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Discussione: Il Nobel per la Letteratura 2012...

          
  1. #1
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Il Nobel per la Letteratura 2012...

    ...va a Mo Yan. Che ne dite? Impressioni, commenti? L'avete mai letto? Io no, ma io non faccio testo, sono tanti quelli che non ho letto...
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  2. #2
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Ok...forse allora, quando avete letto il nome di Mo Yan avete avuto la mia stessa reazione:........chiiiiiiiiiii????
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  3. #3
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Neppure io ne ho mai sentito parlare, ma come giustamente dici, questo è assolutamente irrilevante. Da quanto è dato leggere sui giornali pare che quest'anno l'Accademia abbia scelto un narratore puro, di quelli che scivono libri con tanta vicenda raccontata, di quelli che piacciono tanto a noialtri del forum, per intenderci.

    Non resta che tuffare il naso in uno dei suoi libri per poterne avere un'idea più precisa... Forse l'ampliare le frontiere ed aprire le porte a nuove esperienze letterarie è veramente l'unica vera giustificazione per l'esistenza del Nobel.

    Il giudizio in ogni caso è rimandato fino all'acquisizione di un minimo di conoscenza.


  4. #4
    Master Member L'avatar di daniela
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    "con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità"

    Mo Yan non l'avevo mai sentito, perciò ho fatto una piccola ricerca in Internet, e penso che leggerò qualcosa di suo.
    Mo Yan significa "non parlare", ed è lo pseudonimo letterario di Guan Moye.

    Oltre ai suoi libri
    Sorgo rosso (tre generazioni di Cina negli anni Trenta dell'invasione giapponese)
    L'uomo che allevava i gatti
    Grande seno, fianchi larghi
    Il supplizio del legno di sandalo (una lunga, minuziosa descrizione di torture)
    Le sei reincarnazioni di Ximen Nao
    Cambiamenti,
    ho scoperto che h
    a anche scritto opere teatrali, racconti e sceneggiature cinematografiche come Sorgo rosso (vincitore dell' Orso d'Oro al Festival di Berlino nel 1988), Il sole ha orecchie, Addio mia concubina. Un paio di questi film li avevo visti, a suo tempo.

    Sugli aborti forzati imposti dal regime, lo scrittore Mo Yan ha scritto Le rane (verrà pubblicato da Einaudi nel 2013).

    Mo Yan, membro del Partito Comunista, non è certo un dissidente, e ha dimostrato di sapersi muovere in perfetto equilibrio tra denuncia e censura.
    Assente, a Francoforte nel 2010 alla conferenza stampa con i dissidenti che commentavano il Nobel per la Pace a Liu Xiaobo, disse, allora, che non conosceva i fatti e che non voleva esporsi. Anzi disse che gli scrittori devono poter scegliere se gridare la propria indignazione per la strada o usare, per farlo, la letteratura, rimanendo nelle proprie stanze.
    Trovo positivo che qualche giorno fa durante una conferenza stampa abbia espresso l'auspicio che il dissidente cinese Liu Xiaobo (premio Nobel per la pace 2010 e tuttora in prigione) "possa essere presto liberato".

    Per chi è interessato, qui trovate l'incipit del suo nuovo romanzo, Le rane:
    http://www.lastampa.it/2012/10/12/cu...7L/pagina.html
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. #5
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Grazie Daniela, brava, io ho lanciato il sasso, ma sono troppo pigra per allegare informazioni utili! Addio mia concubina l'ho visto anch'io, senza sapere che fosse sua la sceneggiatura, molto bello. La tematica degli aborti forzati mi interessa molto, quindi magari lo leggerò questo romanzo, certo non sarà una lettura semplice...e comunque sono tanti i premi nobel di cui non ho letto nulla, sigh
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  6. #6
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Quote Originariamente inviato da silvia77 Visualizza il messaggio
    Grazie Daniela, brava, io ho lanciato il sasso, ma sono troppo pigra per allegare informazioni utili! Addio mia concubina l'ho visto anch'io, senza sapere che fosse sua la sceneggiatura, molto bello. La tematica degli aborti forzati mi interessa molto, quindi magari lo leggerò questo romanzo, certo non sarà una lettura semplice...e comunque sono tanti i premi nobel di cui non ho letto nulla, sigh
    Eh, Silvietta, tu sì che sei modesta....
    Salud

  7. #7
    Master Member L'avatar di daniela
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    Grazie Daniela, brava, io ho lanciato il sasso, ma sono troppo pigra per allegare informazioni utili! Addio mia concubina l'ho visto anch'io, senza sapere che fosse sua la sceneggiatura, molto bello. La tematica degli aborti forzati mi interessa molto, quindi magari lo leggerò questo romanzo, certo non sarà una lettura semplice...e comunque sono tanti i premi nobel di cui non ho letto nulla, sigh
    Ma è tutto merito tuo, sei stata per me lo sprone per fare una piccola ricerca in Internet. Poi ho pensato che potevo mettere in comune le notizie che hanno attratto la mia attenzione, nel caso potessero interessare a qualcuno.
    Per quanto riguarda i premi Nobel di cui non ho letto nulla, credo siano la maggioranza! Non è possibile leggere tutto, non basterebbe una vita!
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  8. #8
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Per quanto riguarda i premi Nobel di cui non ho letto nulla, credo siano la maggioranza! Non è possibile leggere tutto, non basterebbe una vita!
    Sono andato a vedermi l'elenco dei vincitori del Nobel e in effetti ne conosco un decimo e forse anche meno
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  9. #9
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    A proposito di Nobel non letti dirò che prima di un viaggio ad Istanbul questa estate ho scoperto un autore che non conoscevo assolutamente nemmeno per sentito dire ma che merita davvero attenzione perchè scrive benissimo. Si tratta di Orhan Pamuk, di cui ho apprezzato soprattutto Istanbul, i ricordi e la città, Einaudi, 2008.
    I suoi romanzi, tradotti in più di quaranta lingue, sono spesso sospesi tra il fiabesco ed il reale e rispecchiano la Turchia di ieri e di oggi. È stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 2006 con la seguente motivazione: "nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture".

    Mi vien da dire perciò che a parte i lettori onnivori che han pure molto tempo beati loro, la scoperta di uno scrittore a volte dipende casualmente da un viaggio o da un convegno.
    O anche da un forumista di scompaginando.


    buona settimana a tutti, mi assento

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