L'infanzia

Oggi si celebra la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

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Ma quanto riusciamo a rispettarli veramente? Basta guardarsi intorno per rendersi conto di tante tristi realtà, ancora.

A proposito d'infanzia vorrei citare un brano di Janusz Korczak:

“I bambini costituiscono una percentuale importante dell’umanità, delle sue genti, popoli e nazioni,
in quanto abitanti, concittadini nostri, nostri compagni di sempre.
Sono stati, sono, saranno.
Una vita tanto per ridere non esiste.
No, l’infanzia sono lunghi e importanti anni nella vita di un uomo.”

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Sui bambini che lavorano.....

E adesso
come sul bordo di un pozzo
mi cadono dalla mano
sogni e speranze.
Ho un telaio come mamma.
La luce del giorno
non conosco più.
Il mio cuore se ne va
attraverso le crepe dei muri,
come portato dal vento.
Dove si fermerà?

Latif, 11 anni, cucitore di palloni.

Ed ora, tanto per ripetermi un poco, vi propongo delle foto di bambini. Alcuni fra i tanti che mi hanno colpita, durante i miei viaggi passati.....
Prima di tutto , il Nepal.
Bambini bellissimi, sporchi, poveri, ma FELICI.
Felici di niente.

Bambini che giocavano con una pietra ed uno spago, che non sapevano l'esistenza di un gioco"vero", del televisore!

Bambini educati; ci correvano incontro salutando gioiosi "Namaste!"e donandoci fiori gialli.

Bambini con gli occhi pieni di congiuntivite e certe candele al naso!

Bambini che ci mostravano fieri il loro unico quaderno - scritto a matita- con gli esercizi di inglese - che i Cinesi hanno imposto loro come lingua obbligatoria per tutti.( per la verità questo valeva per i bambini tibetani...ma il quaderno unico e la matita erano di tutti!)

Bimbi con ciabatte di gomma in tutte le stagioni, e vestiti stracciati.

Come dimenticarli?

Allegato 2065

Allegato 2066

Allegato 2067

bimbo che gioca con uno straccio....

Allegato 2068

Allegato 2069
Bambini che allevano i fratellini, come piccoli adulti.....

Allegato 2070

Ogni volta che vedo immagini come queste mi vergogno.
Mi sento fortunata e mi vergogno di me stessa.
Porto dentro di me queste immagini per un po' e poi è come se ad un certo punto me ne dimentico e comincio gli stessi sbagli: voler troppo, non acconternarmi mai, focalizzarmi sulle futilità...

Poveri grandi bambini :(

Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho

Allegato 2071

Non è un mondo per bambini:

Nel 2012, in tutto il mondo, sono morti per malattie e denutrizione 6,6 milioni di bambini sotto i 5 anni, 18.000 ogni giorno. La maggior parte dei decessi, circa il 45%, sono dovuti alla denutrizione. Altri decessi sono dovuti a polmonite (17%), complicazioni per nascite premature (15%), complicazioni da parto (10%), diarrea (9%) e malaria (7%). Molti decessi avvengono entro i primi 28 giorni di vita.
Circa la metà delle morti si sono verificate in soli cinque paesi: Cina, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan, India e Nigeria.

Iqbal Masih (1983 - 1995)

Questo bambino, venduto dal padre a 5 anni per 12 dollari a un fabbricante di tappeti, costretto a lavorare come uno schiavo, incatenato a un telaio per circa 16 ore al giorno, con lo stipendio pari ad una sola rupia (corrispondente a pochi centesimi di euro) è stato il simbolo della lotta contro il lavoro infantile.
Dal 1993 cominciò a tenere una serie di conferenze internazionali, sensibilizzando l'opinione pubblica sui diritti che nel suo paese erano negati ai bambini, e contribuendo al dibattito sulla schiavitù mondiale e sui diritti internazionali dell'infanzia. Venne assassinato a 12 anni.


Allegato 2074

Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
Gilbert Keith Chesterton

Allegato 2076

BAMBINO

Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia
legalo con l’intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l’ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell’acqua del sentimento.

Alda Merini

L'ONU riferisce che attualmente in Italia ci sono 1.728.000 - unmilionesettecentoventottomila bambini poveri.

In percentuale rappresentano il 23% della popolazione povera e il 61,2% di questi bambini ha meno di 11 anni e il 72% si trova in Meridione.

Sono cifre agghiaccianti e certe immagini parlano da sole.


http://db3.stb.s-msn.com/i/F7/A2145F...54864FE775.jpg

Un'ultima foto di bimbi nepalesi, poi passerò a spendere qualche parola sui bimbi tibetani.

Allegato 2081 Questa foto mi piace particolarmente; la montagna che vedete dietro è l'Annapurna.
Abbiamo colto questi due bambini in un villaggio , che ci spiavano incuriositi...

I bambini tibetani sono tutt'altra faccenda, rispetto a quelli nepalesi.
L'estrema povertà, le condizioni climatiche terribili, il territorio pietroso e desertico per l'altitudine, non rendono certo facile la vita, tantomeno all'infanzia.
La foto -simbolo di uno di questi bimbi è significativa.
(purtroppo non è limpida: viene da una scannerizzazione di foto cartacea).
Allegato 2082 Questo bimbo , solo, ci spiava seminascosto in un poverissimo e sperduto villaggio.

