Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell’alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
Juan Ramòn Jiménez
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Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell’alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
Juan Ramòn Jiménez
Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una gocciadi rugiada,
in un fiore dell’alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
Juan Ramòn Jiménez
All’antropologo degli amori miei,se fossi intervistato, narrereiche una parte grande dell’unioneè stata nelle mosse della passionee un’altra nei silenzi melodiosiin cui ci immergevamo,luminosi,nell’attimo reciproco e comune,inlunandosi in mare le due lune.Ma poi,per completare la teoria,rivelerei che forse, più ancora,il punto forte della nostra unioneerano certi giochi d’allegria:quella risata splendida e sonorain cui mescolavamo le persone.
Roberto Piumini
:o
Credi ch’io sia fedele a una promessa?
Sono infedele, tranne che all’amore.
Se tu non fossi amabile, sarei
già fuggita a inseguire la bellezza.
Se tu non fossi ancora cibo raro
ed acqua per la mia sete piú aspra,
ti lascerei – ignoralo, ma è vero! –
e come cercai te, cercherei un altro.
Ma come l’aria mobile tu sei,
e piú cangianti di marea i tuoi vezzi,
perciò non è un problema l’incostanza:
non ho che da restarti sempre a fianco.
Sei cosí fatuo e folle, amore mio,
che quanto piú tradisco son sincera.
(Edna St. Vincent Millay, "L'amore non è cieco", Crocetti Editore)
Allegato 1478
Passione d’amore
Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto
ti siede, e vede il tuo bel riso, e sente
i dolci detti e l’amoroso canto!
A me repente,
con più tumulto il core urta nel petto:
more la voce, mentre ch’io ti miro,
su la mia lingua nelle fauci stretto
geme il sorriso.
Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
un indistinto tintinnio m’ingombra
gli orecchi, e sogno: mi s’innalza al gaurdo
torbida l’ombra.
E tutta molle d’un sudor di gelo,
e smorta in viso come erba che langue,
tremo e fremo di brividi, ed anelo
tacito, esangue.
( Saffo )
AMARE
Mario Quintana
Ho chiuso gli occhi per non vederti
e la mia bocca per non parlare
E dai miei occhi chiusi sono scese lacrime che non ho asciugato,
e dalla mia bocca chiusa sono nati sussurri
e parole mute che ti ho ho dedicato….
L’amore è quando le persone vivono l’uno nell’altro.
Io sono la tua indomita gazzella,
il tuono che rompe la luce sul tuo petto
Io sono il vento sfrenato sulla montagna
e il fulgore intenso del fuoco dell’ocote.
Io scaldo le tue notti,
accendendo vulcani nelle mie mani,
bagnandoti gli occhi col fumo dei miei crateri.
Io sono arrivata fino a te vestita di pioggia e di ricordi,
ridendo la risata immutabile degli anni.
Io sono l’inesplorata strada,
la chiarezza che rompe la tenebra.
Io metto stelle tra la tua pelle e la mia
e ti percorro completamente,
sentiero dopo sentiero,
scalzando il mio amore,
denudando la mia paura.
Io sono un nome che canta e si innamora
dall’altro lato della luna,
sono il prolungamento del tuo sorriso e del tuo corpo.
Io sono qualcosa che cresce,
qualcosa che ride e piange.
Io,
quella che ti ama.
Gioconda Belli
Desiderio e passione nell’aria che pensa
Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stesse, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci congiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.
Carol Ann Duffy
Primi Incontri
Ogni istante dei nostri incontri
lo festeggiavamo come un’epifania,
soli a questo mondo. Tu eri
più ardita e lieve di un’ala di uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi conducevi
oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti
al di là dello specchio.
... Quando giunse la notte mi fu fatta
la grazia, le porte dell’iconostasi
furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi: "Tu sia benedetta",
dissi, conscio di quanto irriverente fosse
la mia benedizione: tu dormivi,
e il lillà si tendeva dal tavolo
a sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre,
e sfiorate dall’azzurro le palpebre
stavano quiete, e la mano era calda.
Nel cristallo pulsavano i fiumi,
fumigavano i monti, rilucevano i mari,
mentre assopita sul trono
tenevi in mano la sfera di cristallo,
e " Dio mio! " tu eri mia.
Ti destasti e cangiasti
il vocabolario quotidiano degli umani,
e i discorsi s’empirono veramente
di senso, e la parola tua svelò
il proprio nuovo significato: zar.
Alla luce tutto si trasfigurò, perfino
gli oggetti più semplici - il catino, la brocca - quando,
come a guardia, stava tra noi
l’acqua ghiacciata, a strati.
Fummo condotti chissà dove.
Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi,
città sorte per incantesimo,
la menta si stendeva da sé sotto i piedi,
e gli uccelli c’erano compagni di strada,
e i pesci risalivano il fiume,
e il cielo si schiudeva al nostro sguardo"
Quando il destino ci seguiva passo a passo,
come un pazzo con il rasoio in mano.
A.Tarkovskij
TU ARRIVI PRIMA DI OGNI DISTANZA
Noi siamo gesti senza peso
e siamo le piume che si disperdono nel volo
o che riempiono i cuscini.
Tu arrivi prima di ogni distanza
a ricordarmi la tenerezza.
Non asfaltare i sogni,
neanche se ci siamo già passati
e raccogli per vita mia
sassi per infilare una collana.
S’alza una polvere rossa
dietro la leggerezza del tuo sguardo.
Beatrice Niccolai
Cos’è il mare? Distanza smisurata
di larghi movimenti e di maree,
come un corpo assopito che respira?
O questo che da sotto ci raggiunge,
battito blu su spiaggia scintillante,
dove l’acqua si fa aerea spuma?
L'amore è forse la scossa che percorre
turgide vene nel rossor del sangue
e tende i nervi come fosse lama?
O forse questo gesto indefinibile
che il mio corpo trasporta verso il tuo
quanto il tempo ritorna al suo principio?
Come il mare, l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione, calma profonda,
lieve sfiorar di pelle, unghia che segna.
José Saramago
Io so amore mio quello che so
Il tuo alito dormiente
Contro il vetro
E nel vapore io disegno
Un vecchio con grandi occhi
Che lentamente colano via
Dietro sole su un tetto innevato
Libellule di neve
Momenti che passano
Cigolanti sconfitte
Svolta nevosa del cuore
E cani che hanno perso il fiuto della cacciagione
Il mio amore si volge sonnolente in te
Il mio sonno veglia
Fianco a fianco dentro di te
Come in un sarcofago di neve.
Lars Forssell
Amore, vorrei averti amato
non ora, ma in quel tempo
quando solo, per l'unica volta,
si ama. La bellezza
allora è impervia, e insieme liscia
indifesa, terribile, soltanto
chi ne è parte non vede
la dura divinità di quel dono.
Senza riparo o rete
avrei voluto amarti
perdendo la nozione che separa
la tua impazienza dal campo di grano,
il mattino dall'anno, dalla vita.
(Daniele Piccini, "Terra dei voti", Crocetti Editore)
Amore
La regola è questa:
dare solo l’essenziale,
ottenere il massimo,
non abbassare la guardia,
mettere i colpi a tempo,
non arrendersi,
e non combattere corpo a corpo,
non scoprirsi in alcuna circostanza
né scambiare colpi con il sopracciglio ferito;
non dire mai “ti amo”, sul serio,
all’avversario.
È la migliore strategia
per essere eternamente infelice
e vincitore
senza rischi apparenti.
Eduardo Lizalde