Mi stai quasi convincendo a riprendere in mano la George ...
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Mi stai quasi convincendo a riprendere in mano la George ...
Ho letto lo spoiler e ti avviso di saltare a piè pari il romanzo successivo che parla appunto di quella cosa in flashback. Noiosissimo.
gli altri puntano di più su Barbara e il suo vicino di casa che ci offre qualche sorpresa. Non sono male anche se qualche digressione va letta con il cuore leggero, senza sensi di colpa.
In biblioteca ho preso Mattatoio n 5. Qualcuno di voi l'ha letto?
"Le strade di Laredo" Larry McMurtry
Texas, ultimo scampolo dell'Ottocento. Il mondo è cambiato, ma la storia continua. Niente più mandrie di bestiame che percorrono praterie immense, ma treni che tagliano l'orizzonte. Tutto riprende da dove era iniziato, però con un salto di una ventina d'anni: Woodrow Call è di nuovo nella terra da cui si era allontanato per un'ormai leggendaria spedizione nel Montana. Tanti suoi amici di un tempo non ci sono più, come non ci sono più i nemici che conosceva bene, gli indiani e i messicani. I nuovi nemici sono i fuorilegge, che imperversano su entrambe le sponde del Rio Grande. Il capitano Call, «il più famoso Texas Ranger di tutti i tempi», è ormai un cacciatore di taglie. La sua fama lo precede e proprio per questo viene ingaggiato da un magnate delle ferrovie yankee per scovare un giovane bandito messicano che rapina i suoi treni e uccide i passeggeri. Sembrerebbe una faccenda di ordinaria amministrazione, ma Call è un eroe al tramonto, pieno di acciacchi e prigioniero dei ricordi, e ha bisogno di un compagno fedele per condurre la caccia. Come sempre convoca Pea Eye, suo caporale ai tempi dei ranger. Ma il mite Pea Eye ora è sposato con Lorena, l'ex bellissima prostituta dai tempi di Lonesome Dove, ha cinque figli e una fattoria da mandare avanti: la sua fedeltà va soprattutto alla famiglia. Call scopre di colpo che il suo rassicurante passato lo respinge, proprio mentre un irriconoscibile presente gli si para davanti sotto le sembianze di Ned Brookshire, un timoroso ragioniere di Brooklyn che gli viene messo alle costole dalla compagnia ferroviaria per tenere i conti della missione, ma soprattutto del terribile Joey Garza, un imberbe messicano gelido e individualista che colpisce con metodi inediti e imprevedibili.
In questi giorni ho letto Diario di scuola di Daniel Pennac. Un libro che tratta la delicata tematica di quei ragazzi che non riescono in alcun modo ad ottenere risultati a scuola e che vengono troppo spesso tracciati di essere semplicemente dei lavativi. Quello di Pennac è sicuramente un punto di vista autorevole essendo stato, somaro prima e professore poi.
https://fabiomartinenghi.com/2019/03...rio-di-scuola/
Dopo Faulkner ho iniziato Chiare mattine d'Oriente di Andrew Greig. Mi sta piacendo, l'ambientazione è su due piani temporali, gli anni 30 in Malesia e i giorni nostri.
In questo periodo ho fatto incetta di polizieschi di varia provenienza e sto leggendo a ritmi che non vedevo da tempo. :eek
La conseguenza è che ho scoperto che continuo a gradire molto gli scandinavi (Arne Dahl e Jens Lapidus) mi piace un sacco il Rocco Schiavone di Manzini e ho trovato irresistibile (per trama e humour) il primo noir di Alessandro Robecchi.
La città delle bestie dell'Allende. Sono al,primo capitolo ma mi sembra carino.