È, la Teogonia (Θεογονία), un poema in 1022 versi che pare però sospeso, incompiuto Esiodo, canta all'inizio l'origine dell'Universo, poi descrive le generazioni degli dèi corrispondenti ai tre periodi della storia del mondo: ossìa, Urano, Crono e Zeus . Esiodo si servì, per la sua composizione, della poesia epica di Omero, di inni, di racconti sacri, e forse di cosmogonie e teogonie più antiche.
Per l'invenzione e la descrizione della materia trattata, Esiodo propone quindi una dettagliata genealogia divina,così come gli eroi avranno una loro genealogia.
La Teogonia di Esiodo - cui Erodoto (II, 53) attribuisce, associandogli Omero, il merito di avere dato agli dei greci un nome, una sfera d'azione, una genealogia - vuole essere una sistemazione delle confuse e caotiche tradizioni anteriori, fatta allo scopo di dare agli dei, al disopra dei particolarismi locali, una coordinazione in armonia con lo sviluppo storico della Grecia. In essa infatti tutte le generazioni divine sboccano in quella di Zeus che detronizza Crono, vince la guerra contro i Titani, diviene definitivamente signore dell'Olimpo di cui sistema il pantheon, e inizia anche, accoppiandosi a donne mortali, la schiatta degli eroi.
(da Enciclopedia Treccani)
E ancora: Così il grande Esiodo descrive la nascita di Afrodite nella Teogonia:
"la notte venne il grande Cielo e desideroso d’amore s’attaccò a Terra, stendendosi dappertutto… il figlio allungò la mano sinistra, con la destra afferrò l’enorme lunga falce dai denti aguzzi e pronto segò via i genitali del padre suo e dietro li gettò, alla ventura… nel mare molto agitato e così andavano a lungo sul mare. Bianca schiuma uscì dalla carne immortale, e in essa crebbe una fanciulla; ella stette dapprima nella sacra Citera, e quindi andando via di là giunse a Cipro circondata da flutti; così venne fuori una Dea piena di grazia e di fascino ed attorno a lei cresceva l'erba sotto ai piedi ben fatti"