Ho finito da un paio di settimane Predatore di Gary Jennings.
Lo conoscete? Scrive romanzi storici a mio avviso molto interessanti (in alcuni tratti un po' "perversi").
Ora sto leggendo "Il matematico indiano" di Leavitt
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Ho finito da un paio di settimane Predatore di Gary Jennings.
Lo conoscete? Scrive romanzi storici a mio avviso molto interessanti (in alcuni tratti un po' "perversi").
Ora sto leggendo "Il matematico indiano" di Leavitt
Se ti piace la storia e i romanzi storici Jennings è l'ideale (anche lui è un po' pesantuccio a tratti eh!). Il suo libro più famoso è L'azteco (di cui ha scritto anche vari seguiti). Predatore è ambientato nel 400 d.C. in Europa/Italia. L'altro suo libro che ho letto (anni fa) è Il Viaggiatore, che parla del viaggio di Marco Polo.
Non conosco Gli eredi della terra, mi informerò!
L'Azteco, ne ho sentito,parlare bene....
oggi in biblioteca ho preso Lacrime impure (Il gesuita perfetto) è un libro di Furio Monicelli. Il film, In memoria di me, mi era piaciuto... Chissà se uscirò dal tunnel delle mie letture "impegnative" eh eh.
Visto che avete nominato Gary Jennings e il suo Predatore...
In un’Europa permeata in egual misura da eredità romana, cristianesimo e ferocia barbarica
Straordinarie avventure di Thorn, giovanetto ermafrodita appartenente alla tribù dei Goti, Thorn partirà per un lungo viaggio in Europa e in Asia e, alternando ai panni maschili quelli femminili, vivrà le esperienze più diverse e stupefacenti approdando infine alla corte di Teodorico. Autentico predatore, privo di scrupoli, Thorn brama "la conquista"in se stessa e rappresenta l'uomo europeo delle origini, contrassegnato fin dall'inizio dal desiderio inestinguibile di dominio.
dal web
Letto moltissimi anni fa… le prime 100 pagine sono davvero avvincenti….una parte centrale un po’ lenta e un impennata finale.
800 pagine sono un pochino troppe, ma e' abbastanza coinvolgente. Idea e ambientazione notevoli.
Non ho letto invece "L'atzeco" che dicono tutti sia il suo miglior libro.
Per la giornata della gentilezza ho acquistato il romanzo Wonder. ne parlano bene le commesse poi erano super enstusiaste. parla di un bambino con una grave deformità al viso che cerca di farsi degli amici... per piccoli, ma anche per adulti
Allegato 4285
Tuffo nel passato della Guerra Fredda con "Chiamata per il morto" di John Le Carrè
Seguimi nel buio di Simonetta Santamaria, un thriller psicologico insolito e inquietante!
Io adesso sono tornato a un libro della Reichs (seguo la scia di Daniela sui thriller!)
Magari mi guarderò quello sulla guerra fredda se Mauro me lo consiglia!
In vista del viaggio ho quasi finito il Diario di Anna Frank. Speriamo di leggere l'ultima pagina prima di entrare a visitare il famoso rifugio.
Appena finito, inizio "Pastorale americana" per il Gruppo di Lettura ^^
Finito "Chiamata per il morto", credo che tornerò su Le Carrè ... il filone spionaggio/guerra fredda mi piace sempre.
Intanto inizio "Chi perde paga" di Stephen King
Ciao a tutt*, mi sono appena iscritta perché avevo nostalgia dei cari vecchi forum pre fb. Sto leggendo sconvolgimenti di marie cardinal, una scrittrice che amo molto. È la storia di una psicologa che deve fare improvvisamente i conti con la figlia eroinomane. La scrittura della cardinal é secca e tagliente e forse per questo la amo
No, no, non la so più lunga :p
Sto aspettando acquattata un indizio ^^
Eccomi qui con le mie solite letture formative....
alessia Gazzola, L'allieva. Carino e divertente. Credo continuerò la serie. Mi pare ce ne siano ancora 4 o 5 da leggere.
Ho appena messo nel Kindle "Pastorale americana" di Philip Roth, da stasera si inizia! :D
Volevo quotare darkcoffee ma ho quotato Mauro. Pardon. I'm very rinco :asd:
"Pastorale americana" Per il gruppo di lettura
Ieri sera... Ho,ripreso in mano Wonder... Che bello! Piangi e ridi. Ridi e piangi. Chiudi gli occhi e pensi, t'immagini... E poi leggi leggi e viene mattina e neppure te ne sei accorta!
leggetelo regalatalo per Natale ai ragazzini, a chi ha figli, a chi non ha figli.... A chi fa l'insegnate, a chi è sorella, amico, nemico, ...
