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Chi l'ha scritto?
Propongo un quiz tra noi. Si tratta di indovinare l'autore della frase (sottoriportata) e l'opera. (non l'ho inserito nella rubrica "giochi letterari" perchè mi sembra essere un po' più di un giochetto)
Allora inizio io con il primo quiz:
Mirando ’l sol de’ begli occhi sereno,
ove è chi spesso i miei depinge et bagna,
dal cor l’anima stanca si scompagna
per gir nel paradiso suo terreno
Chi ha scritto ciò? E dove?
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Sui classici mi dichiaro "impreparato" :mrgreen: e attendo brani più alla mia portata, ma il giochino mi garba assai.
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Io lo so solo perchè ho barato, come quando vado a guardare le soluzioni delle parole crociate. Quindi non vale.
Purtroppo la mia ignoranza non mi consente altro... :(
Però se proponete qualcosa di accessibile anche a me giuro che non baro e tento. :)
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Quote:
Originariamente inviato da
Tregenda
Però se proponete qualcosa di accessibile anche a me giuro che non baro e tento. :)
Petrarca, Il Canzoniere.
Passo la parola ad Alice...
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Quote:
Originariamente inviato da
Sir Galahad
Petrarca, Il Canzoniere.
Uh che brava, avevo indovinato! :lol:
Visto che Carlo mi passa la parola, propongo questa citazione. E' un po' più di una frase, ma è molto carina e meritava di essere riportata in blocco. Se uno ha letto l'opera cui appartiene non dovrebbe essere difficile.
Ogni straniero che abbia prestato servizio tra i miliziani, ha passato le prime settimane a imparare ad amare gli spagnoli e a esasperarsi per certe loro caratteristiche. Al fronte la mia esasperazione a volte toccò i vertici del furore. Gli spagnoli eccellono in molte cose, ma non nel fare la guerra.
Non c’è straniero che non resti impaurito dalla loro inefficienza, soprattutto dalla loro inverosimile mancanza di precisione. L’unica parola spagnola che nessuno straniero può evitare d’imparare è “mañana" ("domani”, alla lettera “la mattina”). Ogniqualvolta sia umanamente possibile, le faccende di oggi sono rimandate a "mañana”. La cosa è talmente nota che gli stessi spagnoli ci scherzano sopra. In Spagna nulla, dal desinare a una battaglia, avviene mai all’ora fissata. Di massima le cose avvengono notevolmente in ritardo, ma talvolta, eccezionalmente, così che non possiate neppure contare sul loro ritardo, avvengono in anticipo. Un treno che deve partire alle otto partirà, naturalmente, in qualsiasi momento fra le nove e le dieci, ma forse una volta alla settimana, grazie a qualche segreto umore del macchinista, parte alle sette e mezzo. Cose del genere possono anche mettere a dura prova la pazienza di un essere umano.
Chi è chi è? :)
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Ernest Hemingway? "Per chi suona la campana" o ricordo male?
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E' vero, c'era anche Hemingway allora in Spagna, ma... Non è lui. ;)
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Orwell? Mi ricordo di aver letto un suo libro sulla guerra spagnola, ma non ricordo il titolo. E poi sono passati degli annetti. Direi: Non lo so :lol:
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Bravissimo, Carlo! Alla faccia degli annetti. ;)
George Orwell, Omaggio alla Catalogna. Colgo l'occasione per pubblicizzare un altro bellissimo libro autobiografico sulla guerra di Spagna: Dialogo con la morte di Arthur Koestler
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Ho vinto la bambolina?:lol:
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No, un week-end in Catalogna. Il biglietto dell'aereo però non è compreso, solo la canadese in cui soggiornerai... più qualche scatoletta di tonno. Però puoi scegliere tu quando partire. :mrgreen:
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La partecipazione è libera?
'Saper illudersi bene è la prima qualità di uno statista. Solo ai poeti e ai filosofi compete la visione pratica del mondo, perchè soltanto a costoro è concesso di non avere illusioni. Vedere con chiarezza è non agire.'
E' un romanzo un po' particolare di un grande poeta.
;)
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Io non ho risposto subito perchè ci ho pensato su ma non mi è venuto in mente niente. Perciò sono andata a sbirciare su internet e ho capito perchè: è un libro che ho comprato non molto tempo fa ma che non ho ancora letto. Sarebbe anche il primo libro che leggo di questo autore, del quale ho sempre sentito parlare benissimo.
Però qui nel forum dovrebbe esserci qualcuno che ha le competenze per indovinare... ;)
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ups, mi ero scordata del thread. :oops:
come ultima chance posso dire che KAIPIRISSIMA e il buon vecchio MURIAL (che credo sia ricomparso anch'egli ma non ricordo ora con quale nome) potrebbero arrivarci....(impossibile riconoscere la citazione in sé, probabilmente, però con questi indizi forse ce la facciamo).
adieu!
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Che l'autore sia Fra' Ristoro da Campi Bisenzio?:roll:
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è una personalità europea del '900, non italiana.
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Saramago lo considerava uno dei suoi maestri. Tant'è che uno dei suoi romanzi è in qualche modo un omaggio a lui, perchè riprende uno dei personaggi da lui creati, il cui nome compare anche nel titolo.
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Quote:
Originariamente inviato da
postoristoro
è una personalità europea del '900, non italiana.
