Originariamente inviato da
kaipirissima
ah ah, appassionata sì, esperta no, solo appassionata.
il film l'ho visto, ed è esattamente come il libro. questo un po' mi ha rovinato la lettura, le novità nella storia erano per me conosciute, ad esempio l'orrore della cantina, il vecchio, il ladro... erano cose per me già archiviate. credo l'abbia visto anche Rosy, e le sia piaciuto. certo il film è lento, non succede quasi nulla, un po' come il libro. laceri, sporchi, infreddoliti, magri, pioggia, alberi morti...
non uso lo spoiler credo che ormai abbiamo letto tutti il libro, se così non fosse... siete avvistati
ho visto che l'autore è del 1933!
un romanzo del genere io ero straconvinta che fosse un trentenne. davvero sorprendente. poi incece ho pensato che solo un vecchio può scrivere un testo in cui l'unico personaggio che non mente è un bambino. l'unico personaggio che ancora crede nel futuro, l'unico personaggio che ancora crede negli uomini buoni, io mi sono commossa quando ho letto la sua preghiera di ringraziamento dentro il bunker.
il padre va avanti non perchè creda ma perchè c'è il bambino, e finge di credere ci sia una speranza, poichè lui l'ha già persa. non si fida di nessuno, è un uomo solo con la propria sconfitta, infatti alla fine l'uomo si avvicina solo quando il padre non c'è più, quel padre non si sarebbe fidato dei nuovi venuti, solo in punto di morte ci vuole credere ma d'altra parte cosa potrebbe fare? uccidere il figlio? no di certo.
se l'autore fosse stato trentenne avrebbe reso l'uomo un eroe, invece no.
l'uomo abbandona i prigionieri nella cantina, abbandona l'uomo nudo per la strada, e quel bambino intravisto? ignorato? vi ricordate Saramago Cecità? qualcuno aveva messo una pulce sulla perfezione della protagonista, la moglie, quando trovava il supermercato e chiudeva la porta affianchè fosse la sua privata riserva di cibo...
certo queste sono solo idee mie...