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Dediche
So che stai leggendo questa poesia
tardi, prima di lasciare il tuo ufficio
con l'unico lampione giallo e una finestra che rabbuia
nella spossatezza di un edificio dissolto nella quiete
quando l'ora di punta è da molto passata. So che stai leggendo
questa poesia in piedi, in una libreria lontana dall'oceano
in un giorno grigio agli inizi della primavera, deboli fiocchi sospinti
attraverso gli immensi spazi delle pianure intorno a te.
So che stai leggendo questa poesia
in una stanza in cui è accaduto troppo per poterlo sopportare,
spirali di lenzuola ristagnano sul letto
e la valigia aperta parla di fuga,
ma non puoi andartene ora. So che stai leggendo questa poesia
mentre il metrò rallenta la corsa, prima di lanciarti su per le scale
verso un amore diverso
che la vita non ti ha mai concesso.
So che stai leggendo questa poesia alla luce
della televisione, dove scorrono sussulti di immagini mute,
mentre aspetti le ultime notizie sull'intifada.
So che stai leggendo questa poesia in una sala d'aspetto
di occhi incontrati e che non si incontrano, di identità con estranei.
So che stai leggendo questa poesia con la tua vista indebolita:
le tue lenti spesse dilatano le lettere oltre ogni significato e tuttavia
continui a leggere
perché anche l'alfabeto è prezioso.
So che stai leggendo questa poesia in cucina,
mentre riscaldi il latte, con un bambino che ti piange sulla spalla e
un libro in mano,
perché la vita è breve e anche tu hai sete.
So che stai leggendo questa poesia che non è nella tua lingua:
di alcune parole non conosci il significato, mentre altre ti fanno
continuare a leggere
e io voglio sapere quali sono.
So che stai leggendo questa poesia in attesa di udire qualcosa,
divisa tra amarezza e speranza,
per poi tornare ai compiti che non puoi rifiutare.
So che stai leggendo questa poesia perché non c'è altro da
leggere,
lì dove sei approdata, nuda come sei.
Adrienne Rich
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SEMPLICEMENTE STUPENDA!!!!!!!!!!!!! grazie,
Rosy
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I miei incantesimi sono infranti...
I miei incantesimi sono infranti.
... La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante.
Se il mio libro é il tuo caro nome, per quanto mi preghi,
non posso più scrivere.Non posso pensare,né parlare,
ahimé non posso sentire più nulla,
poiché non é nemmeno un'emozione,
questo immobile arrestarsi sulla dorata
soglia del cancello spalancato dei sogni,
fissando in estasi lo splendido scorcio,
e fremendo nel vedere, a destra
e a sinistra, e per tutto il viale,
fra purpurei vapori, lontano
dove termina il panorama nient'altro che Te.
Edgar Allan Poe
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Quando si ama si deve partire
lascia tua moglie lascia il tuo bambino
lascia il tuo amico lascia la tua amica
lascia la tua amante lascia il tuo amante
quando si ama si deve andar via.
il mondo è pieno di negri e di negre
donne uomini uomini donne
guarda i bei negozi.
questa carrozza quest’uomo questa donna
questa carrozza
e tutte le belle merci in vetrina.
c’è l’aria c’è il vento
le montagne l’acqua il cielo e la terra
i bambini gli animali
le piante e il carbon fossile
impara a vendere a comprare a rivendere
dà prendi dà prendi
quando si ama si deve sapere
cantare correre mangiare bere
fischiare
e imparare a lavorare
quando si ama si deve partire
non sorridere fra le lacrime
non farti il nido fra due seni
respira cammina parti vattene
faccio il bagno e guardo
vedo la bocca che so io
la mano la gamba l’occhio
faccio il bagno e guardo
il mondo intero è sempre qui
la vita con le sue cose sorprendenti
esco dalla farmacia
scendo appena dalla bilancia
peso i miei soliti 80 chili
ti amo.
Blaise Cendrars
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La fine della scala
La fine della scala
... Sono passati dei giorni senza incontrarci.
Tu sei la', dietro il traguardo dei sogni,
in un orizzonte circondato di ignoto.
E io cammino, e vedo, e dormo,
consumando i miei giorni e trascinando il mio dolce domani,
che fugge verso il passato perduto.
I sospiri consumeranno i miei giorni finche' tu torni?
Nazik al- Malaika
:-P:-P
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TENEREZZA
Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso
Benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,
Delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti
Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi
Delle notti che vissi ninnato
Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
Non porta l'esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
Ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalità lo
sguardo estatico dell'aurora.
Vinicius de Moraes
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DOPO LE FESTE
E quando tutti se ne andavano
e restavamo noi due soli
tra bicchieri vuoti e posacenere sporchi,
Com’era bello sapere che eri
lì come l’acqua di uno stagno,
sola con me sull’orlo della notte,
e che duravi, eri più del tempo.
Eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamato ancora
a risvegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati.
JULIO CORTÁZAR
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Quote:
Originariamente inviato da
Aleciccio
DOPO LE FESTE
E quando tutti se ne andavano
e restavamo noi due soli
tra bicchieri vuoti e posacenere sporchi,
Com’era bello sapere che eri
lì come l’acqua di uno stagno,
sola con me sull’orlo della notte,
e che duravi, eri più del tempo.
Eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamato ancora
a risvegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati.
JULIO CORTÁZAR
Questa è stupenda.
Una POESIA D'AMORE CON LA MAIUSCOLA.
GRAZIE!
GIà SALVATA.
CIAO
Rosy
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Il tuo nudo
Il cielo del tuo tatto
dorato copriva
l'occulto giardino
di passione e di musica.
Alte edere di sangue
abbracciavano le tue ossa.
La carezza dell'anima
- trepida brezza - moveva
tutto quel che tu eri.
Vaghissimo crepuscolo
di rossore e indolenza
era la tua pelle! Restavi
come astro senza scintillio
che dal sole riceva
la luce del tuo alone.
Soltanto sotto i tuoi piedi era notte.
Eri prigione di musica,
dalla musica catturata
che tentava fuggire
in ogni tuo gesto,
ma che uscir non poteva
e s'affacciava come un bimbo
ai vetri dei tuoi occhi limpidi.
Manuel Altolaguirre
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Quando girerà la terra
Lascia che ti ami fino a quando girerà la terra
e gli astri inchinino i loro crani azzurri
sulla rosa dei venti.
Galleggiando, a bordo di questo giorno
nel quale per caso, per un istante,
ci siamo destati così vicini.
Ho potuto vivere in un altro regno, in un altro mondo,
a molte leghe dalle tue mani, dal tuo sorriso,
su un pianeta remoto, irraggiungibile.
Sono potuto nascere secoli fa
quando non esistevi in nulla
e nelle mie ansie di orizzonte
potevo indovinarti in sogni di futuro,
ma le mie ossa a quest'ora
non sarebbero che alberi o pietre.
Non è stato ieri né domani, in un altro tempo,
in un altro spazio,
né giammai accadrà
quantunque l'eternità lanci i suoi dadi
a favore della mia fortuna.
Lascia che ti ami fino a quando la terra
graviterà al ritmo dei suoi astri
e ad ogni istante ci stupisca
questo fragile miracolo di esser vivi.
Non abbandonarmi fino a quando essa non si fermerà.
Eugenio Montejo
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Quando mi guardo allo specchio
vedo un'immagine di bimba
alta e magra
come un uccello
che si ciba solo
dei frutti della pioggia.
Sono così giovane
che penso che il mio cuore
sia una bambola di pezza
che ha per cuore
una bimba alta e magra
come un uccello
che si ciba solo
dei frutti della pioggia
Però a volte
mi sento molto anziana,
come quel giorno
in cui il professore di religione
ci ha parlato del paradiso terrestre
e io ti ho guardato le lentiggini
e il ciuffo sulla fronte
e quando ti sei girato
e mi hai sorriso
mi si è accapponata la pelle.
Jairo Anibal Niño
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Si è diretta verso di lui
per offrirgli
i suoi pori
e le sue unghie
decorate da ciliegie
che ha divorato
avidamente.
Se ne è andata
con il cestino del suo cuore
svuotato.
Maram al-Masri
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IL TEMPO
Son passati dei giorni,
dei mesi, degli anni.
Tu credi ch'abbia ormai dimenticato
che il mio cuore sia chiuso
al profumo delle nostre sere.
Ma non è vero!
Basta, vedi, che si levi
dal fondo della strada
una canzoncina mesta,
basta, appena, che tremi una foglia
che passi un'ombra
e riconosco il tuo riso
un po' amaro
e sento il cuore che trema.
Filippo De Pisis
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E adesso...
E adesso ti lascio e vorrei mettere la data,
ma non ricordo che giorno sia,
non mi ricordo più il tempo
- sapessi -
non riesco
più a vedermelo alle spalle il tempo
...perdona questa inerzia,
l'importante è che io ti abbia amata,
vero?
O almeno conosciuta,
spero,
una volta:
rispondimi al riguardo,
rassicurami.
Alberto Bevilacqua
:-P:-P
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Nella pace i destini
Dicono che l'amore si trasforma
passando dal fuoco al più tenero abbraccio,
ma più conta che la sue radici
cieche insistano scavando
tra parole e silenzi intrecciando
nella pace i comuni destini,
il calore commosso degli occhi,
i cammini, la pietà, le carezze
che per sempre, anche se un sempre
che ha un fine, ci terranno vicini.
Maurizio Cucchi