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Quel che ho dimenticato di dirvi in quell’ultima poesia
se avete prestato un minimo di attenzione
è che l’amavo davvero allora.
La luce marittima negli ultimi versi
poteva sembrare artefatta…
e lo stesso si poteva dire
delle molte lune immaginarie
che ho detto ruotavano sul nostro letto mentre dormivamo,
del cosmo racchiuso dalle pareti della stanza.
Ma la verità è che ci piaceva
fare lunghe passeggiate sulle spiagge ventose,
non le spiagge fra il mare di lei
e la terra simbolica di me,
ma le vere spiagge di conchiglie vuote,
mentre il sole sorge e l’acqua viene avanti e ritorna.
Billy Collins
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Niente cancellerà via l'amore,
né i litigi
né i chilometri.
È meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
d'un amore immutabile e fedele.
Vladimir Majakovskij
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Respiro accanto a te
Respiro, un soffio di aria pura,
la tua presenza che mi avvolge
tra le note di un pianoforte che va
e il rumore del bacio appena dato.
Respiro, il profumo che hai,
quella essenza del tuo corpo
disteso sul mio in un stretto abbraccio
che sciogliersi non vorrebbe mai.
Respiro la tua idea e la faccio mia,
mi nutro della tua fantasia,
colorando la mia che ora prende forma
e viaggia insieme, con la tua.
Respiro accanto a te,
una musica che note non ha
ma sento con la mano sul petto tuo
e prendo l’energia per dire, ti amo.
Bissen Gange
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La tua lettera sul lenzuolo, sotto la lampada odorosa
Azzurra come la camicia nuova che il giovanotto si liscia
Canticchiando, come il cielo e il mare e il mio sogno
La tua lettera. Il mare ha il suo sale, e l’aria il latte il pane il riso, dico il suo sale
La vita ha la sua linfa, e la terra il suo senso
Il senso di Dio e il suo moto.
La tua lettera. Senza di lei la vita non sarebbe vita
Le tue labbra mio sale e mio sole, aria mia fresca e mia neve.
Léopold Sédar Senghor
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NELLA STORIA DEL NOSTRO AMORE
Nella storia del nostro amore, uno è sempre stato
Una tribù nomade, l'altro una nazione sul proprio territorio.
Quando ci siamo scambiati di ruolo, era già tutto finito.
Il tempo passerà davanti a noi, come i paesaggi
Passano dietro gli attori fermi nelle loro posizioni
Quando si gira un film.
Le parole
Passeranno sulle nostre labbra, perfino le lacrime
Passeranno dai nostri occhi.
Il tempo passerà
Ognuno al posto suo.
E nella geografia del resto delle nostre vite,
Chi sarà un isola e chi una penisola
Ci sarà chiaro per il resto delle nostre vite
In notte d'amore con altri.
Yehuda Amichai
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12 LUGLIO 1980
Abbi pazienza, mia donna affaticata,
abbi pazienza per le cose del mondo,
per i tuoi compagni di viaggio, me compreso,
dal momento che ti sono toccato in sorte.
Accetta, dopo tanti anni, pochi versi scorbutici
Per questo tuo compleanno rotondo.
Abbi pazienza, mia donna impaziente,
tu macinata, macerata, scorticata,
che tu stessa ti scortichi un poco ogni giorno
perché la carne nuda ti faccia più male.
Non è più tempo di vivere soli.
Accetta, per favore, questi 14 versi,
sono il mio modo ispido per dirti cara,
e che non starei al mondo senza di te.
Primo Levi
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MI SAREI FATTA PALAZZO...
Mi sarei fatta palazzo,
grattacielo di cento piani
e tante scale,
un corrimano d’ottone lucente
via-vai di gente
mi sarei fatta cemento e marmo
grigia e fredda, senza un suono
solo per guardarti passare fra la folla.
Lisa Sammarco
:-P:-P
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"La tua lettera sul lenzuolo, sotto la lampada odorosa
Azzurra come la camicia nuova che il giovanotto si liscia
Canticchiando, come il cielo e il mare e il mio sogno
La tua lettera. Il mare ha il suo sale, e l’aria il latte il pane il riso, dico il suo sale
La vita ha la sua linfa, e la terra il suo senso
Il senso di Dio e il suo moto.
