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Grazie! :D
In realtà solo pochissime persone mi vedono così fragile, forse solo una. E poi ci siete voi a cui ogni tanto faccio leggere i miei "sentimenti" :)
Fortunatamente mi riprendo subito e torno ad essere il leone che nascondo l'agnello in men che non si dica ^^
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Facceli leggere più spesso, i tuoi sentimenti.
Io ho un mare dentro, ma non riuscirei a scrivere una sola parola.
Rosy
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Stasera
rum e coca.
Malboro finite.
Ho trovato delle vecchie
Black Devil aromatiche.
Un'altra serata
vuota.
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Malinconicamente bello il tuo post :hug:
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Accanto alla scuola di musica, dove vado a prendere lezioni di piano, c'è un campo di calcio, e quando come questa sera mi capita di arrivare prima, mi siedo su una panchina a riposarmi e godermi l'aria della sera vedendo passare bambini freschi dall'emozione dell'allenamento appena finito. Il più delle volte sono accompagnati da genitori o dai nonni.
Mentre ero assorta nei miei pensieri sento una persona anziana, alta e distinta che porta due borse, chiedere ad un bambino che cammina tristemente dietro: "Perchè ancora piangi?". Ed il giovane: "Perchè sono arrabbiato, sono stanco e sono dispiaciuto che sei arrabbiato. Non voglio darti dispiaceri". Il , nonno (presumo), ha risposto: "Ma no, non sono arrabbiato, solo...". E proprio in quel momento non ho capito la fine della frase perché ormai troppo lontani. Però subito dopo ho visto il bambino che si è fermato e lo ha stretto forte. Il nonno ha lasciato le borse a terra e lo ha abbracciato a sua volta. Quell'abbraccio è stato il più tenero che potessi vedere.
Ed è proprio in questo momento che ho pensato: "Allora, allora si, esistono ancora queste emozioni. Non sono rimasti solo nei racconti e nei film. Ancora sono presenti nella nostra società che sta cadendo a pezzi". Così, con il nodo in gola, ho guardato l'orologio e mi sono avviata verso la mia lezione, anche se ne avevo appena ricevuta una.
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Quote:
Originariamente inviato da
DarkCoffee
Accanto alla scuola di musica, dove vado a prendere lezioni di piano, c'è un campo di calcio, e quando come questa sera mi capita di arrivare prima, mi siedo su una panchina a riposarmi e godermi l'aria della sera vedendo passare bambini freschi dall'emozione dell'allenamento appena finito. Il più delle volte sono accompagnati da genitori o dai nonni.
Mentre ero assorta nei miei pensieri sento una persona anziana, alta e distinta che porta due borse, chiedere ad un bambino che cammina tristemente dietro: "Perchè ancora piangi?". Ed il giovane: "Perchè sono arrabbiato, sono stanco e sono dispiaciuto che sei arrabbiato. Non voglio darti dispiaceri". Il , nonno (presumo), ha risposto: "Ma no, non sono arrabbiato, solo...". E proprio in quel momento non ho capito la fine della frase perché ormai troppo lontani. Però subito dopo ho visto il bambino che si è fermato e lo ha stretto forte. Il nonno ha lasciato le borse a terra e lo ha abbracciato a sua volta. Quell'abbraccio è stato il più tenero che potessi vedere.
Ed è proprio in questo momento che ho pensato: "Allora, allora si, esistono ancora queste emozioni. Non sono rimasti solo nei racconti e nei film. Ancora sono presenti nella nostra società che sta cadendo a pezzi". Così, con il nodo in gola, ho guardato l'orologio e mi sono avviata verso la mia lezione, anche se ne avevo appena ricevuta una.
Mi piacerebbe riuscire a creare con i miei nipoti un rapporto così
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Sicuramente lo stai creando. Lo si può già capire dalle poche cose che racconti :-)
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Dark, sei carinissima! :kisses: