Ciao! qualcuno ha mai letto i libri dell'autore Jo Nesbo? Io ho letto da pochissimo "La ragazza senza volto" e mi è tanto piaciuto! opinioni sull'autore e sui libri? :D
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Ciao! qualcuno ha mai letto i libri dell'autore Jo Nesbo? Io ho letto da pochissimo "La ragazza senza volto" e mi è tanto piaciuto! opinioni sull'autore e sui libri? :D
Della serie di Harry Hole li ho letti quasi tutti, mi manca solo "Lo spettro" e li trovo uno migliore dell'altro. Se vai nella sezione gialli e thriller ci trovi anche le recensioni, poi se fai un giro nella sezione "Presentazioni" e ci racconti anche qualcosa di te ...
Intanto benvenuta :welcome:
Benvenuta Frenchy!
Di Jo Nesbo ho letto Il leopardo, e se devo essere sincera, non mi ha entusiasmato, non mi ha fatto venire voglia di leggere altri libri suoi.
E sì che divoro gialli di tutti i tipi, i gialli mi rilassano molto!
Ma Jo Nesbo non mi ha "preso".
Anch'io ho letto di recente Jo Nesbø e devo dire che mi è piaciuto un sacco: delle mie letture di quest'anno lui e Samuel Farquhar sono i soli che mi abbiano realmente stregato. Ci sa proprio fare e mi auguro con tutto il cuore che anche proseguendo con la lettura delle altre sue opere questo mio entusiasmo non venga meno: ora che ho scoperto quanto è bravo vorrei proprio che continuasse in eterno a regalarmi le stesse emozioni. 'La ragazza senza volto' mi trova concorde col tuo giudizio: non gli dò 100/100 ma sopra il 90 sicuramente, quindi un librone! Non c'è solo il fatto criminoso ma tante altre sfaccettature che fanno capolino e rendono questo romanzo completo anche sotto altri aspetti: non sei la sola ad averlo apprezzato parecchio. Ciao!
Non so, Mauro, a me il comportamento tenuto da Hole in questo romanzo è piaciuto parecchio. Il finale mi è parso un po' più "vero" di tanti altri noir in cui, invece, si segue uno schema prestabilito, lineare: Hole chiude la vicenda a modo suo, come gli sembra più opportuno, e in questo si discosta dal cliché secondo cui ci sono delle regole e bisogna obbedirgli punto e basta. Non dico altro per non fare anticipazioni a chi ci legge senza aver ancora gustato questo libro però a me l'epilogo della storia è andato molto a genio. Ciao a tutti!
Hai ragione, Leonardo, per quanto riguarda il suo comportamento rispetto a regole o schemi prestabiliti, ma c'è anche da dire che Hole è quello lì e mi meraviglierei molto se seguisse uno schema minimamente logico nei suoi comportamenti (professionali e non), io però mi riferivo a certe scene "forti" in cui sembra di leggere una sceneggiatura da film action.
Nello specifico parlo di ciò che succede verso la fine nella casa di Van Boorst ... e mi fermo qui per non spoilerare biecamente :mrgreen:
Sì, ora capisco a cosa ti riferisci e devo dire che mi ricordo di aver provato anch'io la sensazione che in quel frangente forse la mano fosse stata calcata un po' troppo.
Forse, tutto sommato, tendo a non cercare la perfezione assoluta ma semplicemente la grande bravura: in effetti è molto difficile trovare un giallo in cui non ci si soffermi mai a dire che, al posto dell'autore, magari si sarebbe affrontata quella tal circostanza con un approccio diverso.
Diciamo che il libro è così godibile che possiamo tranquillamente perdonare a Jo qualsiasi passaggio che noi avremmo magari modificato secondo il nostro gusto...
Beh, ma il problema sta proprio tutto lì ... senza quella forzatura il libro sarebbe un'opera decisamente ben congegnata e scritta con il solito stile coinvolgente che, secondo me, non necessita di esagerazioni (mi verrebbe da definirle "americanate") per tenere il lettore incollato al libro.
