mi sento in dovere di partecipare alle considerazioni su Alda Merini, "La bell'Alda" come era a volte chiamata, con un breve aneddoto.
Conobbi personalmente Alda Merini ad una premiazione di poesia, in Emilia Romagna. Era all'inizio della sua notorietà e mi sembrò una persona fragile e smarrita, ben lontana dalla forza poetica che riusciva a trasmettere con le sue liriche. Mi avvicinai e le presi la mano, guardandola negli occhi.
La trovai stanca, frastornata dal clamore che aveva intorno. Avevano appena letto una mia poesia ed Alda Merini, rispondendo al mio sguardo, mi disse:
"Quando incontro un poeta, sono sempre un po' triste, perchè conosco la sofferenza di chi scrive poesia, ma sono anche felice, perchè so che c'è qualcuno che divide la mia."
In quel momento riconobbi la sua grande forza e queste parole mi accompagnano sempre, quando prendo un foglio bianco e comincio a scrivere, con le parole del cuore.
Ciao, Alda.