Allegato 1821
Ne vale la pena.....:prrr::prrr:
Visualizzazione stampabile
Allegato 1821
Ne vale la pena.....:prrr::prrr:
Beh, se è per il bene della patria ......
:lol:
Consoliamoci. Ad altri non va meglio...
http://data2.blog.de/media/209/867209_4c488f1e94_m.jpeg
La differenza notevole è che in Germania c'è chi riesce a vendere un sacco di libri a proposito della lingua che sta male e del genitivo che muore.
http://www.weltbild.de/media/ab/2/01...v-sein-tod.jpg
8-)
Io invece faccio perte di quella scuola di pensiero secondo la quale peggio che in Italia, per quanto riguarda abitudine alla lettura e proprietà nell'uso del linguaggio, non vada a nessuno.
Credo sia l'unico Paese al mondo, fra quelli che si definiscono progrediti, dove il massacro della lingua madre sia perpetrato spesso da quelli (ahimè gli insegnanti) che dovrebbero garantirne la continuità e la salvaguardia.
Qualche (deprimente) aggiornamento sulle cifre. Lettori in estinzione.
http://www.blogtaormina.it/2013/11/2...o-libri/173965
http://www.lavoce.info/sei-quello-ch...-e-un-granche/
http://www.aie.it/SKVIS/News_PUB.asp...3.10.8&IDUNI=1
Beh, in Italia è sempre stata una specie rarissima per cui il rischio di estinzione è sempre forte. Se poi si dà un'occhiata alle tabelle e si vede che quattro dei primi trenta libri nella classifica di vendita del 2012 sono libri di cucina (tre della Parodi) si capisce che la cultura in Italia ha vita durissima.Quote:
Originariamente inviato da Rupert
Del resto sono stra-convinto del fatto che la lenta morte della cultura in Italia sia un'opera messa in atto in modo deliberato e consapevole da chi invece dovrebbe occuparsi di alimentarla e la scorsa settimana ne ho avuto un'ennesima dimostrazione: mentre guidavo ho ascoltato un GR della RAI e poi non ho cambiato canale e la cosa che mi ha pesantemente depresso è stata la trasmissione successiva che era dedicata alla precedente giornata di campionato di calcio (argomento già di per sè culturalmente "alto") e in cui tre o quattro squallidi personaggi hanno battibeccato per un tempo infinito sugli arbitraggi delle partite. :pazzo:
Ecco un interessante, ma non allegro (tanto per cambiare) articolo sulla lettura e sull'acquisto di libri in Italia comparso sul Il Sole 24ore di oggi.
In particolare ho trovato interessante (e sconcertante) la seguente affermazione:
"Questo trend è il segno di un Paese che, al di là delle parole, sta disinvestendo su questo settore e che non è in grado di utilizzare la conoscenza come fattore di sviluppo".
Quest'altra affermazione invece:
Solo il 4% (ovvero due milioni di Italiani) compra circa un libro al mese e solo il 5% legge almeno 12 libri in un anno. Questi, i cosiddetti lettori forti, fanno da soli quasi il 40% del mercato editoriale italiano. Il dato si commenta da solo.
rende chiaro il fatto che in Italia la lettura è un'attività elitaria enoi siamo, di fatto, una specie rarissima in via di estinzione ... poi ci lamentiamo perché il Forum non si espande :roll: direi che è già molto se esiste ancora! :eek
Io comunque ci sto dentro a pelo nel 5%! 8-)
Il mio massimo è arrivato a 54 libri nell'anno 2009. Il minimo, invece, è stato nel 2013 con 7 libri (proprio quando ero sotto tesi in America).
Quest'anno mi sto già riprendendo. Sono a 15 da gennaio :D
Nel 2012 ne ho letti di più, 57.
Nel 2013 letti 49.
Nel 2014 mi sembra di essere indietro, sono a quota 25 + 3 libri di poesie.
Rosy
Il fatto che tutti gli utenti di questo forum facciano parte del famigerato 5% ... ça va sans dire ;)
Non conosco statistiche in merito, ma credo che per la stessa nostra attività in questo forum possiamo addirittura essere annoverati in un ristrettissimo 1 -1,5 % che si prende la briga di scrivere argomentando con pacatezza riuscendo persino a dissentire cortesemente d'ogni argomento. Credo anche che questo sia un tesoro inestimabile... che val la pena preservare ad ogni costo mentre il resto del mondo si azzuffa in diretta televisiva per le sciocchezze più insulse 8-).Quote:
Originariamente inviato da Mauro
Ma è vero che riusciamo a farlo essenzialmente perché leggiamo tutti tanto... e ci piace... :yeah:.
