Eh sì, c'è da rifletterci su un bel po'!!! :geek:
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In realtà, S. non è bello. Ma possiede la disinvoltura che ho sempre desiderato avere io, un viso dai lineamenti marcati nella giusta proporzione e relazione che conferiscono quella solidità che gli uomini fisicamente fluidi come me non possono impedirsi di invidiare. Si muove con scioltezza, si siede su una sedia senza guardarla, e subito si trova ben seduto, senza bisogno di quel secondo e terzo movimento che denunciano l’imbarazzo o la timidezza. Si direbbe che sia nato con tutte le battaglie già vinte o che disponga, per lottare al posto suo, di combattenti invisibili, i quali, dopo, muoiono pacatamente, senza rumore, senza eloquenza, spianandogli la strada, quasi fossero semplici ramificazioni di una scopa.
Non credo che S. sia milionario, nel senso che merita oggigiorno tale definizione, ma ha un mucchio di soldi. Lo si avverte nel suo modo di accendere una sigaretta, nella sua maniera di guardare: il ricco non vede mai, non nota mai, guarda soltanto, e accende sigarette e sigari con l’aria di chi si aspetterebbe che gli arrivassero già accesi. Il ricco accende il sigaro offeso, o meglio, il ricco accende offeso il sigaro, perché, guarda caso, non c’è nessuno che glielo accenda.
José Saramago, Manuale di pittura e calligrafia
164: aggiungo "Manuale di pittura e calligrafia" alla lista dei desideri. Qualche giorno fa per curiosità li ho contati, i titoli erano 163. La cosa buffa è che, quando acquisto, seguo un ordine sparso e confuso, il più delle volte mi lascio trascinare dall'impulso e l'umore del momento. -Fine OT-
"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà, se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio"
Calvino, Le città invisibili
Spinse lo sguardo su e giù per la strada priva di grazia. E in quel momento gli parve che in una strada come quella, in una città come quella, ogni vita che vi si vive debba essere senza significato e intollerabile. Il senso di disintegrazione, di decadenza, endemico del nostro tempo, divenne incombente. In certo qual modo aveva a che fare coi cartelloni pubblicitari dall’altra parte della strada. Fissò ora con occhi ancor più veggenti quelle facce sogghignanti d’un metro di larghezza. Dopo tutto, c’era qualcosa di più che semplice vacuità, ingordigia e banalità su quelle facce.
Tavolo d’Angolo vi sorride, un sorriso apparentemente ottimistico, con un lampeggiar di denti falsi. Ma che cosa si nasconde dietro quel sorriso? Desolazione, vuoto, profezie di sciagure. Ché non vedete, se sappiate guardare, come dietro quella soddisfazione e quella contentezza imbellettate, sotto quella banalità panciuta e ridacchiante, non ci sia altro che un terribile vuoto, una disperazione segreta? L’immenso desiderio di morte del mondo moderno. Patti suicidi. Teste ficcate nel forno a gas in solitarie villette. Antifecondativi e stupefacenti. E le premonizioni di guerre future. Aerei nemici in volo su Londra; il sonoro, minaccioso ronzar delle eliche, il rombo dirompente delle bombe. E’ tutto scritto sulla faccia di Tavolo d’Angolo.
George Orwell, Fiorirà l'aspidistra
Non credo ai principi e alle belle addormentate, ai vissero felici e contenti. Credo alle persone che si sopportano.
A quelli che maledicono il giorno in cui si sono incontrati. A quelli che si odiano e si amano nello stesso tempo. Quelli che nonostante tutto continuano ad amarsi, in quel modo che nessuno sa.
Giulia Carcasi, Io sono di legno
P.S. non è di un grande autore; ma quanto vera....
Rosy:-P:-P
"Non c'è niente di più sexy di una donna che legge"
J. Franzen
"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini."
Giovanni Falcone
"Dovrei, forse, provare rabbia.
Provo, invece, vergogna.
La vergogna di essere uomo."
Primo Levi
Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.
A. Merini
Io che nulla amo più dello scontento per le cose mutabili, così nulla odio più del profondo scontento per le cose che non possono cambiare.
Bertolt Brecht
:-P:-P
Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo
Isabel Allende
:-P:-P
Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo.
La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
Gandhi
Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni notti comprese?
Márquez
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. Bertolt Brecht
Il fatto è che hai perduto il gusto di vedere, di sentire, di accogliere, e ora ti mangi
il cuore.
Cesare Pavese