Bigliettino
Se tu mi ami, amami sottovoce
non gridarlo da sopra i tetti,
lascia in pace gli uccellini
lascia in pace me!
Se mi vuoi,
infine,
deve essere delicatamente, Amore mio,
che la vita è breve, e l’amore più breve ancora...
Mario Quintana
Visualizzazione stampabile
Bigliettino
Se tu mi ami, amami sottovoce
non gridarlo da sopra i tetti,
lascia in pace gli uccellini
lascia in pace me!
Se mi vuoi,
infine,
deve essere delicatamente, Amore mio,
che la vita è breve, e l’amore più breve ancora...
Mario Quintana
E’ già l’una passata
E’ già l’una passata.
A quest’ora tu starai a letto.
Come un fiume d’argento
traversa la notte
la Via lattea.
Io non ho fretta
e non ti voglio svegliare
con speciali messaggi.
Come si dice,
l’incidente è chiuso.
Il battello dell’amore
s’è infranto contro la vita circostante.
Tu ed io
siamo pari.
Non vale la pena di citare
le offese
e i dolori
e i torti reciproci.
Guarda come’è pacifico il mondo.
La notte
ha imposto al cielo
un tributo stellato.
E’ in ore come questa
che si sorge
e si parla ai secoli,
alla storia,
alla creazione.
Vladimir Vladimirovic Majakovckij
Essere abbandonato, che gran bene!
Essere abbandonato, che gran bene!
Che luce immensa viene dal passato!
Così dopo l’estate il freddo viene
ma il sole non è mai dimenticato.
Un fiore secco, lettere d’amore
due occhi che t’arrisero una sera.
Ora avanzi nel buio e nel dolore:
però l’erba tu avesti a primavera.
La gioia un nuovo compito già tiene,
largo e deserto s’apre a te un cammino.
Essere abbandonato è un gran bene,
di chi amato non fu triste è il destino.
Mikhail Alekseevic Kuzmin
C'è nel contatto umano un limite fatale
C’è nel contatto umano un limite fatale,
npn lo varca amore né passione,
pur se in muto spavento si fondono le labbra
e il cuore si dilacera d’amore.
Perfino l’amicizia vi è impotente,
e anni d’alta, fiammeggiante gioia,
quando libera è l’anima ed estranea
allo struggersi lento del piacere.
Chi cerca di raggiungerlo è folle,
se lo tocca soffre una sorda pena…
Ora hai compreso perché il mio cuore
non batte sotto la tua mano.
Anna Andreevna Achmatova
NON POSSO ESISTERE SENZA DI TE
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione come di dissolvermi:
sarei estremamente triste senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l''anima con un potere cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.
John Keats
Il caso
la predestinazione
il fatto
che ti piacciono
il liscio
e il lesso
i comizi
i gatti
i film
cecoslovacchi
trovarsi
nella libreria
Hoepli
alle diciotto
di sabato
venturo
rinunciare
alla gita
a Venezia
e filarsela
all'inglese
dalla conferenza
barbosamente
greve
salire
sul cancinculo
delle giostre
lavorare
per la prima volta
in un altro posto
navigare
internettare
iscriversi
ai cuori solitari
manifestare
contro
manifestare
pro
andare
al campeggio
darsi
al cazzeggio
pensare
che non conti
e rimanersene
a casa...
Tutto
conta
Tranne
l'esser pronti
per questo
allinearsi
d'universi
il tuo ritorno sarà il mio ritorno
i me stesso ti seguono, io solo resto;
un'effige d'ombra o che pare
(un quasi qualcuno ch'è sempre nessuno),
un nessuno, che, fino al loro e tuo ritorno,
passa perenne la sua solitudine
a sognare i loro sguardi aprirsi al tuo mattino
a sentire le stelle levarsi nei tuoi cieli:
quindi, nel nome misericordioso dell'amore,
non tardare più di quanto io privo di me
sopporti l'assenza dell'attimo in cui un altro
stringa fra le braccia la mia stessa vita che è tua
-quando paure, speranze, credi, dubbi, spariranno.
Ovunque e della gioia perfetta integrità siamo.
Edward Cummings
L'ultimo suono del tuo addio,
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.
Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l'ingenua volontà dell'occhio.
Che i solfeggi e i sol
implorano la fame dell'udito.
Che le strade e la polvere
sono la ragione dei passi.
Che la strada più breve
fra due punti
è il cerchio che li unisce
in un abbraccio sorpreso.
Che due più due
può essere un brano di Vivaldi.
Che i geni amabili
abitano le bottiglie del buon vino.