Grazie, Serena, ma io scherzavo. Fra' Ristoro da Campi Bisenzio è un architetto del profondo Medio Evo;)
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eh, e io che sono ignorante di cose classiche nel dubbio ho risposto!
devi entrare nel '900 sir!!!! (e uscirne velocemente perchè siamo già nel 21° secolo!) ;)
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Allora, Serena, dormicchiamo?:lol: Chi è 'sto tipo? Oramai mi hai messo curiosità
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l'unico immenso PESSOA naturalmente!
dal Diario dell'inquietudine 8-)
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A questo punto la palla resta a te, Serena:lol:
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'Lei è così giovane, così nuovo a ogni inizio, e io vorrei pregarla come posso, caro signore, di essere paziente verso tutto l'insoluto nel suo cuore, e di tentare di amare le domande stesse come stanze chiuse, e come libri scritti in una lingua molto estranea.'
Vista la precedente esperienza ho cercato un tratto dell'opera che potesse essere abbastanza rivelatore, speriamo ... :roll:
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Sembrerebbe un libro di fine ottocento... No, eh?:?
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primissimi del novecento, sir, ci sei andato molto vicino.
è uno scambio epistolare rimasto famoso nella storia (famosa è la parte scritta da questo autore, in realtà, la controparte non era e non diventò famosa mai).
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Inizi novecento, eh? Scambio epistolare, dici? Capperi, eppure son sicuro che non sia una lettura nuova. Di sicuro l'ho letto, questo libro, ma non mi ricordo ne' titolo ne' autore.
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si tratta di un poeta che scrive ad un aspirante poeta.
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YEAH! da 'Lettere a un giovane poeta', libricino meraviglioso ;)
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Ahah....allora tocca a me?!
Stai per cominciare a leggere ******di ******.
Rilassati. Raccogliti.
Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: "No, non voglio vedere la televisione!" Alza la voce, se no non ti sentono: "Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!"
A voi!
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Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino?
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Ok! Vado:
<<Molto spesso, nella mia esistenza, ho avuto la bizzarra coscienza che il mio essere si sdoppiava e che altri esseri vivevano
o avevano vissuto in lui, in altri tempi o in altri luoghi. Non protestare, o mio futuro lettore, ma scruta te stesso e la tua coscienza.
Rivolgi indietro i tuoi pensieri verso i tempi, in cui la tua persona fisica e morale non era ancora cristallizzata, in cui tu, materia plastica,
anima in flusso come la marea crescente, nel tumultuoso gorgoglio del tuo essere appena sentivi formarsi la tua identità.>>
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Appena l'ho letto mi è venuto in mente l'incipit di uno dei miei romanzi del cuore, Il vagabondo delle stelle di Jack London. Solo che nell'edizione che ho io le parole sono un po' diverse, ma dovrebbe essere lui.
Ecco la "mia" versione:
"Ho sempre avuto, nel corso della mia intera esistenza, la netta sensazione di aver vissuto in altri tempi e in altri luoghi, di avere addirittura ospitato in me altre persone. Ma, credimi, lo stesso vale anche per te che leggerai queste righe: torna con la mente alla tua fanciullezza, e rivivrai come tua l'esperienza di cui parlo. Eri, allora, qualcosa di instabile, di non ancora cristallizzato, di malleabile, eri un'anima in mutamento, una coscienza e un'identità che si andavano formando, proprio così, e che nel formarsi apprendevano anche a dimenticare."
Questa è l'edizione Adelphi del 2005, che ho comprato dopo essermi resa conto che stavo leggendo un romanzo censurato e modificato in un'edizione del ventennio, di mio nonno. Mi sono incazzata come una iena e ho confrontato pagina per pagina. La differenza era già palese dal diverso spessore che hanno i due volumi. Infatti mancano interi capitoli e, cosa molto ridicola, alcune frasette assolutamente neutre qua e là. Chissà cosa ci avranno mai trovato di sovversivo quelle eccelse e fascisterrime menti...
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;)Bravissima,è proprio lui! La mia è una edizione che ho dai tempi del liceo, di quelle economiche che
esistevano una volta (3 libri 1000 lire)...
Questo discorso della censura mi interessa, perché vorrei rileggere questo splendido libro e non vorrei essermi persa
qualcosa...mi sa che lo ricomprerò!
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Propongo le righe conclusive di un'autobiografia infuocata, cruda, disperata e appassionata. Chi l'ha letta le riconoscerà, e chi non l'ha letta la deve leggere.
Oh, Luna! Sei sempre stata al mio fianco, illuminandomi nei momenti più difficili; fin dalla mia infanzia sei stata il mistero che ha vegliato sul mio terrore, la consolazione nelle notti più disperate, sei stata mia madre, e mi hai circondato di un calore che forse lei non seppe mai darmi; nei boschi, nel mare, nei posti più tenebrosi; c’eri sempre tu, mia compagna; eri la mia consolazione; la mia bussola nei momenti più difficili. Mia dea, mia unica dea, che mi hai protetto in tante avversità; a te rivolgevo lo sguardo in mezzo al mare, vicino a riva, sugli scogli della mia isola desolata. Sul tuo volto vedevo un’espressione amara, di dolore, di compassione verso di me, tuo figlio. E adesso, all’improvviso, Luna, ti frantumi sul mio letto.
Ormai sono solo. E’ notte.
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Vorrei riprendere questo filone.
Chi è questo autore, Alice?
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Reinaldo Arenas, Prima che sia notte. :)