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Discussione: Le parole

          
  1. #16
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Die Worte in den Wind Le parole nel vento
    Es findet manches gute Wort
    Wohl nicht die gute Statt,
    Doch glaube Keiner, daß er dann
    Umsonst gesprochen hat.
    Qualcosa di buono trova parola
    ma certamente non città.
    Nessuno sia portato a pensare
    D’aver parlato senza scopo.
    Die Worte, die in's Menschenherz
    Nicht aufgenommen sind,
    Man nennt sie wohl mit Fug und Recht
    Nur Worte in den Wind.
    Le parole che nel cuore dell’uomo
    non trovano ospitalità
    vengono dette a giusta ragione
    semplici parole nel vento.
    Doch sind sie nicht verloren, nein,
    Es trägt der Wind sie fort,
    Auf seinen Flügeln schweben sie
    Gar leicht von Ort zu Ort.
    Eppure esse non sono perdute,
    Il vento le porta lontane,
    aleggiano sopra le sue ali
    leggere di luogo in luogo.
    Sie suchen dann in Nord und Süd,
    Und auf und niederwärts,
    Den Weg in eines Menschen Ohr,
    In eines Menschen Herz.
    Esse cercano a nord e sud,
    e verso l’alto e verso il basso,
    la strada verso un orecchio umano,
    quella verso un cuore umano.
    Wenn beide offen und bereit,
    Und wenn wir einsam sind,
    Dann finden sie die rechte Statt,
    Die Worte in den Wind.
    Se sono tutt’e due aperti e pronti,
    se siamo nella solitudine,
    allora sì che trovano città,
    quelle parole dentro il vento.
    Und so vernehmen wir denn oft,
    Was uns kein Mund gesagt,
    So führt uns zu des Windes Hauch,
    Wonach wir lang' gefragt.
    È spesso in questo modo che intendiamo
    quel che nessuna bocca ha detto.
    Così ci porta l’alito del vento
    quel che da tanto chiedevamo.
    Auguste Kurs, 1854.
    Epheublätter, Gedichte.

    Traduzione © Rupert, 1 aprile 2013.

  2. #17
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    Parlare con te


    Parlo con te
    ed è come se parlassi
    con la luce propria
    degli alberi.


    È perforare il verde
    ed emergere dall'altra parte
    (l'umido divenire
    dei vegetali).


    Parlo con te
    e capisco lo stato
    dei suoni che sorgono
    nella notte, notte-in-bianco.


    Parlo con te
    e capisco
    ciò che non ha senso.


    L'amore è cosi, parola:
    lume commosso.


    Renata Pallottini
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  3. #18
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    Queste frasi d'amore che tanto si ripetono
    non sono mai le stesse.
    Hanno lo stesso suono tutte quante,
    ma ha ciascuna una vita
    vergine e sola, se riesci a coglierla.
    E non stancarti mai
    di ripetere le parole uguali:
    proverai l'emozione che sente l'anima
    quando vede spuntar la prima stella
    e poi, come la notte avanza, la vede
    ripetersi in altre stelle,
    con diversi riflessi e un'unica anima.
    Così al ripeter questa
    frase d'amore stelle
    infinite nel petto ti s' accendono:
    presta a tutte la luce lo stesso sole,
    lontano sole che verrà domani
    quando saran cessate stelle e parole

    Pedro Salinas
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #19
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    LE PAROLE


    Le parole
    se si ridestano
    rifiutano la sede
    più propizia, la carta
    di Fabriano, l’inchiostro
    di china, la cartella
    di cuoio o di velluto
    che le tenga in segreto;

    le parole
    quando si svegliano
    si adagiano sul retro
    delle fatture, sui margini
    dei bollettini del lotto,
    sulle partecipazioni
    matrimoniali o di lutto;

    le parole
    non chiedono di meglio
    che l’imbroglio dei tasti
    nell’Olivetti portatile,
    che il buio dei taschini
    del panciotto, che il fondo
    del cestino, ridottevi
    in pallottole;

    le parole
    non sono affatto felici
    di essere buttate fuori
    come zambracche e accolte
    con furore di applausi
    e disonore;

    le parole
    preferiscono il sonno
    nella bottiglia di ludibrio
    di essere lette, vendute,
    imbalsamate, ibernate;

    le parole
    sono di tutti e invano
    si celano nei dizionari
    perché c’è sempre il marrano
    che dissotterra i tartufi
    più puzzolenti e più rari;

    le parole
    dopo un’eterna attesa
    rinunziano alla speranza
    di essere pronunziate
    una volta per tutte
    e poi morire con chi le ha possedute.

    Eugenio Montale
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  5. #20
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    Scottate la lingua sulla fiamma viva
    levatele la pelle
    tagliatela a fettine.
    Fate appassire in frasi fatte le parole.
    Aggiungete una rosa, petali e spine,
    portate a bollore
    con un po' di buon rimpianto,
    salate, leggete.
    Il tempo di cottura non è stabilito
    provate a parlare di tanto in tanto.
    Se qualcuno vi risponde
    o qualcosa vi risuona dentro
    staccate dal fondo
    spegnete il fuoco.