Con tutto questo già appreso
tornai a disfare l'eco del tuo addio
e al suo posto palpitante a scrivere
La Più Bella Storia d'Amore
ma, come dice l'adagio
non si finisce mai
di imparare e di dubitare.
E così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella fugace,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché La Più Bella Storia d'Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi.
Luis Sepulveda
Stupenda. grazie.
mi mancava, caro amico Francesco, il tuo apporto discreto ma costante, la tua presenza nel forum. Io, anche se posto meno poesie, ma sono assorbita anche da altri argomenti, non mi perdo una poesia, sappilo! un caro saluto ( scusate l'OT)
Rosy:-P:-P
Quel che ho dimenticato di dirvi in quell’ultima poesia
se avete prestato un minimo di attenzione
è che l’amavo davvero allora.
La luce marittima negli ultimi versi
poteva sembrare artefatta…
e lo stesso si poteva dire
delle molte lune immaginarie
che ho detto ruotavano sul nostro letto mentre dormivamo,
del cosmo racchiuso dalle pareti della stanza.
Ma la verità è che ci piaceva
fare lunghe passeggiate sulle spiagge ventose,
non le spiagge fra il mare di lei
e la terra simbolica di me,
ma le vere spiagge di conchiglie vuote,
mentre il sole sorge e l’acqua viene avanti e ritorna.
Billy Collins
Niente cancellerà via l'amore,
né i litigi
né i chilometri.
È meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
d'un amore immutabile e fedele.
Vladimir Majakovskij
Respiro, un soffio di aria pura,
la tua presenza che mi avvolge
tra le note di un pianoforte che va
e il rumore del bacio appena dato.
Respiro, il profumo che hai,
quella essenza del tuo corpo
disteso sul mio in un stretto abbraccio
che sciogliersi non vorrebbe mai.
Respiro la tua idea e la faccio mia,
mi nutro della tua fantasia,
colorando la mia che ora prende forma
e viaggia insieme, con la tua.
Respiro accanto a te,
una musica che note non ha
ma sento con la mano sul petto tuo
e prendo l’energia per dire, ti amo.
Bissen Gange
La tua lettera sul lenzuolo, sotto la lampada odorosa
Azzurra come la camicia nuova che il giovanotto si liscia
Canticchiando, come il cielo e il mare e il mio sogno
La tua lettera. Il mare ha il suo sale, e l’aria il latte il pane il riso, dico il suo sale
La vita ha la sua linfa, e la terra il suo senso
Il senso di Dio e il suo moto.
La tua lettera. Senza di lei la vita non sarebbe vita
Le tue labbra mio sale e mio sole, aria mia fresca e mia neve.
Léopold Sédar Senghor
NELLA STORIA DEL NOSTRO AMORE
Nella storia del nostro amore, uno è sempre stato
Una tribù nomade, l'altro una nazione sul proprio territorio.
Quando ci siamo scambiati di ruolo, era già tutto finito.
Il tempo passerà davanti a noi, come i paesaggi
Passano dietro gli attori fermi nelle loro posizioni
Quando si gira un film.
Le parole
Passeranno sulle nostre labbra, perfino le lacrime
Passeranno dai nostri occhi.
Il tempo passerà
Ognuno al posto suo.
E nella geografia del resto delle nostre vite,
Chi sarà un isola e chi una penisola
Ci sarà chiaro per il resto delle nostre vite
In notte d'amore con altri.
Yehuda Amichai
12 LUGLIO 1980
Abbi pazienza, mia donna affaticata,
abbi pazienza per le cose del mondo,
per i tuoi compagni di viaggio, me compreso,
dal momento che ti sono toccato in sorte.
Accetta, dopo tanti anni, pochi versi scorbutici
Per questo tuo compleanno rotondo.
Abbi pazienza, mia donna impaziente,
tu macinata, macerata, scorticata,
che tu stessa ti scortichi un poco ogni giorno
perché la carne nuda ti faccia più male.
Non è più tempo di vivere soli.
Accetta, per favore, questi 14 versi,
sono il mio modo ispido per dirti cara,
e che non starei al mondo senza di te.
Primo Levi
MI SAREI FATTA PALAZZO...
Mi sarei fatta palazzo,
grattacielo di cento piani
e tante scale,
un corrimano d’ottone lucente
via-vai di gente
mi sarei fatta cemento e marmo
grigia e fredda, senza un suono
solo per guardarti passare fra la folla.
Lisa Sammarco
:-P:-P
"La tua lettera sul lenzuolo, sotto la lampada odorosa
Azzurra come la camicia nuova che il giovanotto si liscia
Canticchiando, come il cielo e il mare e il mio sogno
La tua lettera. Il mare ha il suo sale, e l’aria il latte il pane il riso, dico il suo sale
La vita ha la sua linfa, e la terra il suo senso
Il senso di Dio e il suo moto.
