Cara Carla.
Un forte abbraccio anche da parte mia.
Ti auguro che tutto si risolva nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.
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Cara Carla.
Un forte abbraccio anche da parte mia.
Ti auguro che tutto si risolva nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.
Ciao Carla.
Come procede? Spero nel miglior modo possibile.
Grazie a tutti per essermi vicino! Grazie veramente dei messaggi!
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Sembra che la sfortuna continua a non lasciarmi...
Sono successe altre due cose che hanno segnato il mio umore ed il mio fisico.
Vi ricordate la pomata che stavo mettendo? Beh, manneggia a lei! Per la schiena sembrava che funzionava, ma ha riacceso un problama che avevo già in Italia (per non scendere troppo nel dettaglio, diciamo una specie di ciste al fondo della schiena) e mi ha procurato una forte infezione.
Quindi, tra il mal di schiena a questa infezione sto praticamente a pezzi!
Il mio amico in questi giorni si è fatto il giro degli ospedali per chiedere almeno un appuntamento con un dottore semplice, e se non fosse stato per una coppia di iraniani (veramente gentilissimi a dir poco!) che vive nella palazzina, ci avrebbe impiegato una settimana con gli autobus.
Il giro è iniziato da un gruppo di cliniche chiamate "Riggs clinic", che dovrebbero essere state le meno costose. Queste strutture però hanno bisogno di una registrazione, di cui non sappiamo neanche con quale cadenza avviene, in modo da assicurare la visita agli iscritti che hanno dimostrato di essere in difficoltà economica. Siccome erano finiti i posti, la persona che era alla reception gli ha dato un numero di un'altra struttura, di un dottore regolare e ha spiegato che ci sono alcune farmacie, chiamte "cvs pharmacy" che hanno un'infermiere all'interno.
L'altra struttura funzionava come la Riggs, e l'infermiera all'interno del cvs pharmacy, ha detto il mio amico, sembrava con non mi avrebbe potuto aiutare.
Quindi ho chiamato il dottore, che prende 150$ per la semplice visita, senza nessuna cosa in più, per capirci meglio solo per vederti. Ho chiesto un appuntamento ed era per la fine di marzo, anche se era urgente.
Senza alternativa, ho deciso di aspettare ancora un po' e prendermi le tre bustine di augmentin che avevo messo dentro la valigia quando mi stavo preparando per partire. Il problema che tre bustine non sono state sufficienti (e lo sapevo), così l'altro ieri sera ho chiesto al mio amico ed al nostro amico (i vicini) di accompagnarmi al cvs pharmacy dopo essermi accertata sul sito che l'apertura è 24 ore su 7 giorni.
Arrivati lì l'infermiera non c'era perchè era chiusa di sera, stando male ho chiesto se per favore mi avrebbero portato all'"urgent care", che attenzione non è il pronto soccorso (emergency), ma qualcosa come "cura urgente". Chiuso anche questo! Ultima chance l'emergency. Per fortuna era aperto, ma sapete quanto costa solo per entrare dal medico regolare? 400$!!!
Rassegnata sono tornata a casa, sperando che il giorno dopo (ossia ieri) mi avrebbe visitato qualcuno al cvs pharmacy. Quindi siamo riandati lì, mi sono registrata con un monitor touch inserendo tutte le informazioni, ho aspettato nella fila e quando sono entrata, la prima cosa che mi ha chiesto l'infermiera è stata, "ce l'ha l'assicurazione?" Siccome anche in questo posto si paga in base a quello che ti fanno gli ho chiesto direttamente se lei poteva farmi qualcosa. Purtropo la risposta è stata negativa. Non c'è stata altra scelta che andare all'urgent care, dove, dopo una serie di domande per registrarmi, un dottore finalmente mi ha visitato, ma mi voleva anche operare!!!
Gli ho domandato se poteva darmi qualche medicina che mi avrebbe permesso di passare questi ultimi 3 mesi qui per poi tornarmene in Italia (casa dolce casa!) e farmi curare lì. Ha acconsentito a patto di tornare martedì.
Anche per le medicine è diverso da noi, la prescrizione non la danno a te personalmente, ma la mandano via email ad una farmacia che sceglie il paziente e proprio quella farmacia fa le medicine... credo, perchè sono dentro delle scatolette senza brand (se riesco tra poco metto una foto). In più c'è anche una assicurazione per le medicine che è diversa da quella sanitaria!
Conclusione: disco+sciatica+infezione+150$(dottore..spero solo 150)+110$(medicine)
Ah! Un'ultima cosa! Io non ho pagato direttamente la visita all'urgent care! Loro contattano la mia assicurazione sanitaria che mi manderà a casa la bolletta fra circa un mese! Quindi non so neanche quanto dovrò pagare!