Mauro, indicami il libro di Nesbø che merita di più ( a parte "La ragazza senza volto" ) così proseguo a colpo sicuro la lettura dei suoi romanzi.
Grazie mille!
A mio parere il migliore e' "L'uomo di neve", uno dei gialli che in assoluto mi sono piaciuti di piu'.
Grazie Tess! Me lo segno, le ferie stanno arrivando e mi serve qualcosa di davvero memorabile per trascorrere al meglio le mie giornate al mare: cosa c'è di meglio di un grande giallo da leggere sotto l'ombrellone? Ben poche cose, ne sono certo...
Io sono un dannato "lettore seriale" cioè uno di quelli che, se c'è una linea temporale che unisce più romanzi con protagonista lo stesso personaggio, ne rispetta la cronologia in modo maniacale per cui ti lascio la lista completa, in rigoroso ordine di pubblicazione, dei romanzi di Jo Nesbø con protagonista Harry Hole.
Il pettirosso
Nemesi
La stella del diavolo
La ragazza senza volto
L'uomo di neve
Il leopardo
Lo spettro
Per me i migliori sono "La stella del diavolo", "L'uomo di neve" e "Il leopardo" mentre l'ultimo ce l'ho nella libreria, ma me ne centellino l'attesa come il vino d'annata.
Volendo ne hai per molti ombrelloni ;)
Sono anch'io come te, Mauro, seguo sempre l'ordine cronologico delle pubblicazioni poiché è praticamente impossibile che in un libro non ci siano rimandi a qualche capitolo precedente della stessa serie ( e poi è bello partecipare allo sviluppo di un personaggio! ).
Anche se non me lo indichi come uno tra i migliori, io comincerò lo stesso da "Il pettirosso".
Grazie per l'aiuto a te e a Tess e buone vacanze!
Fai bene Leonardo... Harry Hole ( di cui io sono follemente innamorata) merita di essere conosciuto seguendo la sua evoluzione come personaggio nei romanzi di cui e' protagonista...
Pensa pero' che, pur avendo letto tutte le opere di Nesbo, mi sono ridotta a lasciare per ultimo proprio "Il pettirosso"!...
Ciao, ho terminato la lettura de "Il pettirosso" e devo dire che, nonostante il nostro Mauro non lo annoveri tra i migliori di Jo Nesbø, a me è piaciuto davvero tanto: non oso immaginare quanto mi potranno piacere quelli che giudica ancora più belli! Secondo me è certamente superiore a "La ragazza senza volto", altra sua storia con Harry Hole che ho gradito parecchio. E grazie a "Il pettirosso" ho finalmente capito perché Nesbø mi è così congeniale: è un autore che sviluppa molto bene la psicologia dei suoi personaggi, che non sono semplici attori ma tendono a divenire di carne ed ossa.
E' qualcosa che, a mia memoria, capita abbastanza di rado nel mondo dei gialli, ed è un peccato.
Bravo Nesbø, ora, seguendo la scaletta di Mauro, presto dovrò cimentarmi con "Nemesi": non vedo l'ora!
Io sono a meta'...ti diro' :)
Ho finito 'Il pettirosso'.
Finora e' il libro di Nesbo che meno mi e' piaciuto. La scrittura e' come sempre gradevole, mai ridondante o lenta, ma non ho apprezzato la trama: traffico d'armi e continui flashback negli anni Quaranta non mi hanno entusiasmata, forse un po' troppo 'maschile' come giallo...
Come sempre pero' ho amato alla follia Henry Hole...di una malinconia struggente. Che grandissimo personaggio!
Mi sa che prima o poi approderò anche a questo autore. È già già già
In lista desideri.
Ciao a tutti!
