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Era meglio se i miei restavano a New York dove si erano conosciuti e sposati e dove sono nato io. Invece se ne tornarono in Irlanda che io avevo quattro anni, mio fratello Malachy tre, i gemelli Oliver e Eugene appena uno e mia sorella Margaret era già morta e sepolta. Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un'infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un'infanzia infelice irlandese è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora. Gente che si vanta o si lamenta delle tribolazioni patite nei primi anni di vita se ne trova dappertutto, ma niente regge il confronto con la versione irlandese: la povertà; il padre alcolizzato chiacchierone e buono a nulla; la madre pia e derelitta che geme accanto al fuoco; i preti boriosi; i maestri arroganti; gli inglesi e le cose tremende che ci hanno fatto per ottocento lunghi anni…
McCourt - Le ceneri di Angela
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Non ha più freddo. Anzi, uno strano caldo gli pervade tutto il corpo. Credeva di non avere più calore dentro e invece gli sembra di sentirlo fluire nelle braccia e nelle gambe e ha una vampata improvvisa al volto.
"Le abitudini delle volpi" - Arnaldur Indridason
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Il 124 era carico di rancore. Carico del veleno di una bambina. Le donne lo sapevano, e così anche ibambini. Per anni ognuno aveva cercato a modo suo di sopportare il rancore di quella casa ma, nel 1873, le uniche vittime rimaste erano Sethe e sua figlia Denver.
"Amatissima" - Toni Morrison
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Era il giorno di apertura della sessione estiva del Collegio di Meadowbank. Il sole del tardo pomeriggio illuminava il piazzale di ghiaia antistante l'edificio. La porta d'ingresso era spalancata e, sulla soglia, mirabilmente intonata allo stile georgiano della porta, stava la signorina Vansittart nel suo tailleur di ottimo taglio e senza un capello fuori posto.
"Macabro quiz" - Agatha Christie
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E' una verità universalmente riconosciuta che un'aspettativa piacevole è di solito preferita alla sua eventuale realizzazione, poichè a tale realizzazione segue inevitabilmente il ripristino delle abitudini quotidiane, rese ancora più gravose dai diversivi medesimi di cui si è beneficiato di recente.
"Jane e il mistero del reverendo. Le indagini di Jane Austen" - Stephanie Barron
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Dove facciamo la conoscenza di Prisca, una delle tre eroine di questa storia.
E della sua tartaruga.
Quando era piccola, Prisca si era sempre rifiutata di imparare a nuotare con la testa sott'acqua, come pretendevano suo padre e suo nonno.
Era convinta che il mare, attraverso i buchi delle orecchie, potesse entrarle nel cervello.
E un cervello annacquato, si sa, funziona male.
"Ascolta il mio cuore" - Bianca Pitzorno
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Amanda Horner aveva smesso di credere ai mostri all'età di sei anni, quando ancora sua madre controllava nell'armadio e guardava sotto al letto ogni notte.
Ma a ventun anni, legata e martoriata, stesa nuda su un pavimento di cemento freddo come il ghiaccio, riprese a crederci.
Avvolta nell'oscurità, ascoltò il suo cuore martellare pesantemente.
"Costretta al silenzio" - Linda Castillo
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Come, dove e quando l'avesse vista, lo sapeva il Signore. Sta di fatto che, da quel momento, Geremia Pradelli non era più lui. Ormai c'era un Geremia di prima e un Geremia di adesso.
"Premiata ditta Sorelle Ficcadenti" - Andrea Vitali
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Voleva solo dormire.
L'aereo era atterrato con due ore di ritardo e c'era stata un'attesa infinita per i bagagli. E poi l'autonoleggio aveva fatto casino: la limousine se n'era andata un'ora prima. E così, ora stavano aspettando un taxi.
"Il collezionista di ossa" - Jeffery Deaver
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Gabriel Matias Rolon entrò in classe di corsa.
Era in ritardo e il professore di matematica, scuotendo bonariamente la testa, gli fece segno di togliersi le cuffiette del walkman. Il ragazzo aprì lo zaino e iniziò a tirare fuori i libri quando si accorse che i compagni di classe lo osservavano in modo strano. Alcuni di sottecchi, altri invece lo fissavano apertamente. Gabriel tirò una gomitata a Chacho Molina, il suo compagno di banco. - Cosa succede? Perché mi guardano tutti?
"Il giorno in cui Gabriel scoprì di chiamarsi Miguel Angel" - Massimo Carlotto
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Chiunque guardi un minimo di televisione ha presente la scena: un agente bussa alla porta di una casa o di un ufficio apparentemente normalissimo. La porta di apre, e alla persona con la mano sulla maniglia viene chiesto di identificarsi. Poi l'agente dice : "Devo chiederle di seguirmi".
"Me parlare bello un giorno" - David Sedaris
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Gli avvenimenti risalgono al 1932, quando il penitenziario di stato si trovava ancora a Cold Mountain. E la' c'era anche naturalmente la sedia elettrica.
"Il miglio verde" - Stephen King
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Ero sceso dall'auto e stavo correndo verso la veranda quando la vidi. Sbirciava dalle tendine della porta finestra, e un lampo illuminò per un istante i vetri scuri, incorniciandole il viso come in un ritratto. Certo, non era un capolavoro : tutto fuorchè una bellezza. Ma c'era qualcosa in lei che mi prese subito al laccio. Inciampai in una crepa nell'asfalto e ci mancò poco che finissi lungo per terra. Quando alzai di nuovo gli occhi era sparita, e le tendine erano immobili.
"Diavoli di donne" - Jim Thompson
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Siamo arrivate con il vento del carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul bordo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio da colletti e polsini e finiscono sul marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno. C'è un'eccitazione febbrile nella folla disposta lungo la stretta via principale, i colli che si allungano per vedere il carro fasciato di carta crepata, con i suoi nastri svolazzanti e le coccarde di cartoncino.
"Chocolat" - Joanne Harris
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C'è un bosco, il canale, il fiume, e sopra il fiume la ferrovia e la strada. E' la prima campagna vera e propria che si incontra a nord di Leeds, e tornando a casa in treno ci passo spesso. Però adesso guardo. Ci sono passato per anni senza guardare perché non sapevo che fosse un posto, che vi fosse accaduto qualcosa che lo aveva reso un posto, e tanto meno un posto che mi riguardasse.
"Una vita come le altre" - Alan Bennett