La seconda cosa che mi è successa in questi giorni la racconto in un altro post. Ora vado a drogarmi con i sessanta medicinali che devo prendere ;)
P.S.: Spero sono riuscita a farvi capire, con il mio piccolo esempio, quanto business c'è dietro ogni cosa, sopratutto la sanità e i medicinali.
P.P.S.: Scusate per la letteratura che so non essere eccellente ;)
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Voglio fare una piccola parentesi. Io, veramente non riesco a capire cosa mi sia successo qui in America, ho sempre pensato di avere un corpo abbastanza forte (anche se ora sono in sovrappeso) per via dei miei 18 anni di nuoto, tra cui 10 anni di pentathlon (nuoto, corsa, scherma, tiro, equitazione). Lo sport che ho fatto in passato (fino a 20 anni) è stato a livello agonistico, ho girato l'Italia per fare le nazionali, ed ora mi ritrovo così. In più sono sempre stata una persona che non prende medicine ed ha avuto poche influenze.
Non so proprio cosa dire!
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Medicine:
Allegato 1569
Speriamo siano efficaci! Un grande in bocca al lupo!
Devo dire che hai sperimentato la vita negli Usa in prima persona da tutti i punti di vista!
Certo che con la sanità che funziona in quel modo buona parte degli americani non ha alcuna assistenza medica.
Spero tanto che in Italia non si arrivi a quel modello di sanità=business, anche se mi pare che la strada che stiamo prendendo sia proprio quella.
Per me sei una grande. Sempre di più.
Un abbraccio
Crepi il lupo e grazie di cuore!
Ciao Dark, che sfiga però stare male proprio in questo momento così impegnativo! Spero che tu guarisca superpresto e possa rimetterti al lavoro! Noi ti mandiamo pensieri positivi sperando che aiutino il morale
Chissà quanto sarà preoccupata tua mamma, io se mia figlia fosse al di là dell'oceano ci starei malissimo
Ciao Dark,
ho letto solo adesso della tua disavventura. Ti faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione. Speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi possibili.
Un abbraccio grande!
Carla carissima appena ci vediamo ti regalo un bel corno portafortuna, intanto ti mando un fortissimo abbraccio e mille pensieri positivi. Sentendoti raccontare queste disavventure americane mi viene da dire:"Ma vuoi vedere che in Italia stiamo veramente bene e non ce ne accorgiamo?" Mah!
Intanto ti mando comunque questiAllegato 1570
Ciao Carla cara.
Speriamo che la cura sia efficace.
Resisti, sei forte. Noi facciamo tutti il tifo per te!
Grande Dark, sei un mito!! Sicuramente ne uscirai fortificata da questa avventura, ma davvero le prove che ti sono capitate possono mettere a dura prova chiunque.....tieni duro e, seppur da lontano, ti abbraccio forte forte! Vero, come scrive Annamaria, che forse siamo più fortunati di quanto immaginiamo, in un Paese dove sembra tutto andare a rotoli...eppure...
A presto!
Cecilia
Mah, io sono uno che non si è mai lamentato delle code ai pronto soccorso quando ho dovuto usufruirne perché capisco bene la difficoltà di gestire tutte le emergenze piccole o grandi che vi si presentano, ma d'ora in avanti avrò ancora più pazienza e sarò ancora più convintamente sostenitore della gestione pubblica di aspetti importanti della società come la Sanità o l'Istruzione.
Detto questo non posso che mandare a Carla il più forte e affettuoso degli abbracci perché trovi la forza (soprattutto morale direi) di resistere senza contraccolpi fino alla fine di questa (dis)avventura a stelle e striscie.
Cara Carla, dispiace molto anche a me per quello che stai vivendo! Quello che ci descrivi è un sistema sanitario a dir poco orrendo, sembra più una rete di sanguisughe che altro. Ti auguro di poter proseguire questi ultimi mesi un po' più serenamente, hai tutta la mia ammirazione! Un abbraccio
Grazie a tutti per il conforto e per il tifo! :D
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Giusto un'aggiornamento....
Rieccomi! Di nuovo in ufficio!
Non sono guarita totalmente, ma almeno riesco a camminare :D La fattura dell'ospedale (4 volte sono stata all'urgent care) non è ancora arrivata, quindi ancora posso sorridere della mia guarigione eheheh
Sono passata in ufficio dalla professoressa per mostrare i progressi sul progetto ed è rimasta molto contenta, spero riuscirò a soddisfarla a pieno fino alla fine, visto che il mio tempo qui sta finendo velocemente (deadline: 30 maggio). In realtà, tante volte mi ha parlato di un'estensione, ma non credo accetterò.
