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Il capitale umano - Paolo Virzì - 2014
2014, Drammatico, Italia, 110 '
Allegato 3368
Protagonisti Principali: Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni, Vincent Nemeth, Luigi Lo Cascio, Gigio alberti, Bebo Storti, Pia Engleberth, Giovanni Anzaldo, Guglielmo Pinelli, Matilde Gioli.
Trama
La vicenda comincia una notte, sulla provinciale di una città brianzola, alla vigilia di Natale, con un ciclista investito da un Suv. Che cosa è successo esattamente? L’unica cosa certa è che questo incidente cambierà il destino di due famiglie, quella di Giovanni Bernaschi, top rider della finanza, e quella di Dino Ossola, ambizioso immobiliarista sull'orlo del fallimento. E forse potrebbe cambiare per sempre anche la vita di qualcuno che con quelle smanie di arricchimento non c'entrava niente.
Film che propone lo stesso pezzo di storia visto da personaggi diversi. Uno spaccato dell'Italia di oggi (io spero non tutta) con un cast notevole, molta amarezza ma anche qualche seme di speranza (nelle donne, soprattutto).
Personaggi interessanti e ben sviluppati, un po' fastidioso l'accento brianzolo (a cui non sono abituata).
Fabrizio Gifuni fantastico (oltre che sexy).
(La banalità della mia recensione mi fa riflettere sul fatto che forse il film non mi ha esattamente sconvolto la vita, boh, ma lo consiglio in ogni caso)
:pazzo:
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IL CAPITALE UMANO di Paolo Virzì.
Delizioso film( ma non so se si possa usare questo aggettivo , perchè è un film amarissimo...ciononostante me lo sono goduto!) di uno dei miei registi italiani preferiti.
Talvolta, nei suoi films passati si faceva qualche risata...stavolta no; la vicenda è talmente grottesca e ( sono certa) vicina al vero, che non invita certo al riso.
Si parla dunque di due famiglie della Brianza, una ricca -di nuova ricchezza- ed una piccolo borghese, con un padre insopportabile e roso dall'ambizione( un superbo Fabrizio Bentivoglio, in una delle sue interpretazioni migliori!).
Le due famiglie si conoscono per via di una ( presunta) love story dei rispettivi rampolli: da qui , la prospettiva per l'ambizioso Dino Ossola( Bentivoglio) di ...fare un salto di qualità , ed entrare in questo mondo di grande ricchezza , a cui guarda con invidia.
Nel frattempo però, accade un fatto- un piccolo fatto, che cambia il corso di molte vite: un ignaro cameriere che rientra a casa in bicicletta dopo il lavoro, viene investito da un potente Suv ( quello del rampollo!)e lasciato morente nel fosso.
Da qui parte un'indagine che vede implicati, per vari motivi, tutti i protagonisti della storia.
L'originalità di questo film sta nel narrare lo stesso momento- la notte dell'incidente - da vari punti di vista. Per cui è composto da una ...sorta di capitoli, intitolati con i nomi dei vari personaggi.
Sembra una ripetizione, ma in effetti è come un grande Puzzle che solo alla fine ha tutti i tasselli al loro posto.
Non vorrei anticipare altro; il ritratto che viene fuori di questo ambiente è a tinte cupe.
Quasi nessuno di questi personaggi, per un verso o per l'altro, riscuote molte simpatie, a parte la moglie di Dino Ossola , una Valeria Golino nella parte tenera di una tardiva madre in attesa. Valeria Bruni Tedeschi è la classica moglie un pò svampita e ottenebrata dal benessere...
Il padre , magnate brianzolo, è Fabrizio Gifuni, ottimamente calato in questa parte.
Tutti gli attori del film sono bravi.
Consigliato? SI'.
Rosy
Allegato 2256
IL capitale umano, di Paolo Virzì
Storia del film non particolarmente originale. Tutto ruota intorno a un incidente stradale in cui muore un cameriere e su questo evento viene costruito tutto un intreccio in cui compaiono personaggi tutto sommato già noti: il finanziere cinico, l’arrampicatore sociale, l’ex attrice imborghesita e ragazzi, alcuni dei quali viziati e altri, invece, molto sofferti.
Ciò che rende originale e ben costruito il film è l’idea del regista di raccontare la stessa storia da diversi punti di vista di alcuni personaggi chiave e l’ ottimo uso del piano sequenza con cui riesce a sfruttare al meglio le capacità recitative e in un certo senso teatrali degli attori protagonisti.
Il finale è un poco scontato con quel ritornare delle cose al loro posto, anche se non sempre è il posto giusto.
Virzì in questo film mette in risalto il cinismo delle valutazioni umane basate su considerazioni esclusivamente economiche per cui è estremamente triste mettere una cifra al fianco del nome di un uomo. Il titolo stesso del film sta in questa amara considerazione in quanto "capitale umano", nel linguaggio assicurativo, sta a signiificare il valore monetario che si attribuisce a una vita umana, il prezzo derivante da calcoli che tengono conto dell’età, del lavoro, della famiglia, della salute e dell’aspettativa di vita di un individuo.
Nel complesso è un film sicuramente da vedere.
N.B.
Il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo dell’americano Stephen Anden.
Certamente la ricca provincia lombarda non è il Connecticut del romanzo di Anden ma determinati modi di pensare e agire non sono forse universalmente riconosciuti nella nostra società occidentale?