    Servite caldissima.


    Eva Taylor
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  6. #21
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    Parole povere

    Uno, in piedi, conta gli spiccioli sul palmo
    l'altro mette il portafoglio nero
    nella tasca di dietro dei pantaloni da lavoro.

    Una sarchia la terra magra di un orto in salita
    la vestaglia a fiori tenui
    la sottoveste che si vede quando si piega.

    Uno impugna la motosega
    e sa di segatura e stelle.

    Uno rompe l'aria con il suo grido
    perché un tronco gli ha schiacciato il braccio
    ha fatto crack come un grosso ramo quando si è spezzato
    e io c'ero, ero piccolino.

    Uno cade dalla bicicletta legata
    e quando si alza ha la manica della giacca strappata
    e prova a rincorrerci.

    Uno manda via i bambini e le cornacchie
    con il fucile caricato a sale.

    Uno pieno di muscoli e macchie sulla canottiera
    Isolina portami un caffé, dice.

    Uno bussa la mattina di Natale
    con una scatola di scarpe sottobraccio
    aprite, aprite. È arrivato lo zio, è arrivato
    zitto zitto dalla Francia, dice, schiamazzando.

    Una esce di casa coprendosi un occhio con il palmo
    mentre con l'occhio scoperto piange.

    Una ride e ha una grande finestra sui denti davanti
    anche l'altra ride, ma non ha né finestre né denti davanti.

    Una scrive su un involto da salumiere
    sono stufa di stare nel mondo di qua, vado in quello di là.

    Uno prepara un cartello
    da mettere sulla sua catasta nel bosco
    non toccarli fatica a farli, c'è scritto in vernice rossa.

    Uno prepara una saponetta al tritolo
    da mettere sotto la catasta e il cartello di prima
    ma io non l'ho visto.

    Una dà un calcio a un gatto
    e perde la pantofola nel farlo.

    Una perde la testa quando viene la sera
    dopo una bottiglia di Vov.

    Una ha la gobba grande
    e trova sempre le monete per strada.

    Uno è stato trovato
    una notte freddissima d'inverno
    le scarpe nella neve
    i disegni della neve sul suo petto.

    Uno dice qui la notte viene con le montagne all'improvviso
    ma d'inverno è bello quando si confondono
    l'alto con il basso, il bianco con il blu.

    Uno con parole proprie
    mette su lì per lì uno sciopero destinato alla disfatta
    voi dicete sempre di livorare
    ma non dicete mai di venir a tirar paga
    ingegnere, ha detto. Ed è già
    il ricordo di un ricordare.

    Uno legge Topolino
    gli piacciono i film di Tarzan e Stanlio e Ollio
    e si è fatto in casa una canoa troppo grande
    che non passa per la porta.

    Uno l'ho ricordato adesso adesso
    in questo fioco di luce premuta dal buio
    ma non ricordo che faccia abbia.

    Uno mi dice a questo punto bisogna mettere
    la parola amen
    perché questa sarebbe una preghiera, come l'hai fatta tu.

    E io dico che mi piace la parola amen
    perché sa di preghiera e di pioggia dentro la terra
    e di pietà dentro il silenzio
    ma io non la metterei la parola amen
    perché non ho nessuna pietà di voi
    perché ho soltanto i miei occhi nei vostri
    e l'allegria dei vinti e una tristezza grande.

    Pierluigi Cappello
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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  8. #22
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    Preferisco venire dal silenzio
    per parlare. Preparare la parola
    con cura, perché arrivi alla sua sponda
    scivolando sommessa come una barca,
    mentre la scia del pensiero
    ne disegna la curva.
    La scrittura è una morte serena:
    il mondo diventato luminoso si allarga
    e brucia per sempre un suo angolo.

    Valerio Magrelli
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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  10. #23
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    Le parole

    Le parole non hanno occhi né gambe,
    non hanno bocca né braccia,
    non hanno visceri
    e spesso nemmeno cuore,
    o ne hanno assai poco.
    Non puoi chiedere alle parole
    di accenderti una sigaretta
    ma possono renderti più piacevole il vino.
    E certo non puoi costringere le parole
    a fare qualcosa che non voglion fare.
    non puoi sovraccaricarle
    e non puoi svegliarle quando decidono di dormire.
    Qualche volta gli scrittori
    si uccidono
    quando le parole li lasciano.
    Altri scrittori
    fingeranno di averle ancora
    in pugno
    anche se le loro parole
    sono già morte e sepolte.
    Le parole sono
    uno dei più grandi
    miracoli al mondo,
    possono illuminare
    o distruggere menti,
    nazioni,
    culture.
    Le parole sono belle
    e pericolose.
    Se vengono a trovarti,
    te ne accorgerai
    e ti sentirai
    il più fortunato
    della terra. Nient'altro avrà più
    importanza
    e tutto sembrerà importante.
    Ti sentirai
    il dio sole,
    riderai del tempo che fugge,
    ce l'avrai fatta,
    lo sentirai
    dalle dita
    fino alle budella,
    e sarai diventato,
    finché
    dura,
    un fottutissimo scrittore
    che rende possibile
    l'impossibile,
    scrivendo parole,
    scrivendole,
    scrivendole,
    scrivendole.