Sposto qui un'interessante discussione sull'aspetto quantitativo delle nostre letture
Quote:
Originariamente inviato da Serena-fundy
Quote:
Originariamente inviato da kaipirissima
Ti sei espressa bene Serena e infatti io ho scritto che uno ogni due giorni è pressochè impossibile, però mi sento di fare un paio di distinzioni:Quote:
Originariamente inviato da Elvira Coot
Kaipi dice bene quando fa riferimento ai thriller, perché è una lettura più "facile" che si può divorare anche in breve tempo a patto di poter disporre di giornate libere ... io in ferie mi sbrano noir 300/500 pagine al ritmo di uno ogni due-tre giorni ... diciamo che viaggio sulle 150 pagione al dì.
A Elvira mi sento di dire che in casi estremi si può fare ... nel mio personalissimo caso ho letto "La ragazza che giocava con il fuoco" di Larsson (750 pagine) in due giorni.
Anche la mia media per un buon thriller è di circa tre giorni. I thriller di Jo Nesbo rispetto agli altri ho dovuto interrompere la lettura anche se la trama mi prendeva, anche solo per 10 minuti. Non so perchė. Sono un po' più densi, senza avere dei contenuti più "colti". Però la media resta di tre giorni.
Ieri sera finito Nesbo ero in crisi, da una settimana accompagnava le mie notti e così ho attaccato Cuore di cane. La lettura si è fermata dopo 4 pagine.
Secondo me, si può fare anche perché questi tipi di libri hanno una scrittura scorrevole ed un carattere più grande.
Trovo che oltre al lettore anche il libro è un fattore che regola la velocità :ugeek:
Ah ah, mi sono accorta che effettivamente, finchė non mi deciderò ad andare dall'oculista, la grandezza del carattere ha acquisito nelle mie scelte una notevole importanza.
Mah ... la scrittura può essere scorrevole o meno indipendentemente dal genere, anche se è vero che i gialli di norma sono più "fruibili" dei romanzi, però anche lì dipende dagli scrittori.
Nesbo o il compianto Larsson hanno uno stile più "americano" e te li bevi in un fiato, mentre autori scandinavi più fedeli ai ritmi della loro terra, come Mankell o Indridason, hanno tempi di ingestione (e digestione) più lunghi.
Eppure, lo sai che io non trovo Nesbo scorrevolissimo? Non ho ancora capito perchė mi faccia quest'effetto. Forse per l'inserimento per ogni personaggio di una sua piccola biografia, che allenta la tensione e dilata la narrazione, oppure perchė ci sono pochi dialoghi... Mi sfugge...
Hai ragione, forse io l'ho definito così paragonandolo ad altri scandinavi che sono ben più riflessivi.Quote:
Originariamente inviato da kaipirissima
Certo che se raffronto Nesbo a certi autori USA mi diventa lento come non so cosa.
Condivido pienamente! :)Quote:
Originariamente inviato da DarkCoffee
Certo, in casi particolari, però! Ma da quanto avevo capito del discorso fatto, si trattava di persone che leggono sulle 500 pagine al giorno in modo regolare e continuativo, per questo dicevo che secondo me è impossibile. Oppure qualcuno che ha molto tempo libero e in tal caso dico "Beato lui!"Quote:
Originariamente inviato da Mauro
500 pagine al giorno (ma anche solo 200) tutti i giorni è una cosa da tossicodipendenti terminali secondo me. :eekQuote:
Originariamente inviato da Elvira Coot
Scrivo pari pari quello che penso:
seeeeee e che fai nella vita?
Leggono e basta (almeno credo). Generalmente leggo con molta lentezza ma ogni giorno mi ritaglio circa un'ora per la lettura. Non sono in grado di quantificare il tutto. Mi piacciono i tomi per cui credo di poter leggere 10 - 12 libri all'anno (dipende dalla grandezza del tomo).Quote:
Originariamente inviato da DarkCoffee
Un'ora al giorno per leggere per me è un lusso che, al momento, non riesco a concedermi, ma appena posso una minidose da qualche pagina non me la faccio mai mancare.Quote:
Originariamente inviato da Serena-fundy