Questo un minimo mi spaventa ... se succede a me, mi viene un accidente :lol:
Una famiglia quasi perfetta di Jane Shemilt
Jenny è un medico, sposata con un famoso neurochirurgo e madre di tre adolescenti. Ma quando la figlia quindicenne, Naomi, non fa ritorno a casa dopo scuola, la vita perfetta che Jenny credeva di essersi costruita va in pezzi. Jenny si accorgerà che sua figlia è molto diversa dalla ragazza che pensava di aver cresciuto, e che le persone della sua famiglia nascondono terribili segreti.
Niente male, un bel thriller!
Quando l'hai finito mi devi assolutamente dire cosa ne pensi!
Finito "Una famiglia quasi perfetta" di Jane Shemilt!
Lo consiglio! Un bel giallo psicologico e familiare, che ho trovato molto vero. Concentrati sul lavoro e sulle varie incombenze, molto spesso i genitori preferiscono non vedere i segnali che i figli mandano e quando un evento tragico accade, distrugge crudelmente l'illusione di una vita soddisfacente e la famiglia del mulino bianco inizia a sgretolarsi. Jenny, la madre, inizia ad aprire gli occhi e a scontrarsi con la realtà e ne esce distrutta, piena di sensi di colpa, rendendosi conto che non solo non conosce i suoi figli come pensava, ma proprio non li conosce affatto.
La narrazione si snoda su un duplice binario temporale tra la vita di ieri, con le sue incrollabili certezze e bugie, e la solitudine di oggi, angosciosa e desolante.
All'inizio mi ha creato qualche difficoltà il continuo balzare dal momento della scomparsa ad un anno dopo, ma probabilmente serviva ad accentuare l'angoscia. Il libro è scorrevole, ben scritto e coinvolgente, con un ritmo che tiene avvinto il lettore. Non un thriller in senso classico, più un'introspezione psicologica della madre sulle dinamiche familiari, con un finale in qualche modo inaspettato.
Accidenti, che bella recensione! Invece ricordo che a me non piacque per niente. Mi era sembrato che si cercasse di dare la colpa di tutto alla madre perchè lavorava. O almeno questa è l'impressione che ne ho avuto io
Collateralmente a "Pastorale americana" per alleggerire l'atmosfera ho cominciato ""All'improvviso a New York" di Melissa Hill
sono di nuovo dentro un nuovo tunnel... i romanzi pseudo gialli della Gazzola... e mentre leggo mi domando... non chi è l'assassino ma? Arthur o Claudio?
Orfani bianchi di Antonio Manzini
Cavolo, ho finito la scorta di Gazzola, ma non questo malessere di fine anno. Vada retro signora Influenza!
Comunque per fortuna ho ancora due libri Easy going: Io prima di te (iniziato ieri sera, identico al film) e Julian (sella serie Wonder)
Antonio Manzini ha pubblicato alcuni gialli (trasmessi anche da Raidue) con protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, burbero e cinico vicequestore romano che per punizione è stato trasferito ad Aosta, dai modi poco ortodossi e con tante conoscenze nella mala.
Nonostante il clima valdostano si ostina a vestirsi alla cittadina, con Loden e Clarks, scarpe che puntualmente rende inservibili inzuppandole nella neve.
La mattina, prima di cominciare a lavorare, fuma uno spinello contenuto in un apposito cassetto chiuso a chiave nella scrivania in ufficio. Questa abitudine, che lui definisce la sua "preghiera laica del mattino", gli dà immediati benefici: prima non è in grado di elaborare pensieri complessi né di effettuare alcuna attività di indagine.
Quando incontra una persona ha l'abitudine di paragonarla a un animale, consuetudine proveniente dai molti pomeriggi della sua infanzia passati a sfogliare i volumi dell'Enciclopedia degli Animali.
Sarebbe forse consigliabile leggere il ciclo di libri del vicequestore Rocco Schiavone in ordine temporale, che credo sia: Pista Nera, La costola di Adamo, Non è stagione, Era di maggio, 7-7-2007.
Io in realtà li ho letti in ordine sparso, come mio solito! :) Ma non è stato un problema, ogni libro è conclusivo, anche se ci sono riferimenti ai precedenti.
Sono gialli "lievi", corali. Potrei paragonarli ai gialli di Maurizio De Giovanni.
Orfani bianchi è tutt'altro: non è un giallo, affronta il mondo delle badanti ed è un colpo al cuore. Mirta è una giovane donna moldava trapiantata a Roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto Ilie, il suo bambino. Un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato: il suo, che non le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. Ispirato da un’esperienza vissuta in prima persona dall’autore che – dopo aver visto Maria, originaria della Romania, prendersi cura della nonna ormai molto anziana – ha riflettuto a lungo sulle storie e le motivazioni che spingono donne, spesso anche giovani, a “rinunciare alla propria famiglia per badare a quella degli altri”.