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Jean Christophe Grange'
Allegato 829Jean-Christophe Grangé ( Parigi, 1961) è autore di romanzi di grandissimo successo che hanno ampliato i confini del thriller tradizionale. I fiumi di porpora (Garzanti 1999), un best seller internazionale tradotto in venti lingue, nel 2000 è diventato un film, diretto da Mathieu Kassowitz con Jean Reno e Vincent Cassel, che si è imposto subito all'attenzione del grande pubblico.
Bibliografia.
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Siccome ho terminato da pochi giorni LA LINEA NERA, incomincerò a parlare di questo romanzo...e poi andrò all'indietro.
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Mi hai anticipato!! stavo preparando un nuovo thread sul nuovo libro di Grange' "Amnesia" che e' uscito la settimana scorsa.
Sono indeciso se prenderlo cartaceo o come e-book ma presto sara' mio!!
Grange' e' tra i miei preferiti e non posso non leggere questo suo nuovo libro.
Spero ci sia qualcuno di voi che accolga il mio invito a leggere "Amnesia".
ciao
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Purtroppo, proprio ieri sera alla Feltrinelli di Milano in Piazza Piemonte, Grangé ha presentato il suo ultimo romanzo.
Scrivo "purtroppo", perché sono troppo presa e non sono riuscita ad andare.
Alla prossima!
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Originariamente inviato da
Cecilia (Teresa)
Purtroppo, proprio ieri sera alla Feltrinelli di Milano in Piazza Piemonte, Grangé ha presentato il suo ultimo romanzo.
Scrivo "purtroppo", perché sono troppo presa e non sono riuscita ad andare.
Alla prossima!
MANNAGGIA. Queste sono le occasioni in cui vorrei abitare a Milano, anche se non ci sono a due passi mare e monti!
ciao
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La linea nera
LA LINEA NERA
Trama:
Marc Dupeyrat si è travestito da donna per poter parlare con Jacques Reverdi. Non si tratta di un colloquio qualunque, perché Reverdi, ex campione mondiale di apnea, adesso è in carcere con l'accusa di aver trucidato una ragazza. Marc, che nel suo passato è stato trovato due volte in coma accanto a due cadaveri, ha deciso di indagare sull'orrendo omicidio e ha adottato questo travestimento perché Reverdi, il mostro, non accetta di parlare con nessun altro. Inizia così un difficile dialogo che lentamente penetra nella mente distorta del serial killer, trascinando Marc in un vero incubo.
Premessa.
La linea nera non è recentissimo -2004 -ma solo ora sono riuscita a leggerlo. Poi farò cenno anche degli altri che conosco.
Mio commento.
Riferendomi a quest'opera, mi trovo a ripetere un concetto già espresso più volte in passato, commentando i Thrillers di Grangé.
Mi sorprende sempre come questo autore riesca a rinnovarsi ogni volta; a inventare le storie più disparate e fantasiose, a descrivere luoghi lontani e sempre diversi con credibilità; infine, a tenere sempre viva la suspence.
E tutte queste qualità, insieme, non sono poca cosa!
Per il resto, non è l'autore di cui io sottolinei i brani o le frasi, ma i suoi romanzi mi tengono avvinta alla lettura, ancor di più di quelli della gerritsen, tanto per citare un esempio.
Stavolta il protagonista della storia è ...il SANGUE; sangue nero, per la precisione. Pare sia il colore del sangue quando è privato dell'ossigeno, perciò diventa di colore molto scuro, mentre sgorga.
I due personaggi chiave della storia sono uno più inquietante dell'altro.
Il "buono" ( ma lo sarà?) è Marc Dupeyrat, giornalista, ossessionato dal MALE in tutte le sue sfumature, che vuole arrivare a conoscere l'essenza del male assoluto, e scriverne un reportage, o ancora meglio, un romanzo, come apice della sua carriera.
La strada per la sua singolare ricerca lo porta in un penitenziario della Malesia, dove è rinchiuso un noto serial killer, Jacques Reverdi, "il cattivo".
Uomo geniale nella sua lucida pazzia, affascinato invece dal sangue.
L'incontro tra questi due personaggi darà origine ad una serie di vicende, anche avventurose, di colpi di scena, di sorprese, che non lasceranno tregua.
Quando sembra che la tensione si allenti, ecco che si ribaltano le carte in tavola, ed accade qualche fatto che costringe a rivedere tutto da capo.
Una storia veramente affascinante, ed imperdibile per chi ama i veri thrillers, anche un pò forti, e di largo respiro.
Grangé , oltre a scrivere con ottimo stile, sa come tenere avvinti i suoi lettori fino all'ultima pagina.
Consigliato.
( a Te Cecilia, di certo!)
Rosy:-P:-P
Allegato 828
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Grangé è uno scrittore che mi piace molto per le sua atmosfere molto coinvolgenti e trascinanti anche se alcune trame mostrano evidenti falle logiche ma è molto intrigante farsi travolgere da questi thriller adrenalinici, che a partire da "Il volo della cicogna" attraggono legioni di appassionati lettori.
Tra i suoi romanzi letti prediligo "I fiumi di porpora", "Miserere", "Il concilio di pietra" e proprio il volo della cicogna" mentre "L'istinto del sangue", pur molto interessante mi ha lasciato un pochino perplesso ma in ogni caso l'ho proprio divorato.
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Quote:
Originariamente inviato da
Chomsky
Grangé è uno scrittore che mi piace molto per le sua atmosfere molto coinvolgenti e trascinanti anche se alcune trame mostrano evidenti falle logiche ma è molto intrigante farsi travolgere da questi thriller adrenalinici, che a partire da "Il volo della cicogna" attraggono legioni di appassionati lettori.
Tra i suoi romanzi letti prediligo "I fiumi di porpora", "Miserere", "Il concilio di pietra" e proprio il volo della cicogna" mentre "L'istinto del sangue", pur molto interessante mi ha lasciato un pochino perplesso ma in ogni caso l'ho proprio divorato.
Ciao Chomsky,
di questi che citi , io non ho letto solamente L'ISTINTO DEL SANGUE, ma se dici che vale la pena lo prendo in considerazione. E' vero anche ciò che dici che talvolta i romanzi mostrano falle, ma a me piacciono molto comunque. Sono avvincenti! A me era piaciuto moltissimo L'IMPERO DEI LUPI ( credo di avere in serbo anche il commento, devo guardare) ed IL VOLO DELLE CICOGNE. IL CONCILIO DI PIETRA , meno di tutti.
ciao!
Rosy:-P:-P
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Non conosco e non ho mai letto nulla di Grangè.
E con questa discussione mi state incuriosendo non poco.
La mia lista aumenta sempre più, ma i consigli sono sempre ben accetti. ;)
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Quote:
Originariamente inviato da
maureen
Non conosco e non ho mai letto nulla di Grangè.
E con questa discussione mi state incuriosendo non poco.
La mia lista aumenta sempre più, ma i consigli sono sempre ben accetti. ;)
Maureen, se sei incuriosita allora ti consiglio di iniziare dal primo libro di Grangé, "I fiumi di porpora", da cui è stato anche tratto un film francese non particolarmente bello (il romanzo è meglio), ma con due attori bravissimi: Jean Reno e Vincent Cassel ;)
http://www.youtube.com/watch?v=2KIk27RF0yo
Grangé è davvero un ottimo autore di trame ansiogene. L'unico suo libro che non ho trovato all'altezza degli altri è proprio "L'istinto del sangue" di cui parlano Rosy e Chomsky. Direi che è stato il suo passo falso. Ma nel complesso val la pena di provare.
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Quote:
Originariamente inviato da
dolores
Maureen, se sei incuriosita allora ti consiglio di iniziare dal primo libro di Grangé, "I fiumi di porpora", da cui è stato anche tratto un film francese non particolarmente bello (il romanzo è meglio), ma con due attori bravissimi: Jean Reno e Vincent Cassel ;)
http://www.youtube.com/watch?v=2KIk27RF0yo
Grangé è davvero un ottimo autore di trame ansiogene. L'unico suo libro che non ho trovato all'altezza degli altri è proprio "L'istinto del sangue" di cui parlano Rosy e Chomsky. Direi che è stato il suo passo falso. Ma nel complesso val la pena di provare.
Quoto le parole di Dolores che ho nerettato.
