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E' una serie televisiva anglo-americana di genere fantasy,un adattamento molto ma molto libero dal libro di Bram Stoker tanto che ne è rimasto davvero ben poco.Non deve aver avuto tanto successo,dal momento che l'hanno chiusa dopo la prima stagione.Però è molto bello l'attore ed il fatto che in questa storia lui è il buono :)
https://www.youtube.com/watch?v=o1ovZT2xAr0
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Chi ritorna da un viaggio lunghissimo / non è più la stessa persona. / Ha raccolto colori, paesaggi, / temperature, odori, inverni e sole.
MARIA LUISA SPAZIANI
https://i1.wp.com/reportersombra.com...size=220%2C150
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Quote:
Originariamente inviato da
kaipirissima
Prenotato il mio primo viaggio con Avventure nel mondo.
Sarà in barca.
A me piacerebbe fare una minicrociera su una piccola nave.
Ho sentito parlare di "Avventure nel mondo" e vorrei provare a fare un viaggio in gruppo, dal momento che sono sola.
Sono ben organizzati? Come ti sei trovata?
C'è una guida che accompagna il gruppo?
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1 allegato(i)
Allegato 5439
Paul Gauguin, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?, olio su tela, 1897
La grande tela, realizzata da Gauguin negli ultimi anni della sua attività, costituisce quasi un testamento spirituale della sua arte. La sua pittura, pur di grande qualità decorativa, non si limita all’apparenza delle cose, ma cerca di scavare nel profondo, soprattutto della dimensione umana, per cercare un senso ai grandi interrogativi esistenziali dell’uomo.
La tela si sviluppa per orizzontale e suggerisce una lettura che va destra a sinistra. Lungo questa direzione, Gauguin dispone una serie di figure che ripropongono in sostanza le "Allegorie delle età della vita". Dal neonato nell’angolo a destra si giunge alla donna scura a sinistra passando attraverso le varie stagioni della vita. La donna al centro, che quasi divide il quadro in due, simboleggia il momento della vita in cui si raccolgono i frutti, allegoria del momento della procreazione. La vecchia in fondo a sinistra, già presente in altre composizione di Gauguin, nella sua posizione fetale con le mani accanto al volto, in realtà non simboleggia solo la vecchiaia ma soprattutto la paura della morte.
Ma straordinaria in questo quadro è soprattutto l’ambientazione. Il percorso della vita si svolge in un giardino che assomiglia molto all’Eden. Come a dire che tutto sommato la vita e la realtà non sono poi così male, se non fosse per l’angoscia di non sapere con certezza quale sia il senso della nostra esistenza.
Con questo quadro il senso di inquietudine e di instabilità, tipico dell’artista e uomo Gauguin, ci appare come un percorso senza fine, perché interessato a interrogativi che non otterranno mai risposta. E così il suo fuggire dall’Occidente verso gli incontaminati e paradisiaci mari del Sud, in fondo, altro non è che la metafora, non figurata ma reale, della ricerca perenne ma inesauribile della serenità e della pace interiore.
L'atmosfera onirica di questo quadro e il contrasto tra la notte e il giorno, tra il sogno e la realtà, tra il blu e il giallo, mi piace e mi affascina.
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"Prima di un luogo c’è il suo nome. E anche
il viaggio fin là, che è un altro luogo
più discontinuo e innominabile".
Maria do Rosario Pedreira
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