Tess, ho appena iniziato "Nemesi" e promette bene. Certo che se per te "Il pettirosso" è troppo maschile, il buon Jo Nesbø dovrà impegnarsi parecchio per accontentarti e non so se ce la farà: anche se non è, secondo me, lo scrittore di noir "più femminile" al mondo, lo colloco comunque sul podio di questa particolare classifica, quindi più di così non so se potrà fare!
Mah, sinceramente non saprei cosa distingue un giallo "maschile" da uno "femminile" però se volessimo sviluppare questo aspetto della letteratura gialla ne sarei ben felice.
Per quanto riguarda il romanzo in sè concordo sul fatto che la tecnica del continuo salto temporale qui è un po' eccessiva e, alla fine, non mi pare di ricordare che rendesse più appetibile la storia, mentre capisco benissimo come Harry Hole, con la sua indole solitaria e tormentata, eserciti un fascino irresistibile sulle donne (al punto tale che Tess ne sbaglia perfino il nome :prrr: )
In intimita' si fa chiamare Henry ;) ;) ;)
Per gialli 'femminili' intendo qualcosa alla Camilla Lackberg (si scrive cosi'??? Che importa dopo che ho sbagliato il nome di Hole?!), dove al crimine/delitto principale si sovrappongono vicende private della protagonista, fin quasi a prevalere sul resto. L'argomento, come dice Mauro, meriterebbe commenti piu' approfonditi, magari da riservare ad altro topic...
Ora sono un po' insonnolito :yawn: , ma domani lo apro perché sia Nesbo che Lackberg (l'hai scritto giusto sì e credo che Hole non te la perdonerà mai :mrgreen: ) li conosco abbastanza da poter sviscerare l'argomento con cognizione di causa
E nel frattempo, seppur non tanto velocemente ( causa impegni ) come vorrei, va avanti la lettura di "Nemesi": non è stato ancora rivelato granché ma la trama avvince.
Senza contare l'abilità narrativa del buon Jo!
Che bell'autore che è, chiaro che Mauro tenga da parte la sua ultima opera finché gli è possibile.
Ciao Leonardo...sto leggendo anch'io Nemesi ;)
E anche "Nemesi" me lo sono messo nel carniere... Finito e apprezzato, il buon Jo regala sempre belle esperienze, c'è poco da fare. Secondo me l'intreccio de "Il pettirosso" è migliore sia come credibilità che come originalità ( in "Nemesi" il motivo della morte di Anna mi pare un po' inverosimile ) però ciò che mi colpisce sempre è la fantastica abilità narrativa di Nesbø: anche se la trama può risultare meno accattivante di quella di un altro suo libro, leggere "Nemesi" è realmente un gran piacere perché lui è davvero bravo, bravo e ancora bravo! Caratterizzazione dei personaggi, ambientazioni e atmosfere rendono i suoi libri piacevolissimi e lui un autore di prima categoria.
"La stella del diavolo", Mauro docet, sarà il prossimo, sperando di riuscire a leggere anche qualcos'altro altrimenti rischio di trasformarmi in un Nesbølogo...
Il mio personalissimo (e opinabilissimo) consiglio è quello di leggerne uno ogni altri 4/5 libri ... ti assicuro che ritrovare certi personaggi dopo un periodo di distacco te li fa apprezzare ancora di più evitando il rischio-abbuffata. E' un metodo che uso anche con il Bacci Pagano di Morchio e con il Bosch di Connelly ... uno ogni tanto, un po' come le bottiglie di pregio che porti su dalla cantina nelle occasioni speciali o quando vuoi semplicemente soddifare appieno il gusto. ;)
Mah, ti dirò, quando mi viene il trip per qualcosa tendo a darci dentro abbastanza: nel caso di Nesbø, che apprezzo molto anche se non è il solo a garbarmi, questo è il suo momento per quanto mi riguarda, quindi mi piace il fatto di inanellare un libro dopo l'altro. Mi aiuta a restare sul pezzo e a cogliere meglio le sfumature. Ciao!
