In viaggio contromano - Michael Zadoorian
"Ella e John, a ottant’anni suonati e con i loro gravi problemi di salute, montano sul loro amato camper e piantano tutto; partono da Detroit, lungo la Route 66, destinazione: Disneyland. Sembra una follia, almeno è questo il giudizio dei figli.In realtà, non sarà un viaggio così tranquillo. Dovranno vedersela con un bel po’ di gente strana e camerieri scorbutici, addirittura con un coppia di rapinatori! Ma naturalmente, incontreranno anche brava gente, su tutti spicca un nutrito gruppo di rallisti, con tanto di tatuaggi e strane capigliature.
Nessuno dei due è al massimo della salute: John ha l’Alzheimer, Ella ha il cancro. A dire la verità, sono questi i maggiori pericoli, non la Route 66. A questo punto, cosa si può rischiare?"
A chi ha letto questo libro, pongo una domanda semplice, ma anche difficilissima: una persona che ha i giorni contati ha il diritto di fare ciò che vuole del tempo che le rimane? Questo è il dilemma per Ella, che invece di passare le sue giornate in ospedale a imbottirsi di farmaci che le tolgono la lucidità in attesa della morte, decide di attraversare l’America in camper insieme al marito. Anche John è malato, non è il suo fisico ad avere i giorni contati, bensì la sua mente: sta perdendo il senno, divorato dall’Alzheimer, John non si rende conto dei progetti della moglie, ma semplicemente i mette al volante e guida, guida per chilometri e chilometri lungo la Route 66, che Ella ha deciso di percorrere dall’inizio alla fine. Durante il viaggio, ripercorrono le tappe della loro vita guardando le vecchie diapositive dei viaggi passati, tutti fatti nello stesso camper, Ella rivede e ricorda il passato, John ricorda qualcosa, ma non sempre sa cosa.
E poi? Una volta arrivati, che fare? I figli preoccupati aspettano il loro ritorno, ma a quel punto il ritorno che senso ha? Per Ella si spalancano le porte dell’ospedale, per John quelle della casa di riposo. Ma dopo una vita piena di amore, di viaggi, di emozioni e di amici, Ella non ci sta e riprende in mano la situazione.
Consigliato, seguivo i protagonisti con la stessa preoccupazione di una figlia che segue i genitori malati!