La tua lettera. Senza di lei la vita non sarebbe vita
Le tue labbra mio sale e mio sole, aria mia fresca e mia neve".
Léopold Sédar Senghor ( Senegal)
La meteora
Fra le sbarre dei locali disciplinari
un’arancia
passa come un lampo
e piomba nel pitale
come una pietra
E il prigioniero
tutto inzaccherato di merda
risplende
tutto illuminato di gioia:
Lei non mi ha dimenticato
Lei pensa sempre a me.
Jacques Prevert
Al mio fianco tu respiri
Rumori confusi, incerto chiarore
Inizia un nuovo giorno,
è una stanza in penombra
e due corpi distesi.
Nella fronte mi perdo
in un pianoro vuoto.
Già le ore affilano rasoi.
Ma al mio fianco tu respiri;
intimamente mia eppur remota
fluisci e non ti muovi.
Inaccessibile se ti penso,
con gli occhi ti tocco,
ti guardo con le mani.
I sogni ci separano
ed il sangue ci unisce:
siamo un fiume di palpiti.
Sotto le tue palpebre matura
il seme del sole.
Il mondo
non è ancora reale,
il tempo è dubbio:
solo il calore della tua pelle è vero.
Nel tuo respiro ascolto
la marea dell'essere,
la sillaba scordata del Principio.
Octavio Paz
Questo, solo questo voglio fare,
in questi limpidi giorni di primavera:
sdraiarmi sull’erba a occhi chiusi;
stare alla finestra,
guardare fuori ma vedere solo dentro il mio cuore.
E sognare,
sognare la magia del tuo arrivo.
Perché arriverai, vero?
Rabindranath Tagore
Mi piace questo poeta che ci aveva fatto conoscere la nostra Mara! a proposito, ho trovato a Città del Messico la casa dove è vissuto, in un quartiere tranquillo e piacevole...
Ecco la prova:
[IMG]http://s14.postimage.org/zfyyf20lt/1_mexico_city_99.jpg[/IMG]
Sempre a proposito di Mara,questa delicata ed intensa poesia mi è arrivata da lei.
Ed io ve la propongo....
Vorrei stendere il mio mantello sotto ai tuoi piedi.
Ma sono povero.
Ho solo i miei sogni.
Ho steso i miei sogni sotto i tuoi piedi.
Cammina con passo lieve.
Perchè cammini sui miei sogni.
*William Butler Yeats*
Rosy:-P:-P
Quando passi
cade un quaderno,
un piede inciampa,
degli occhiali scivolano,
una gola si chiude,
due mani sudano,
una sciarpa si perde.
Il fatto è che
il quaderno,
il piede,
gli occhiali,
la gola,
le mani
e la sciarpa
sono pazzi di te.
Jairo Anibal Nino
Rose
Mi cammini dentro,
moglie nuda,
come la mia anima.
E, con te, il mio corpo
è come una lunga galleria magica,
che sbuca in un mare soleggiato senza nessuno.
Juan Ramon Jimenez
Albero azzurro
Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l'acque impara a soffrire.
Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare piu ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.
Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca il albero del tuo amore
Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all'arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.
Joumana Haddad
E’ molto che volevo descriverti
la costellazione nascosta del mio amore;
magari soltanto la sua sostanza, con una sola immagine.
Ma tu fermenti e straripi dentro di me
come l’esistenza e talvolta sei così salda, sicura e perenne
come conchiglia fossile nella pietra.
Miklós Radnóti
È difficile amare in primavere
come questa che a Brera i contatori
Geiger denunciano carica di pioggia
radioattiva perché le hacca esplodono
nel Nevada in Siberia sul Pacifico
e angoscia collettiva sulla terra
non esplode in giustizia.
Potrò amarti
dell'amore virile che mi tocca, e riempirti
se minaccia l'uomo
sé nel suo genere?
O trasferisco in pubblico stridore
che è solo nostro, anzi tuo e mio?
Elio Pagliarani
Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l’amore può morire.
