Dan Wells - Non sono un serial killer
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Quando ho visto la copertina, non ho potuto esimermi dal sorridere alla vista della mosca cappottata, perché è alquanto originale rispetto a molte immagini che possono essere scelte per la copertina di un thriller.
Ed è con questa immagine che Fazi Editore ha pubblicato - sarà disponibile in libreria dal 17 febbraio, il libro di Dan Wells.
Il New York Times ne parla così:
Con Le iene Quentin Tarantino ha impiegato un'ora e trentanove minuti per polverizzare i limiti del genere e fare di tutti i grandi nomi del thriller dei personaggi obsoleti. Con Io non sono un serial killer Dan Wells riesce nel medesimo intento in meno di trecento pagine».
Volete leggere la trama? Eccola!
John Wayne Cleaver è un ragazzo potenzialmente pericoloso. Giudicate voi stessi: un bambino che passa il suo tempo dentro casa – un vero sociopatico-, che vive tra i cadaveri dell'obitaorio locale, amministrato dalla madre e dalla zia, che ha una tendenza a uccidere gli animali e da quando è piccolo nutre un'autentica passione per gli assassini seriali. Visto così, il suo destino è segnato. Ma consapevole di questa sua propensione e non molto eccitato all'idea di diventare un serial killer, John ha deciso di parlare con uno psicologo e di seguire alcune regole precise: avere solo pensieri positivi verso le persone che lo circondano; non avvicinarsi agli animali; evitare le scene dei crimini. Ma quest'ultimo proposito diventa molto difficile da rispettare quando, proprio vicino casa, vengono ritrovati molti corpi atrocemente mutilati.
Il romanzo d'esordio fa parte di una trilogia e abbatte tutti i cliché del genere thriller grazie a uno stile crudo e grottesco.
Sul sito di Fazi Editore tutte le altre informazioni e..che dite di leggere un estratto?
Ecco qui: http://www.fazieditore.it/SfogliaLib...t.aspx?id=1196
Ciao!
Cecilia
Intervista a Massimo Rainer
Massimo Rainer, quarantadue anni, è un avvocato penalista milanese che, per ragioni legate alla sua professione, ha scelto di scrivere sotto pseudonimo.
Nel 2007 è uscito il suo primo libro Rosso italiano (Barbera Editore) e, negli anni successivi, ha pubblicato diversi racconti per il Giallo Mondadori.
“Chiamami Buio” (Todaro Editore) è il suo secondo romanzo.
Grande appassionato di sport (anche da praticante, impegni permettendo), ha una autentica venerazione per il cinema: noir, hard-boiled, thriller, soprattutto americano.
Bevitore e fumatore accanito, considera la musica, tutta la musica, la sua vera dipendenza.
Lettore vorace, ha i suoi punti di riferimento in Alan D. Altieri e Jean-Cristophe Grangè, ma ama cercare qualcosa di nuovo e valido nella piccola produzione italiana.
(biografia di Todaro Editore)
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La trama:
Sullo sfondo della torrida estate milanese la Dea pagana, un’assassina dall’identità sconosciuta,
miete vittime tra le forze dell’ordine e della magistratura con macabra ferocia. Sono sulle sue tracce Annibale e Vallesi, due poliziotti agli antipodi, sia politicamente che operativamente…
Nel frattempo, da Tokio sbarcano tre misteriosi giapponesi, tutti con il mignolo tagliato, segno inequivocabile della loro appartenenza alla Yakuza. Che cosa ci fanno in Italia?
E chi è Aska, la ragazza cui danno la caccia?
Rainer descrive un’ Italia feroce e violenta, quale forse essa è diventata. Dove l’unica legge è quella del più forte. Dove la redenzione non è che una flebile luce in una distesa di oscurità.
Un romanzo veloce, di grande atmosfera e spietato realismo. Una trama complessa, magnificamente orchestrata, sorprendentemente credibile. Un noir che colpisce dritto al cuore,
rosso e pulsante. Rosso italiano.
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La trama:
Chiamami Buio non è un romanzo per tutti ma una storia adatta a lettori che amano i sapori forti. Il protagonista, un poliziotto borderline e cocainomane, si muove in una Milano abitata da personaggi che non vorremmo conoscere. Il linguaggio è crudo, lo stile spesso ironico, ma di un’ironia un po’ malata, che spaventa.
A tutti coloro che cercano una lettura “rilassante”, una “bella storia”, un finale rassicurante dove il Bene trionfi sul Male, consigliamo un altro libro. Chi invece cerca una lettura fuori dai soliti percorsi, una storia inquietante e destabilizzante, un finale alla Rambo e, soprattutto, un personaggio, a modo suo, indimenticabile, ha trovato il libro giusto.
Ciao!
Cecilia
Longanesi e Carlo A. Martigli
Primo esperimento del genere lanciato dalla casa editrice Longanesi, sull'organizzare un incontro che coinvolgesse blogger, internauti, responsabili o collaboratori di testate online e lo scrittore CARLO A. MARTIGLI.
Lo scrittore è molto attivo su internet e questa iniziativa mi incuriosiva parecchio, quindi ho accettato subito.
Inizio del meeting ore 18.30 nella sede di Longanesi, un palazzo d'epoca a due passi dall'Arco della Pace, logicamente a Milano.
C'è fermento tra noi, mentre aspettiamo che Martigli finisca una registrazione e ci si presenti. Ognuno prepara i propri strumenti: macchine fotografiche, telecamere, registratori..
Chi, come me, ripassa le domande che ha potuto mettere insieme, non avendo ancora concluso la lettura del libro.
Lo scrittore, avvezzo al pubblico, affabulatore e molto simpatico, comincia con il raccontarci un aneddoto particolare, che ha davvero dell'incredibile!
Spero, a questo punto, di avervi interessati e, se aveste voglia di leggere il seguito, ne scriverò prossimamente.
Nel frattempo, un plauso ad una iniziativa che spero venga copiata da altre case editrici, che capiscono quanto "lavoro" c'è da parte di chi, come me e (tantissimi, vi assicuro) altri, ha creato uno spazio sul web e quanta potenzialità ci sia in questo canale, in un momento in cui l'editoria è fortemente in crisi e ha bisogno di supporto da parte di tutti, in primis dei lettori.
Ciao!
Cecilia