Poesia per Adele
È inverno.
Nevica.
Le dita sono bianche.
La mente è bianca.
La mia buia lanterna...
Colombi, nella galaverna,
passano. Plumbeotrasparenti.
Adelina, mi senti?
Sono vicino al Forte.
Son già dentro la morte.
Giorgio Caproni
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Poesia per Adele
È inverno.
Nevica.
Le dita sono bianche.
La mente è bianca.
La mia buia lanterna...
Colombi, nella galaverna,
passano. Plumbeotrasparenti.
Adelina, mi senti?
Sono vicino al Forte.
Son già dentro la morte.
Giorgio Caproni
FACCIA A FACCIA
In febbraio la vita era immobile.
Gli uccelli non volevano volare e l'anima
grattava il paesaggio come una barca
gratta il pontile cui è ormeggiata.
Gli alberi mi voltavano le spalle.
La profondità della neve si misurava dai morti fili d'erba.
Le tracce i superficie invecchiavano.
Sotto in telo la lingua moriva.
Un giorno giunse qualcosa alla finestra.
Il lavoro si arrestò ed io alzai lo sguardo.
I colori ardevano. Tutto si voltò.
La terra ed io balzammo l'una contro l'altro.
TOMAS TRANSTRÖMER
Fine d’anno
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.
Jorge Luis Borges
ARIA DI GENNAIO
Anche la neve contribuisce all'idea
che ci si debba decidere.
Ma appena entrati nell'aria di gennaio,
che è come sempre forzare una porta
o sospingere un vetro con delicatezza,
non è più imbarazzante enumerare i sintomi
di quelle forme bianche rigorosamente
irregolari, contingenti, malgrado
la straordinaria chiarezza della luce, sul fondo,
che ci vediamo costretti a interpretare.
In questo senso la neve ci identifica: segno
Del movimento, incessante, compiuto
cominciamento.
ROBERTO SANESI
Non ci sarà nessuno a casa
Non ci sarà nessuno a casa,
tranne il crepuscolo. Il solo
giorno invernale in un trasparente spiraglio
di cortine non accostate.
Solo di bianchi boccoli bagnati
il rapido aleggiante balenio.
Solo tetti e neve e tranne
i tetti e la neve, - nessuno.
E di nuovo arabeschi intesserà la brina,
e di nuovo mi domineranno
lo sconforto dell’anno passato
e le vicende di un altro inverno.
E mi schermiranno di nuovo per una
colpa non ancora perdonata,
e una fame di legna avvinghierà
la finestra lungo la crociera.
Ma inaspettatamente per la tenda
scorrerà il tremito di un’irruzione.
Misurando coi passi il silenzio,
come l’avvenire tu entrerai.
Tu apparirai sulla soglia, indossando
qualcosa di bianco senza stranezze,
qualcosa proprio di quelle stoffe
di cui si cuciono i fiocchi di neve.
Boris Pasternak
Gennaio
Gennaio è un mese
freddo e scortese
porta una sciarpa
di neve e fango,
non suona l'arpa
non balla il tango
batte fra i denti
la pipa spenta,
grida lamenti
poi s'addormenta.
Roberto Piumini
Di Gennaio
Solo una cella nel gelido alveare della notte
è illuminata, o così ci sembra:
questo caffè vietnamita, con la sua luce unta,
i suoi odori, le cui forme colorate sono come fiori.
Risate e conversazioni, il ticchettio delle bacchette.
Oltre il vetro, la città d'inverno
Scricchiola come un vecchio ponte di legno.
Un grande vento soffia sotto tutti noi.
Più grande è la finestra, più trema.
Ted Kooser
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Ultimamente
I giorni vengono
e vanno
e questo è tutto quello che fanno
come pagine di un romanzo
che dimentichi
quando passi al seguente
o quando vai
in treno
guardando fuori dal finestrino
e ti interessa appena
il paesaggio.
Karmelo C. Iribarren