Indossava un indumento come tutti i bambini fino ad una certa età:un paio di pantaloni in pelle rovesciata ( con il pelo dentro), bisunti, e con un buco nel cavallo!
Questo serviva per fermarsi dovunque , aprire le gambe e fare i propri bisogni- come i cani- senza alcuna pulizia, ecc!
Noi eravamo inorriditi. Immaginavamo le infezioni da sporcizia.
Era novembre, la temperatura si aggirava sui -20° esterna e -tragico! -circa -5° interna ( non c'è riscaldamento di stufe come in Nepal); immaginiamo - al di là del discorso igienico- il...freddo atroce che doveva entrare da quel buco!

Lì vige ancora la selezione naturale: si muore, anche per una bronchite. Non ci sono medici, nè medicine nei villaggi: la mortalità infantile ( e non solo) è molto alta.
Abbiamo distribuito centinaia di tubetti di Aspirina, ma era una goccia nell'oceano...E non avevamo altro.

In un villaggio, Zhang-mu, siamo arrivati a mezzogiorno.
I bambini uscivano da scuola.
Tutti in divisa, rigorosamente, come impongono i Cinesi.
Tute azzurre sporche, ma così sporche che non dovevano mai avere visto l'acqua e sapone. I bambini si sono affollati intorno a noi, festosi e sorridenti, sperando in una penna biro( il massimo; ne abbiamo distribuite circa 400. Ho mendicato penne per mesi!)o anche solo in una caramella.
Detto, fatto: tutti in fila a prendere caramelle!

Allegato 2083

Avevamo con noi dei pacchetti di crackers e qualche cioccolata, ma non sarebbero bastati neppure per un decimo di loro: abbiamo saltato pranzo anche noi.
Chi avrebbe avuto il coraggio di mangiare di fronte ad occhi famelici di un cibo diverso da un pò di riso scotto e un pò di latte di Yak?

Allegato 2084

I bambini imparano

Se il bambino vive nella critica ,
impara a condannare.
Se vive nell’ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive deriso,
impara la timidezza.
Se vive vergognandosi,
impara a sentirsi colpevole.
Se vive trattato con tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell’incoraggiamento,
impara la fiducia.
Se vive nell’approvazione,
impara ad apprezzare.
Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive con sicurezza,
impara ad avere fede.
Se vive volendosi bene,
impara a trovare
amore ed amicizia nel mondo.

Quanto pesa una lacrima? Secondo: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.

Gianni Rodari, Favole al telefono, 1960

Elogio dell’infanzia

Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un tutt’uno. Quando il bambino era bambino
non aveva opinioni su nulla,
non aveva abitudini,
sedeva spesso con le gambe incrociate,
e di colpo si metteva a correre,
aveva un vortice tra i capelli
e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
perché io sono io, e perché non sei tu?
perché sono qui, e perché non sono lì?
quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la vita sotto il sole è forse solo un sogno?
non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
c’è veramente il male e gente veramente cattiva?
come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare,
e che, una volta, io, che sono io,
non sarò più quello che sono?

Quando il bambino era bambino,
si strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte,
e con il cavolfiore bollito,
e adesso mangia tutto questo, e non solo per necessità. Quando il bambino era bambino,
una volta si svegliò in un letto sconosciuto,
e adesso questo gli succede sempre.
Molte persone gli sembravano belle,
e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna. Si immaginava chiaramente il Paradiso,
e adesso riesce appena a sospettarlo,
non riusciva a immaginarsi il nulla,
e oggi trema alla sua idea.

Quando il bambino era bambino,
giocava con entusiasmo,
e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto quando questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.

Quando il bambino era bambino,
le bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere,
ed è ancora così,
le noci fresche gli raspavano la lingua,
ed è ancora così,
a ogni monte,
sentiva nostalgia per una montagna ancora più alta,
e in ogni città,
sentiva nostalgia per una città ancora più grande,
ed è ancora così,
sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
com’è ancora oggi,
aveva timore davanti a ogni estraneo,
e continua ad averlo,
aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare.

Peter Handke

La poesia fu scritta appositamente per il film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders del 1987.

Giochi di bambini è un dipinto a olio su tavola (118x161 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio: la brulicante veduta della piazza di un paese ospita gruppi di bambini che mettono in scena circa ottanta giochi dell'infanzia.

Allegato 4690

Cavalcano cavallucci, giocano a mosca cieca, e si arrampicano su mura alte e sugli alberi. Questo capolavoro è stato dipinto nel 1560 e, a sorpresa, la maggior parte dei giochi raffigurati sul dipinto sono ancora popolari oggi.

Allegato 4691

Allegato 4692Allegato 4693Allegato 4694

Io non finisco mai di stupirmi della grandezza degli artisti di diversi secoli fa e della loro capacità di raffigurare così bene la realtà che li circondava.

Uno dei più bei ricordi dell'infanzia

Allegato 5328

Quote:

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Originariamente inviato da nottibianche

Uno dei più bei ricordi dell'infanzia

Allegato 5328

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Noi avevamo un cortile pavimentato con lastre rettangolari, così non dovevamo neanche fare la fatica di disegnare i quadrati!!! :lol: :lol: :lol:

..e a questo ci avete mai giocato?????
io credo di averci passato le migliori estati...

<span style="color:#0000cd;"><strong>https://www.youtube.com/watch?v=KDa6QkvaQAM