Per il resto: dopo questo giudizio, unito a quello di Chomsky, mi chiedo se valga o no la pena leggerlo.. comunque in generale apprezzo molto questo autore! ciao
Rosy
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1 allegato(i)
L'impero dei lupi
trama:
Anna Heymes, moglie di un alto funzionario parigino, dopo un intervento di chirurgia estetica soffre di crisi di amnesia e di terribili allucinazioni. Alla ricerca della sua identità e del suo vero volto, incontra Paul, il giovane commissario che sta indagando sull'atroce omicidio di tre ragazze turche impiegate in un laboratorio clandestino. Paul ha chiesto l'aiuto di Jean-Louis Schiffer, un poliziotto in pensione dal passato turbolento. Inizia così una vera e propria discesa agli inferi: un viaggio nei labirinti della mente dei protagonisti, ma anche in un mondo popolato da feroci assassini e trafficanti di immigrati sans papier, oltre che da bande terroriste che vanno dai guerriglieri no-global ai Lupi grigi turchi. Un vero thriller alla Grangé, che unisce l'intrigo scientifico, l'investigazione pèoliziesca e la suspence politica, in una miscela di terrore mozzafiato.
Mio commento.
APPASSIONANTE.Un giallo incalzante ed appassionante, anche se diverso da quelli più...tranquilli che leggo abitualmente.
Una delle caratteristiche di Grangè è quella di utilizzare ambientazioni diverse, nella stessa storia; ciò rende la vicenda più ...viva, più intrigante.
Qui, nell' Impero dei lupi, la storia passa da una Parigi borghese, quella dei caffè, dei negozi, delle gallerie d'arte...ad una Parigi cupa ed inquietante, quella del quartiere turco.
Poi si sposta in una magica Istanbul, ed infine nella gelida e misteriosa Anatolia.
In questi ambienti eterogenei , ma legati da oscure trame, si muovono i due poliziotti protagonisti, così diversi tra loro, ma in un certo senso, complementari!
Come in un vero giallo che si rispetti, anch'essi hanno una zona oscura( almeno...uno...!)tutta da scoprire.
Vicenda che non dà un attimo di tregua, che cattura dalla prima all'ultima pagina!
( non ho visto il film, ma non amo vederlo dopo aver letto il romanzo: mi delude regolarmente.
Rosy
Allegato 851
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Una curiosità:
La scena finale,la più incalzante e ricca di suspence , si svolge in un luogo che conosco bene, perchè è stato meta di un mio viaggio, qualche anno fa.
La Turchia, ed il Monte NEMRUT DAGI( 2150 metri), noto perchè sulla sua sommità si possono ammirare delle statue singolari. Fanno parte del sepolcro di Antioco di Commagene.
Alla base del tumulo c'è una terrazza ( dove si svolge il duello fra i protagonisti) intorno a cui poggiano enormi teste di pietra, veramente impressionanti! Se questo spettacolo si vede all'alba, ancora un pò in penombra, è molto inquietate. Vi mostro due foto. Chi lo ha letto , riconoscerà i luoghi.
[IMG]http://s13.postimage.org/4nspe73x3/HPIM0082.jpg[/IMG]
[IMG]http://s7.postimage.org/6ny7iy70b/HPIM0088.jpg[/IMG]
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Il volo delle cicogne
Trama:
Louis Antioche viene assoldato da un misterioso ornitologo preoccupato dal mancato ritorno delle cicogne dall'Africa: Louis deve aiutarlo a scoprire perché. Ben presto intuisce che dietro la scomparsa dei grandi uccelli migratori si nasconde una trama ben più inquietante. Deciso a risolvere l'arcano, il giovane si trova coinvolto in un'incalzante avventura, costellata di morti misteriose e atroci mutilazioni, che lo porterà in un campo di zingari in Bulgaria, verso l'incubo della giungla centroafricana, in un kibbutz nel deserto all'interno dei territori occupati da Israele... Questa frenetica rincorsa potrà fermarsi solo a Calcutta, nel cuore della tenebra.
Mio commento( che ne feci allora).
Ho ricevuto questo libro in dono ben 7 anni fa, e solo da poco è arrivato il suo turno di lettura.
Se avessi immaginato l'entusiamo, l'emozione, il senso di attesa..che mi ha procurato, lo avrei certo letto prima!
Perchè questo romanzo giallo, a differenza degli altri di Grangé, è molto più avventuroso.
Una storia che comincia in sordina, con lo studioso delle migrazioni di cicogne trovato morto..nientemeno che in un nido delle sue beniamine!
Il giovane Antioche, che è incaricato di indagare, dovrà vedersela con luoghi incredibili, con avventure neppure immaginate.
Dovrà vedersela soprattutto con l'ORRORE. Orrore di scoperte, di incontri tremendi, che gli cambieranno la vita e lo porteranno a soluzioni che avrebbe preferito non sapere mai!
