Quindi anche a te piace più la prima parte?
@donnadelfaro in effetti la frammentazione non l'ho vista, ho visto l'indurimento di Lolita, la testardaggine di Humbert, il mondo intorno che vive la sua vita senza toccarli... che tristezza
Spoiler:
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Quindi anche a te piace più la prima parte?
@donnadelfaro in effetti la frammentazione non l'ho vista, ho visto l'indurimento di Lolita, la testardaggine di Humbert, il mondo intorno che vive la sua vita senza toccarli... che tristezza
Spoiler:
F I N I T O
forse perchè ho ripreso in mano la lettura sono rimasta sorpresa dall'entrata di quel personaggio di cui, io sinceramente, non ricordavo.
sono contenta di aver letto la prefazione alla fine, credendola una prefazione critica e non una prefazione stile Coscienza di Zeno redatta dal dott. S.
ho letto anche il commento di Nabokov, e mi rendo conto che nel romanzo pur non avendo voluto offrire su un vassoio d'argento una morale vi è un fil rouge (Humbert mi ha contagiata con il francese), vi è una visone straniante introdotta dal tono ironico, dalla invasiva cultura del protagonista.
Una passione torbida che insozza l'amore (amore-malattia) e una cultura che vivacchia nella mediocrità. Il tutto condito da una misantropia latente.
Humbert:Spoiler:
mah, l'impressione finale è quella di uno sguardo sull'umanità in cui fa breccia una malcelata misantropia. Non perchè i personaggi siano cattivi (e l'abuso di un minore potrebbe portare a una troppo facile interpretazione in tal senso) ma perchè in fondo ognuno di loro è solo.
La sensazione è quella di personaggi, uomini che tentano si vincere una solitudine che però appare quasi ontologica.
E la fine che attende Lolita me lo fa pensare sempre di più.Spoiler:
Siccome è passato un po' di tempo da quando l'ho finito, posso dire di aver letto "a freddo" la tua opinione.
Effettivamente il romanzo mi ha lasciato dentro molte cose, ed ora riesco a capire perchè è diventato un cult.
Noi uomini riusciamo a fare veramente cose orrendo.
Hai ragione kaipirissima: che tristezza...
Non credo che si debba leggere il romanzo in chiave "pedofilia-orrore" credo che la pedofila sia uno strumento che usa l'autore per trasformare l'amore, la passione amorosa in una malattia. Da sempre la malattia è una metafora letteraria.
Credo che il significato dell'opera vada visto nella lacerante impossibilità di essere felici, e nella desolante solitudine "cosmica" che fa parte del nostro essere.