Ah ah, povero Nesbo!
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Ah ah, povero Nesbo!
Ritirati in biblio,
l'uomo di neve
leopardo
vi farò saper. :)
Harry Hole non è Colombo, non scrive sul taccuino appunti, deposizioni, ecc. però Harry finge di farlo perchè sa che così il suo interlocutore è più attento e cerca di ricordare più particolari possibili.
hei Jo, l'abbiamo capito! Basta ripeterlo ogni volta, sei peggio del fagiano (Ops , gallo cedrone) del papà di Wallander! No, peggio di lui non c'è nessuno.
Iniziato L'uomo di neve. Il pupazzo del primo capitolo ė davvero inquietante!
Finito l'uomo di neve.
A parete la biografia del colpevole del tutto inutile e ripetitiva. Mi è piaciuto. Mi chiedo solo seSpoiler:
Credo di capire cosa ci trovino le donne...
Sai credo di aver pensato a lui come assassino perchè....pefchè....... Perchė........ Perchè.........perchè....spoiler su L'uomo di neve
.Spoiler:
Il leopardo...
Lo sapevooooooo! Quanto mi sento figa in questo momento!
ecco, adesso mi sento meno figa. Uff
29 settembre
:shocked: Santo cielo!
ok.
Finito piaciuto.
Cosa dire? ho già prenotato lo spettro e polizia..
I miei voti
Pipistrello 5
la stella del diavolo 7,5
l'uomo di neve 8+
il leopardo 8
Sono reduce da una settimana Nesboniana.
Per prima cosa voglio ringraziare Leonardo, Tess e soprattutto Mauro il cui entusiasmo e obiettività dei giudizi nei confronti di Nesbo mi ha spinta ad andare aventi senza fermarmi al primo romanzo, che come sapete mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Non solo la trama gialla, ma la stessa caratterizzazione di Hole mi lasciava del tutto indifferente se non infastidita.
La stella del diavolo mi ha stupita con lo svolgersi dell'intreccio e i piccoli camei che Nesbo crea per i suoi personaggi, anche quelli più marginali. Certo la vicenda gialla si muoveva delitto dopo delitto (io adoro i gialli con un sacco di morti! ) trascinandoti, ma lasciandoti anche percepire qualcosa... Anche se quella cosa io MAI ci sarei arrivata!!!! Ah ah!
Harry più ubriaco e puzzolente di così non l'ho mai incontrato, neanche nei romanzi successivi. Però cominciava a starmi simpatico. Poi è arrivato il mio colpo di fulmine: L'uomo di neve. Il personaggio di Harry prende il volo e mi conquista definitivamente. L'intreccio giallo forse un po', ma per una mia deformazione, è quasi prevedibile. Ma chi se ne frega, il pupazzo di neve fa paura da matti!
Il leopardo, ecco di Harry sono definitivamente innamorata, tanto da essere quasi, anzi togliamo il quasi, gelosa delle donne che incontra. Sono malata lo so. La storia è bella, anche qui un sacco di morti, la costruzione gialla non l'avrei mai immaginata. Conclusione bello, ma un pelino sotto L'uomo di neve.
Di Harry ho capito questo.
È un uomo che ti spinge ad ammirarlo. Perchè ha una onestà che ti spinge a fidarti di lui. Io mi affiderei a lui ciecamente, e consideriamo che è un alcolizzato... Eppure come tutti anch'io se mi chiedesse un favore, che poi non è mai per avere dei vantaggi personali, gli direi di sì, anche se questo mi mettesse in situazioni critiche.
Harry ha anche i difetti dei supereroi, quelli che devono rinunciare all'amore perchè potrebbe mettere in pericolo le persone che amano, vedi Superman, vedi Batman, ecc.
Ma tra questi pericoli Harry vede anche se stesso, protegge le persone che ama separandosi da loro, ma sono scelte dolorose, e assurde, di cui lui è il primo a pentirsi e autopunirsi.
Ho capito anche che è un drogato, ma non di alcol o stupefacenti, ma dell'adrenalina che accompagna la caccia, è un cacciatore, un giustiziere e non può fermarsi, perchè la sua droga è questa, e quando l'adrenalina si allenta lui, come un cocainomane che ha dato fondo a tutte le sue energie, crolla.
E poi è dotato di un'altra qualità (che sa utilizzare a dovere) che non espliciterò.
Evidentemente sì.
Il personaggio Harry Hole è complesso e ricco di sfaccettature: una personalità del genere si costruisce un po' per volta, è impossibile delinearla completamente nel romanzo d'esordio.
Inoltre noi siamo stati costretti a leggere 'Il pipistrello' a oltre 15 anni di distanza: conoscevamo già un Harry tratteggiato alla perfezione e siamo stati costretti a tornare alle prime descrizioni, contenute in un poliziesco degli anni '90 quando ormai siamo nel 2015.
Non è naturale procedere così 'da gambero' e, quindi, si rischia di essere ingenerosi con la prima puntata della sua saga ( anche se Kaipirissima ha potuto cominciare dall'inizio, a differenza nostra ).
E anche Nesbo si è dovuto fare le ossa, tant'è che de 'Il pipistrello' avevo già evidenziato qualche ingenuità narrativa.
Sono d'accordo con voi e, allo stesso tempo, in disaccordo: vero che in seguito i libri di Nesbo sono migliorati ma è anche vero, secondo me, che una certa progressione è inevitabile.
Solo pochissimi debuttano col capolavoro e continuano senza flessioni: Nesbo è un grandissimo ma ci sta anche che qualcun altro si meriti un punto in più.
Ciao!