Disincagliarsi della gravità
alleggerirsi
non è mai
abbastanza.
Viviane Ciampi
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Disincagliarsi della gravità
alleggerirsi
non è mai
abbastanza.
Viviane Ciampi
Mi permetto, con mia solita sfrontatezza, di postare l'intero componimento... per trovare all'improvviso tutto giugno nel post... ;)
Summons
Wisteria woke me this morning,
And there was all June in the garden;
I felt them, early, warning
Lest I miss any part of the day.
Straight I walked to the trellis vine.
Wisteria touched a lifted nostril:
Feelings of beauty diffused, to entwine
My spirit with June's own aura.
Un'altra sostain una pozza che riflette il cielo.
Appoggiami la testa sulla spalla:
ch'io ti carezzi con un gesto lento,
come se la mia mano accompagnasse
una lunga, invisibile gugliata.
Non sul tuo capo solo: su ogni fronte
che dolga di tormento e di stanchezza
scendono queste mie carezze cieche,
come foglie ingiallite d'autunno
Antonia Pozzi
Mi piacerebbe scrivere una poesia breve
di quattro cinque righe
non di più
una poesia molto semplice
che dica tutto di noi due
senza nulla tradire
di te di me
Jurgen Theobaldy
Chiedo perdono per il disguido. Vedo solo adesso che invece di schiacciare il pulsantino "mi piace" ho inavvertitamente schiacciato il mendace "non mi piace". Non è vero mi piace moltissimo la poesia che hai postato e mi cospargo il capo di cenere per la mia manovra maldestra.
:oops:
Ho idea che forse è una veloce soluzione temporanea. Posso vedere nel codice quanto sono distanti ed aumentare la distanza. Dopo controllo ;)
Divertente il fatto che avete ringraziato per poter esprimere disapprovazione :D:lol:
Ho spostato qui http://www.scompaginando.it/showthre...3989#post23989 la risposta ;)
Li amo
Poeti
i misteriosi,
gli schietti,
una scatola cranica per elmo,
per scudo un velo di cellophan,
poeti,
questa specie, queste seppie
che si difendono
schizzando inchiostro.
Nina Cassian
Scrivere Come Sai Dimenticare
Scrivere come sai dimenticare,
scrivere e dimenticare.
Tenere un mondo intero sul palmo
e dopo soffiare.
Pierluigi Cappello
L’alba si presentò sbracciata e impudica;
io la cinsi di alloro da poeta: ella si risvegliò
lattante, latitante.
L’amore era un gioco instabile;
un gioco di fonosillabe.
Amelia Rosselli