Io ho letto l'uomo di neve. Quinto romanzo con protagonista un Harry Hole sempre in lotta con i demoni del suo passato personale e lavorativo, “L’uomo di neve” affronta il tema della vendetta che si trasforma in ossessione e follia. Un ruolo centrale nel libro è occupato dalle malattie ereditarie e dal loro studio.
La lettura è inizialmente piuttosto ostica, forse per via di tutti quei nomi scritti in una lingua cui non siamo abituati, o forse perché spuntano dovunque nuovi personaggi che si fatica a collocare. La sensazione che si ha è che, a ogni capitolo, si salti di palo in frasca senza una logica. Questa sensazione rimane per circa 180 pagine, poi il romanzo comincia a prendere corpo e si riesce ad arrivare alla fine. Non ho apprezzato particolarmente il personaggio Harry Hole, l’investigatore che regge le fila di tutti i romanzi di Nesbø, un alcolizzato che dà la sensazione di essere un nullafacente pieno di problemi. Complessivamente un romanzo in cui la lettura stenta a decollare ma che poi procede senza troppi entusiasmi.
Non so se tu abbia letto tutti i romanzi con protagonista Harry Hole, ma questo è uno di quei personaggi i cui fantasmi del passato sono ben noti a chi ne abbia seguito le vicende fin dall'inizio e quindi anche la sensazione del salto dal palo in frasca è una cosa che prende sicuramente di più chi non lo conosce già da prima.
Sulla descrizione di Hole dissento anche se già in questo thread ero stato io per primo a dire che in questo romanzo la sua figura è un po' troppo sopra le righe a metà strada fra certi insopportabili personaggi hardboiled e i supereroi degli anni '60, ma fino al romanzo precedente l'ho sempre considerato un personaggio abbastanza verosimile (e perciò credibile) proprio perché espressione di uno spaccato di società norvegese ben lontana dagli stereotipi classici che Nesbo mette e nudo.
Ebbene, tanto per cambiare concordo con...Mauro! Benvenuta a Donnadelfaro però il mio parere è che sia stata un po' ingenerosa col buon Jo Nesbo: trattandosi di una saga "importante" con un personaggio "ingombrante" (per la sua curatissima caratterizzazione), forse la mossa più giusta era proprio quella di partire dall'inizio, ovvero da "Il pettirosso".
Credo che rileggere "L'uomo di neve" dopo essere passati per tutti gli episodi precedenti possa significare scoprire il suo vero spessore, cosa che forse è sfuggita nel momento in cui si è debuttato con Nesbo partendo da...metà.
Prova con "Il pettirosso" e poi facci sapere: se sei appassionata di gialli non ci credo che non ti piaccia il caro Jo!
Disobbedendo clamorosamente a Mauro mi sono già sparato 100 pagine de "La stella del diavolo": assai contento dell'insubordinazione, lo devo ammettere, il libro è partito alla grande. Ciao!
aaaarghh no! Non si fanno queste cose! :cry2:
Hai fatto benissimo ... avevo già detto che, secondo me, è una delle sue opere migliori.
"La stella del diavolo"...ho ancora i brandelli di carta che mi escono dalla bocca visto che me lo sono divorato! Le ultime 300 pagine me lo sono lette in un giorno solo, non male come attestazione di gradimento, no? Un gran bel giallo, che continua la saga di Harry Hole senza accusare segni di stanchezza: un paio di dettagli li avrei preferiti diversi ma è inutile anche parlarne quando l'opera in sé è così accattivante. No, vabbé, uno lo devo dire: la trama è, a suo modo, a tratti barocca ( il/la colpevole, meglio non lasciar intendere il sesso, è un po' sopra le righe ) però il libro è davvero bello e non fa che accrescere la passione che uno può già avere per questo splendido personaggio inventato dal caro Jo. E ora mi toccherà proseguire la serie...