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Forse un angelo
Forse un angelo parla a tutti,
eppure in quel supremo istante
pochi ascoltano,
pochi hanno l’orecchio e l’ubbidienza
delle radici che a gennaio dormono.
Dal profondo una voce bisbiglia,
giunge un brivido ai rami più lontani.
Nessuno se ne accorge
ma è partita a buie ondate
un’altra primavera.
Maria Luisa Spaziani
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1 allegato(i)
A VINCENT V.G.
Tu che una sera ad Arles mi hai prestato i tuoi occhi
per cogliere lune irradianti fra stelle nervine,
tu che ci hai fatti zingari fra ondate di grano al suo
fiore e a rami di abeti appendevi lanterne e miracoli,
prendimi ancora per mano, fratello se mai n’ebbi uno,
e tagliami l’orecchio propenso a svianti lusinghe,
la mano che carezza, il piede che porta altrove -
splenda assoluto il cuore in teca da ex-voto,
un cuore che si neghi, contaminato pensiero,
che calpesti se stesso, s’impicchi fra raggi e girandole,
perda gli ormeggi, schiacci i reticoli della ragione,
filtri le sue pepite dalle cascate infernali.
Tu che dipingi il vento, insegnami a cantarlo
con ultrasuoni di sillabe, senza mai nominarlo,
fiato radente la pagina che parla di tutt’altro,
dio che più risplende nel buio di chi lo nega.
Maria Luisa Spaziani
Allegato 4217
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VECCHIA FOTOGRAFIA
Io sono stata quel sorriso, il lampo
spiritoso di quegli occhi a mandorla.
Che anno? che stagione? a chi mai sorridevo?
Gioca il vento con ciuffi nerissimi.
Quante volte ho pensato che il sangue degli Etruschi
è lo stesso che circola rosso nelle mie vene.
Ma un eguale mistero mi collega stasera
a quegli occhi, a quei ciuffi, a quel vento dimenticato.
Maria Luisa Spaziani
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IL NOSTRO SECOLO RESPINGE LA SIMMETRIA
Il nostro secolo respinge la simmetria,
Stravinskij e Béla Bartók infrangono gli ormeggi:
stridori, trasgressioni, ardua geometria,
percussioni-macigno su antichi pentagrammi.
E anche questo amore piomba come un macigno
sulle acque serene d’interiori giardini.
Paesaggi impensati s’inventa a volte la terra
se il vulcano travolge ogni geografia.
Maria Luisa Spaziani
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GETTA LE RETI”. UNA VOCE TI DICE
“Getta le reti”.
Una voce ti dice
che saranno ben presto colmate.
Certo non ci credevi, ti sembrava
inerte e ostile il mare.
Se il cielo è cupo e minaccioso, e il vento
urla che presto si ripari al porto,
ci sono in cielo altri segnali occulti.
Sono infiniti, i cieli.
Maria Luisa Spaziani