Darky, ma se non ora quando? Dai, se stai bene accetta! Farà anche più caldo!
Dopo tutto quello che hai scritto mi sarei sorpreso del contrario, anche se davanti ad una buona proposta avresti potuto stringere i denti e proseguire, ma credo che tu abbia comunque fatto una ricca esperienza con cui arricchire te stessa prima del tuo curriculum.
Finalmente inizia a fare un po' più caldo e si inizia a sentire l'odore della primavera, solo l'odore perchè domani è di nuovo a -1°...
Comunque scrivo questo post per riassumere un po' i pensieri del momento.
Il mio mal di schiena si è abbassato e sto andando incontro (spero) ad una completa guarigione, per questo ho deciso di fare una auto-fisioterapia andando e tornando dall'ufficio a piedi, il che sono 30 minuti one-way.
In questo modo e con la primavera alle porte, ho avuto modo di guardarmi in giro per benino. Le villette sono abitate da studenti, la città è piena di movimento, ora con il caldo, sono tutti fuori al portico (o sopra il portico!) chi con il cane, chi con la musica, chi con gli amici e chi studiando. E' proprio bello vederli, ognuno nella sua villetta divisa con altri studenti con il pieno rispetto del vicino. La sensazione è stata positiva.
Loro sono proprio come i film li descrivono, si siedono sui tetti, fuori casa nemmeno si sfiorano, ma nei party fanno di tutto e di più, sempre in shorts (pantaloncini cortissimi), macchine alte e sempre con un bicchierone di qualcosa in mano...
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Se devessi consigliare a qualcuno di avere una esperienza americana, lo farei, ma sotto alcune condizioni.
Prima di tutto, gli suggerirei di fare un Master, con la borsa di studio! Altrimenti andrebbe a pagare 60.000$ a semestre! (120.000$=91.000€ l'anno!). Cercare per un'appartamento condiviso o non, ma fornito! Se non si ha la possibilità di prendere una macchina (che qui vendono a poco) almeno consiglierei di affittare una stanza vicino al supermercato!
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La volete sapere l'ultima?
Ho un topo in casa!
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Ecco una foto nel reparto riviste del supermercato:
http://distilleryimage6.ak.instagram...0a9f13a7_7.jpg
Ecco alcune case sulla strada per l'università:
http://i50.tinypic.com/300y5j7.jpg
http://i49.tinypic.com/xerg5.jpg
Ed ecco una parte del campus:
http://i49.tinypic.com/2ziy9f9.jpg
Ah, stiamo messi bene a riviste! Non ho parole.
gradi -1?
E che ci fa il tipo in t shirt (maglietta con le maniche corte) ?
C'è anche un'America che soffre e piange....
Allegato 1673
Si l'America che per 3 morti (e mi dispiace molto) lo fa sapere a tutto il mondo, ma quando uccido civili a quantità, è tutto coperto.
Vanno in guerra, uccido e violentano donne, persone come noi, persone che hanno sogni e voglio vivere, non persone fanatiche e seguaci di chissà quali idali, no, sto parlando id persone semplici, che vivono in un paese che non per loro colpa sta affrontando una brutta situazione. Poi, tornano a casa e sono eroi.
Ma vi siete mai immaginati se vi entrano a casa e vi prendono mogli e figlie e davanti a voi fanno tutte le cose possibili? Vi siete mai immaginati questi momenti?
Ma la vita ha davvero un volere dipendente dal paese in cui sei nato?
Un americano è uguale ad un afgano.
Avete mai pensato, per un solo momento, una situazione al contrario? Se un afgano violenta o uccide un'americana cosa succede?
Mi dispiace tanto, per tutti i morti e per tutte le persone che piangono i loro morti, indipendentemente dalla loro nazionalità...
Ciao Dark, come stai? Come vanno le cose dall'altra parte del mondo?
Ciao Elvira!
Sto molto meglio, grazie! :-)
I progetti stanno finendo e così anche il mio periodo scelto, per l'inizio di giugno sarò di nuovo nel bel paese.
La professoressa è soddisfatta del lavoro ed ho avuto varie proposte, sia qui che in Italia, quindi dopo che tornerò penserò per benino al da farsi. L'importante è che tutto sia andato bene e che lascierò questa bellissima (anche se sono stata male) esperienza nel migliore dei modi.
Sono veramente contenta di aver potuto vivere quest'opportunità ed ora che sto chiudendo tutto, dopo sette mesi, beh, che dire... mi dispiace andar via... sembra buffo vero?