Si potrebbe paragonare questo romanzo al percorso di una strada buia;dopo una curva si incontra un nuovo orrore; poi un altro...ed ognuno contraddice i precedenti..come in una spirale maledetta!
Quattrocento pagine che si leggono d'un fiato.
Consigliato.
Rosy
:-P:-P
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1 allegato(i)
Miserere
MISERERE, di Jean Christophe GRANGE’
Ho terminato la lettura di questo poderoso thriller.
Poderoso, sì; in senso di numero di pagine, ma soprattutto in senso di contenuto.
Trama:
Parigi, chiesa armena di Saint-Jean-Baptiste. Nell'aria riecheggiano ancora le terrificanti grida dell'esule cileno Wilhelm Goetz, organista e direttore del coro di voci bianche, appassionato cultore del Miserere di Gregorio Allegri. Il corpo dell'uomo giace ormai inerte in una pozza di sangue, riverso sull'organo, i timpani perforati con indicibile violenza. Accanto al cadavere, le impronte di un bambino. Lionel Kasdan, parrocchiano di quella chiesa e poliziotto in pensione, segugio d'altri tempi, testardo quanto acuto, è il primo ad accorrere sulla scena del delitto, un delitto apparentemente inspiegabile, considerata la reputazione di Goetz, un uomo tranquillo e riservato, dedito solo alla musica con una passione quasi maniacale. Ma dietro quell'immagine immacolata ben presto Kasdan, insieme a Cédric Volokine, poliziotto della Squadra protezione minori, capisce che c'è ben altro, Ci sono rapporti ambigui e oscuri che Goetz instaurava con gli allievi del coro, ma non solo. Ci sono anche verità inconfessabili, ferite insanabili risalenti agli anni della dittatura in Cile. E mentre prosegue l'indagine, gli interrogativi si rincorrono: Goetz era veramente un testimone contro i torturatori del regime di Pinochet o un attivo collaboratore dei fascisti? Le risposte vanno trovate, e in fretta, perché i delitti si susseguono, uno dopo l'altro, tutti orchestrati secondo le stesse modalità.
MIO COMMENTO.
Mi sorprende sempre più la capacità di Grangè di cambiare con facilità argomento, stile di scrittura, ambientazione.
Non a caso è lo scrittore di thrillers più letto in Francia,e più tradotto.
Il risultato dei suoi lavori sono trame incalzanti, scene mozzafiato, risvolti inaspettati ad ogni capitolo.
Se non è thriller questo!
Anche in questo romanzo, Grangè non scherza.
Nel senso che la storia parte subito in quarta, con l' uccisione di un musicista, con i timpani perforati, in modo talmente misterioso ed oscuro, che solo dopo molto tempo- e molti momenti drammatici- i poliziotti inizieranno a capire l'orrore che si cela dietro tutto questo!
I due poliziotti , ben tratteggiati, sono personaggi che non si può non amare: Lionel Kasdan, armeno, ormai in pensione, e Cèdric Volokine, russo,giovane , bellissimo e dannato,della squadra protezione minori.
Entrambi tormentati ( e qui sono nel mio, i tormentati sono tutti miei!), hanno una zavorra di passato così pesante da portare , che saranno giustificati anche nelle azioni più terribili....
I riferimenti storici sono molti ed importanti- la dittatura cilena di Pinochet, soprattutto; i riferimenti musicali pure- tutta la storia scorre sulle note del Miserere di Allegri, appunto.
L'atmosfera è cupa, barocca, piena di fascino.
Ho letto, letto ed ancora letto: non riuscivo a smettere , nonostante la vicenda mi riservasse sempre nuovi momenti di paura, nuovi orrori!
A questo proposito, devo affermare che non è un romanzo per stomaci deboli. Alcune descrizioni delle torture praticate in regime di dittatura, ed ancor di più quelle praticate durante il Nazismo, gli esperimenti terribili....fanno raccapricciare; nonostante ciò, penso siano parte anch'essi di momenti storici orribili, e in questo contesto , si possano accettare.
Romanzo violento, crudele, quasi.
Di esso hanno detto: " Somiglia ad un labirinto che conduce al cuore dell'inferno".
Non posso che condividere.
Ho già ordinato "La linea nera"; mi manca "Il giuramento" e dovrei essere a buon punto delle sue opere....
Grandissimo Grangè!!
Rosy
Allegato 852