    Charles Bukowski
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  11. #24
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    Al mercato delle parole

    si vendono parole e parole;

    a cento a cento,

    a mille a mille

    vengono i parolai.

    Hai in cuore qualcosa da dire?

    Al mercato dei ciarlatani

    nascondilo nel silenzio.

    Rabindranath Tagore

    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  12. #25
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    Non ci saranno più parole, lo sai
    nè qui, nè altrove
    nè parole a dire ciò che è stato
    nè parole a dire ciò che non è più
    Mi resta un pacco mai spedito...
    e un libro desiderato
    Mi resta un letto non ancora disfatto
    e musiche mute e parole strozzate
    e immagini sfocate
    Mi resta la sciatta e affrettata gentilezza
    di una conversazione lampo
    moneta di latta
    da gettare ai pezzenti per strada.

    Evgenij Aleksandrovič Evtušenko
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  14. #26
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    Anche le parole
    vene sono
    dentro di esse
    sangue scorre
    quando le parole si uniscono
    la pelle della carta
    s’accende di rosso
    come
    nell’ora dell’amore
    la pelle dell’uomo
    e della donna.


    Ghiannis Ritsos
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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  16. #27
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    SENZA RESPIRO


    Solo per un attimo

    bussando
    al tuo cuore
    chiamo a raccolta
    tutte le parole
    che riesco a trovare
    sul ciglio della strada.
    Tutte le parole
    ciottoli levigati
    sotto le nostre lingue.
    Li lascio cadere
    lungo il cammino
    per ritrovare la strada
    che mi riporta a casa.


    ERIKA BURKART


    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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  18. #28
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    DUE PAROLE


    All’orecchio questa notte mi hai detto due parole
    comuni. Due parole stanche
    di essere dette. Parole
    che da vecchie si son fatte nuove.

    Due parole così dolci, che la luna che passava
    filtrando tra i rami
    nella mia bocca si è fermata. Due parole così dolci
    che una formica mi cammina sul collo e resto immobile
    non provo nemmeno a scacciarla.

    Due parole così dolci
    che senza volerlo esclamo: oh, che bella, la vita!
    Così dolci e così mansuete
    che oli profumati scorrono sul corpo.

    Così dolci e così belle
    che nervose, le mie dita,
    si muovono verso il cielo imitando una forbice.

    Vorrebbero le mie dita
    tagliare stelle.

    Alfonsina Storni


    da Il dolce danno, 1918
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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  20. #29
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    La parola s’inganna sulla carta
    come s’inganna nei miraggi l’oasi
    e più che libere folgorazioni
    ci raccomanda un canto prigioniero


    può essere senz’altro un artificio
    talismano proposto dalle lingue
    o l’allerta con un filo di voce
    come punto di fuga o di chiusura


    la parola interrompe / non vegeta
    converte la memoria in un tatuaggio
    come avvoltoio sorvola lo spazio
    e s’infila in preghiere e bestemmie


    come chiusa virtuale dei silenzi
    o valletto della natura
    o salvacondotto del malinteso
    è un misto di tanti sì e no


    se si scheggia o si spezza la parola
    nessuno può riparare le sue sillabe
    con la parola rimaniamo muti
    dato che tutto ci resta da dire.


    Mario Benedetti
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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  22. #30
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    Le parole non hanno occhi né gambe,
    non hanno bocca né braccia,
    non hanno visceri
    e spesso nemmeno cuore,
    o ne hanno assai poco.
    Non puoi chiedere alle parole
    di accenderti una sigaretta
    ma possono renderti più piacevole il vino.
    E certo non puoi costringere le parole
    a fare qualcosa che non voglion fare.
    non puoi sovraccaricarle
    e non puoi svegliarle quando decidono di dormire.
    Qualche volta gli scrittori
    si uccidono
    quando le parole li lasciano.
    Altri scrittori
    fingeranno di averle ancora
    in pugno
    anche se le loro parole
    sono già morte e sepolte.
    Le parole sono
    uno dei più grandi
    miracoli al mondo,
    possono illuminare
    o distruggere menti,
    nazioni,
    culture.
    Le parole sono belle
    e pericolose.
    Se vengono a trovarti,
    te ne accorgerai
    e ti sentirai
    il più fortunato
    della terra. Nient’altro avrà più
    importanza
    e tutto sembrerà importante.
    Ti sentirai
    il dio sole,
    riderai del tempo che fugge,
    ce l’avrai fatta,
    lo sentirai
    dalle dita
    fino alle budella,
    e sarai diventato,
    finché
    dura,
    un fottutissimo scrittore
    che rende possibile
    l’impossibile,
    scrivendo parole,
    scrivendole,
    scrivendole.


    Charles Bukowski
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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