Sono stata male, ho detto di tutto su di loro, di cotto e di crudo, e poi mi dispiace? E' strana la mente umana eheheheh
Forse perchè quando si finisce un lavoro pieno di ostacoli ci si sente soddisfatti ed allora si guarda al passato con un altro occhio... anche se... ripenso a quei brutti momenti e di sicuro non vorrei tornare indietro!
Devo anche dirvi che finalmente ho fatto una gita fuori porta! Sono andata a CHICAGO!!! :D
Chi è nella lista dei miei amici può vedere una delle mie foto qui: http://www.scompaginando.it/album.ph...achmentid=1726
Più avanti vi racconterò le mie impressioni :-)
Ciao Darky! Come va? In procinto di partire? Partita? Arrivata?
Secondo me è in volo ;)
Che viaggio ragazzi!
Sono partita alle 6 di mattina da casa ed ho preso il pullman fino ad Indianapolis e l'aero fino a philadelphia per poi atterrare con il prossimo alle 8 del giorno dopo a Roma :-)
I lunghi viaggi scombussolano sempre... ho una fame! Ed un SONNO!!!
Tornare in Italia dopo tanto mi ha fatto vedere quanto stiamo cambiando velocemente, in soli 7 mesi posso sentire la differenza. Tutti sono nervosi, tristi, senza pazienza... che peccato :(
La cosa che mi ha fatto ridere è che a chi dicevo che stavo partendo per l'Europa gli americani mi rispondevano "That's sooo cool!", (Che figata!), mentre quando ero lì mi sentivo dire dagli italiani "che figo sei in America!"
Bentornata a casa!
Per fame e sonno puoi rifarti. Per il resto purtroppo ci sono poche speranze. Si parla solo di difficoltà economiche, di problemi, di orribili delitti e non meno importanti i capricci del tempo. Chissà quando e se ne usciremo davvero!
Bentornata Dark :kiss:
Bentornata a casa!!!! :kiss:
Grazie!!! :kiss::D
Sabrina, si, si sentono tutti appena scendi dall'aereo. All'aeroporto ho avuto una sensazione stranissima e questo mi dispiace. La tristezza della situazione è proprio nell'aria...
A parte che l'aeroporto era veramente, veramente sporco! Proprio macchie appiccicose che come camminavi ti attaccavi per terra..
Nel 2012, Roma è stata la terza città più visitata al mondo! E tutti i turisti che vengono e vedono questo schifo? Quanto mi sono vergognata!
Boh...
Bentornata!! Dovrai riabituarti, siamo allo sbando!! e se Roma e' messa male, pensa il resto dell'Italia.
ciao
Ciao carissima americana! e bentornata a casa! Rosy:-P:-P
Welcome back !
Un articolo che descrive cosa vogliono dire le armi in molti stati americani.
http://www.linkiesta.it/usa-difesa-personale
Lo copio qui sotto:
REPORTAGE DAL MIDWEST
Viaggio nell’America che spara
I bambini iniziano a sparare a 4 anni, a 6 vanno a caccia. I pastori recitano: «Occhio per occhio...
TRENTON, Missouri - Quindici secondi. È il tempo necessario a Del Weyer per alzarsi dal letto, aprire il primo cassetto del comodino, impugnare la sua Colt e puntarla contro un eventuale intruso. «Quindici secondi, mi bastano quindici secondi per freddare chiunque provi a entrare in casa mia e mettere in pericolo la vita della mia famiglia» afferma senza giri di parole questo ragazzone di 37 anni tutto casa e Chiesa. Un ragazzone che non è solamente un padre di famiglia, ma anche il pastore della First assembly Church di Trenton, Missouri.
http://www.linkiesta.it/sites/default/files/21_0.jpg
Qui, nel profondo Midwest americano, dove Mitt Romney ha preso il 75% dei voti alle ultime elezioni, la percentuale di bianchi sfiora il 99% e circa il 98% delle case ha al suo interno almeno un’arma da fuoco, fucili e religione vanno a braccetto. Le chiese sono, insieme ai fast food, l’unico luogo di aggregazione per i seimila abitanti di questa cittadina a circa 150 chilometri da Kansas City e le armi fanno intrinsecamente parte della cultura e della vita di questa parte di America.
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Una tradizione che viene tramandata di padre in figlio. I bambini a 4 anni iniziano a sparare, a 6 vanno a caccia. Sparano ai tacchini selvaggi, prima, per poi buttarsi su prede più grandi, soprattutto cervi. Si allenano nei grandi campi che circondano Trenton con bersagli attaccati agli alberi, bottiglie di coca cola posate sui ceppi e finti tacchini di plastica. Sparano, come i bambini delle città italiane giocano a calcio nei prati. Sparano con una freddezza impressionante, da cacciatori navigati. «Voglio che mio figlio impari a sparare bene, con precisione – spiega Dustin Smith – Così da poter andare a caccia con lui, certo, ma anche in modo tale che sia in grado di difendersi e difendere la sua famiglia».
