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Una volta concepita la fermezza
non c'è vento o idea o luce
che possa scardinare
l'intimità con le venature del legno
della roccia della foglia delle ali
o il lento velluto delle tende
per tirare in qua e in là il futuro.
È tutto come fosse nostro e ci accade
di stare nel posto giusto al momento
giusto e di fare scorta di erba
oppure di perdere tempo, piccolo o grande
nel fare di ogni giorno un luogo
separato dai giorni e dai luoghi intorno.
Come se potesse essere un bene
durevole il presagio dell'occhio e della mano
si insinua nella mente contemporanea
e l'abitudine non è mai delusa
l'abitudine abusa dell'appagamento
tra i beni minimi o minori che siano.
Tra i cuscini intanto cresce una muffa
che sa di profezia.
Antonella Bukovaz
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Anche quando pare che la trama trovi
il suo comporsi tra gli intrecci, i pieni
e i vuoti
e tutto sembra andare per il meglio
nel conforto ragionevole del velo, aldilà
della durata che nulla può uguagliare
per potenza e mutamento, con gli occhi
lanciati oltre il raggio delle braccia
nel perimetro dei volti allineati
nell'ascolto delle note
per come ce le aspettiamo
che illude la comprensione e impedisce
lo stupore
siamo – infatti – del tutto impreparati
all'incontro.
Antonella Bukovaz