La tua lettera. Senza di lei la vita non sarebbe vita
Le tue labbra mio sale e mio sole, aria mia fresca e mia neve".
Léopold Sédar Senghor ( Senegal)
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La meteora
Fra le sbarre dei locali disciplinari
un’arancia
passa come un lampo
e piomba nel pitale
come una pietra
E il prigioniero
tutto inzaccherato di merda
risplende
tutto illuminato di gioia:
Lei non mi ha dimenticato
Lei pensa sempre a me.
Jacques Prevert
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Al mio fianco tu respiri
Rumori confusi, incerto chiarore
Inizia un nuovo giorno,
è una stanza in penombra
e due corpi distesi.
Nella fronte mi perdo
in un pianoro vuoto.
Già le ore affilano rasoi.
Ma al mio fianco tu respiri;
intimamente mia eppur remota
fluisci e non ti muovi.
Inaccessibile se ti penso,
con gli occhi ti tocco,
ti guardo con le mani.
I sogni ci separano
ed il sangue ci unisce:
siamo un fiume di palpiti.
Sotto le tue palpebre matura
il seme del sole.
Il mondo
non è ancora reale,
il tempo è dubbio:
solo il calore della tua pelle è vero.
Nel tuo respiro ascolto
la marea dell'essere,
la sillaba scordata del Principio.
Octavio Paz
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Questo, solo questo voglio fare,
in questi limpidi giorni di primavera:
sdraiarmi sull’erba a occhi chiusi;
stare alla finestra,
guardare fuori ma vedere solo dentro il mio cuore.
E sognare,
sognare la magia del tuo arrivo.
Perché arriverai, vero?
Rabindranath Tagore
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Quote:
Originariamente inviato da
mancinerie
Questo, solo questo voglio fare,
in questi limpidi giorni di primavera:
sdraiarmi sull’erba a occhi chiusi;
stare alla finestra,
guardare fuori ma vedere solo dentro il mio cuore.
E sognare,
sognare la magia del tuo arrivo.
Perché arriverai, vero?
Rabindranath Tagore
Meravigliosa, Francesco! ciao
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Quote:
Originariamente inviato da
daniela
Al mio fianco tu respiri
Rumori confusi, incerto chiarore
Inizia un nuovo giorno,
è una stanza in penombra
e due corpi distesi.
Nella fronte mi perdo
in un pianoro vuoto.
Già le ore affilano rasoi.
Ma al mio fianco tu respiri;
intimamente mia eppur remota
fluisci e non ti muovi.
Inaccessibile se ti penso,
con gli occhi ti tocco,
ti guardo con le mani.
I sogni ci separano
ed il sangue ci unisce:
siamo un fiume di palpiti.
Sotto le tue palpebre matura
il seme del sole.
Il mondo
non è ancora reale,
il tempo è dubbio:
solo il calore della tua pelle è vero.
Nel tuo respiro ascolto
la marea dell'essere,
la sillaba scordata del Principio.
Octavio Paz
Mi piace questo poeta che ci aveva fatto conoscere la nostra Mara! a proposito, ho trovato a Città del Messico la casa dove è vissuto, in un quartiere tranquillo e piacevole...
Ecco la prova:
[IMG]http://s14.postimage.org/zfyyf20lt/1_mexico_city_99.jpg[/IMG]
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Sempre a proposito di Mara,questa delicata ed intensa poesia mi è arrivata da lei.
Ed io ve la propongo....
Vorrei stendere il mio mantello sotto ai tuoi piedi.
Ma sono povero.
Ho solo i miei sogni.
Ho steso i miei sogni sotto i tuoi piedi.
Cammina con passo lieve.
Perchè cammini sui miei sogni.
*William Butler Yeats*
Rosy:-P:-P
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Quando passi
cade un quaderno,
un piede inciampa,
degli occhiali scivolano,
una gola si chiude,
due mani sudano,
una sciarpa si perde.
Il fatto è che
il quaderno,
il piede,
gli occhiali,
la gola,
le mani
e la sciarpa
sono pazzi di te.
Jairo Anibal Nino