono rimasti pochi esemplari…uno di questi se lo aggiudico’ nel 2013 l’azienda BOLAFFI per 106 mila dollari.
Fu realizzata nel 42 a.C in una zecca itinerante al seguito dell'esercito dei congiurati a quel tempo sotto la responsabilita' del magistrato monetale Lucius Plaetorius Caestianus.
Mediante questa moneta si celebro’ e propagando’ l’impresa compiuta contro Caio Giulio Cesare.
Da una parte il profilo di Bruto con barba…dall’altra il berretto frigio della liberta’ ( 2000 anni prima dei francesi) con due pugnali al fianco e la data delle idi di marzo.
A ricordare che fine fanno i tiranni che attentano alla liberta’ repubblicana.


"Bruto incise sulle monete che conị la sua immagine ed un pileo tra due pugnali, indicando con questi e con l'iscrizione che lui e Cassio avevano liberato la patria..."
Cassio Dione - Storia romana, XIVII.25.3