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La necessità di difendersi, è questo, in primis, quello che spinge queste persone ad armarsi. Per loro il Secondo Emendamento è sacro, intoccabile. «Siamo pronti a difenderlo a spada tratta, senza esitazione» dicono in coro tre “redneck” – i lavoratori dei campi chiamati così per il collo rosso bruciato dal sole – seduti al bancone dello Snappy’s, uno dei due pub di Trenton. Un biliardo, un karaoke, e tanta birra. Le ipotesi di limitare la vendita delle armi dopo i recenti tragici episodi di violenza che hanno fatto numerose vittime negli Stati Uniti sono, per la maggior parte degli abitanti di Trenton, un attentato alla libertà degli Americani. E se si prova a far presente che nelle ultime settimane sono stati molti gli incidenti domestici con arma da fuoco che hanno visto per protagonisti bambini e adolescenti la risposta è unanime: «saranno stati addestrati male, noi ai nostri figli insegniamo come si usano le armi e la loro pericolosità» Addestramento, un termine che accostato a un bambino come Hayden, 7 anni, sembra stonare. Ma quando lo si vede girare per casa con un fucile in mano, pulirlo come un professionista, andare nei campi in mimetica, si capisce che sì, effettivamente il termine addestramento sembra essere piuttosto adatto per descrivere le attività che accompagnano la crescita dei bambini di questo angolo del Missouri.
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Il poligono di tiro è uno dei luoghi più frequentati di Trenton. Qui i veterani sparano fianco a fianco con i molti ragazzi che hanno fatto di questo luogo la loro seconda casa. Tra i frequentatori più assidui del poligono c’è anche Tommy Wright, il capo della polizia di Trenton. Anche per lui è un bene che gli abitanti possiedano armi da fuoco, «perché rendono questa cittadina più sicura». E proprio per questo Wright ha organizzato, nei locali del commissariato, un paio di incontri settimanali durante i quali tutti i cittadini sono invitati ad allenarsi sparando, insieme ai poliziotti, con armi laser. Ma Trenton è così pericolosa da giustificare una tale presenza di armi nelle case degli abitanti? «Assolutamente no, Trenton ha uno dei tassi di crimine più bassi d’America - dice Tommy Wright – Evidentemente avere armi in casa serve a qualcosa no?».
Questioni di punti di vista. Nulla, davvero nulla, sembra in grado di minare le certezze della popolazione di Trenton su questo tema. Nemmeno la religione. La difesa personale viene prima di ogni cosa e le armi sono il mezzo più sicuro per difendersi. D’altronde, per il pastore Weyer, «nell’Antico Testamento è scritto chiaramente: occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione… Quindi nessuno potrà mai vietarmi di possedere le mie pistole e i miei fucili. Nessuno».
©Fotografie di Tomaso Clavarino (www.tomasoclavarino.com)
Giusto Domenica scorsa mia figlia (9 anni) se ne è uscita con un "Papà ma lo sai che in America tutti hanno un arma in casa?" che pare sia una notizia data da un compagno di scuola che ha parenti in USA. Il problema è stato spiegarle il perché e soprattutto farle capire quanto sia incivile questo "diritto" sancito dalla Costituzione americana nel II° emendamento
No comment.
http://www.thetrace.org/2015/12/gun-...tive-map-2015/
Nel sito sopra indicato si può vedere quante persone sono state sparate in America. Si può avere la mappa completa degli USA o inserire direttamente la città.
Buona riflessione ;)
Ogni volta che devo affrontare una discussione su questioni del genere inerenti agli USA mi viene sempre in mente la famosa frase "L’America è il solo Paese ad essere passato direttamente dallo stato di perfetta barbarie a quello di decadenza, senza aver mai conosciuto la civiltà". Frase che, con diverse varianti, è stata attribuita a George Bernard Shaw, a Clemenceau e ad Einstein.
Nel caso specifico mi verrebbe da dire che questo è uno di quegli aspetti in cui la società Americana non ha ancora fatto un passo in avanti dallo stato di barbarie, perché pensare che in uno stato democratico (e civile come vogliono definirsi) valga ancora la regola del diritto all'autodifesa in ogni modo, piuttosto che stabilire l'esclusività delle armi ai poteri costituiti è un qualcosa di totalmente inaccettabile e barbaramente anacronistico.