Garcia Lorca
Amour Monet
Signore, lei disse, se io mai dovessi
Un giorno uccidermi per pena di amore
Lo farei qui tra ninfee bianche e rosa
Lo farei qui in quest’acqua vischiosa
Perchè signore freddo è il mio cuore
E non so più se sono capace di amare
Madame, lui disse, su non scherzate
Vorrei essere il vostro girasole
A voi rivolgermi col fuoco dell’amore
E farvi ardere ed arrossire
Perchè da tempo non provo più amore
E di essere capace vorrei ritornare
Così dicendo sul ponte arrivarono
Lui la sfiorò lei si scostò
Lei resistette lui la baciò
Lei si negò poi si avvinghiò
O dolce lotta o erotica prova
Su un piccolo ponte, sconoda alcova
Amor li avvinse amor li spinse
Il parapetto sottile crollò
E si scoprì che sapevano amare
Ma nessuno dei due sapeva nuotare.
Stefano Benni
Potrei perfettamente escluderti dalla mia vita,
non rispondere alle tue telefonate, non aprirti la porta di casa,
non pensarti, non desiderarti,
non cercarti nei posti comuni e non rivederti più,
girare per le strade dove so che tu non passi,
eliminare dalla mia memoria ogni istante condiviso con te,
ogni ricordo del tuo ricordo,
dimenticare il tuo viso fino al punto di non riconoscerti,
rispondere evasivamente quando mi domanderanno di te
e fare come se tu non fossi mai esistita.
Però ti amo.
Darío Jaramillo Agudelo
Fuggire, tornare,
avvicinarsi, respingersi,
pensare più piano,
parlare all’anima,
capirsi con gli occhi,
confondersi nel caos,
ammutolire il cuore,
smarrire il cammino,
allontanarsi
senza perdersi,
ritrovarsi,
rimanendo assenti,
irrequieto
come vento instabile
che scompiglia il mare,
saldo
come radice d’albero
che abita il bosco,
solo
ad ammettere
che sei il più bello
dei miei sbagli,
il migliore
dei miei mali.
Philip Marlowe
Fuggire, tornare,
avvicinarsi, respingersi,
pensare più piano,
parlare all’anima,
capirsi con gli occhi,
confondersi nel caos,
ammutolire il cuore,
smarrire il cammino,
allontanarsi
senza perdersi,
ritrovarsi,
rimanendo assenti,
irrequieto
come vento instabile
che scompiglia il mare,
saldo
come radice d’albero
che abita il bosco,
solo
ad ammettere
che sei il più bello
dei miei sbagli,
il migliore
dei miei mali.
Philip Marlowe
LA FINE DELLA SCALA
Sono passati dei giorni senza incontrarci.
Tu sei là, dietro il traguardo dei sogni,
in un orizzonte circondato di ignoto.
E io cammino, e vedo, e dormo,
consumando i miei giorni e trascinando il mio dolce domani,
che fugge verso il passato perduto.
I sospiri consumeranno i miei giorni finché tu torni?
NAZIK AL-MALAIKA
(da “Antologia della letteratura araba”)
Nessun cielo di una notte d’estate senza respiro
Giunge così profondo nell’eternità,
nessun lago, quando le nebbie si diradano,
riflette una calma simile
come l’attimo –
quando i confini della solitudine si cancellano
e gli occhi diventano trasparenti
e le voci diventano semplici come venti
e niente c’è più da nascondere.
Come posso ora aver paura?
Io non ti perderò mai.
Karin Boye
Grandi quantità d’acqua non possono dissetare l’amore,
né possono sommergerlo le inondazioni.
Allora, cos’è che uccide l’amore?
Soltanto la disattenzione.
Non vederti quando mi stai davanti.
Non pensare a te nelle piccole cose.
Non spianarti la strada,
non prepararti la tavola.
Sceglierti per abitudine e non per desiderio,
passare davanti al fioraio senza accorgermene.
Lasciare i piatti da lavare,
il letto da rifare,
ignorarti al mattino, usarti la notte.
Desiderare un’altra persona
mentre ti bacio sulla guancia.
Dire il tuo nome senza ascoltarlo,
dare per scontato
che sia mio diritto pronunciarlo.
Jeannette Winterson
Bella, questa di Jeannette Winterson.
Acuta nella sua spoglia semplicità.
Nelle mie mani vuote
vorrei stringere un sogno,
un sogno avverato,
non solo
polvere del tempo,
non solo
il tremolio del desiderio.
Nelle mie mani vuote
vorrei veder posata
la tua anima,
le tue calze di seta,
il tuo quadrifoglio
portafortuna.
Seduto
su questo enorme
sasso compagno
del mio portico,
il sole corteggiatore
inventa l’ombra cupa
testimone della
mia solitudine.
I miei pensieri cercano
il nulla tra le mie mani,
scrutano ciò che il mio
desiderio immagina,
Il tuo viso,
le tue parole,
immaginando di cambiare
il destino, di frantumare,
l’infinito per poter
stringere l’attimo
in cui il tempo
ti farà vivere per me.
Roberto Perin