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Aiuto!
Forse andrò OT, non so.
Ho letto i vostri interventi fino all'ultimo, a cominciare da quello di Patrizia.
Da queste letture ho tratto un ragionamento: sono veramente una sempliciotta! Perchè io , non vagando praticamente mai nel web, non ho occasione di trovare personaggi di tale fatta , e nel leggere mi sorprendo molto, come i grulli!
Qui mi rendo conto che forse il mio limite maggiore sia la...vecchiaia, che mi toglie elasticità nell'imparare tutto ciò che sia nuovo,nel fare scoperte, ecc.
Io infatti in internet, a parte tutto ciò che è ricerca ( in senso lato), come "ambienti" frequento solo il nostro forum ( è vero Carlo che in passato ci sono stati personaggi particolari, ma sono...passati!), poi Tripadvisor, dove scrivo di viaggi, luoghi, hotels...e qualche bel sito dove leggere poesie, ad es. Malinconia leggera.
E basta.
Ora , poi, frequento meno anche il nostro Scompaginando ( rispetto a prima) perchè ho vari problemi , ma lo seguo sempre con affetto, anche scrivendo poco.
Perciò non ho occasione! Ecco perchè questi discorsi mi colgono sorpresa e impreparata. Un caro saluto a tutti,
Rosy:-P:-P
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3 allegato(i)
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@ Giorgia: allora conto sul tuo aiuto per una capillare e sistematica diffusione del pensiero calviniano sul forum tutto. È in corso un Gdl e il Nostro ha bisogno di sostegno ;)
@ Alice: grazie a te :-). Il tuo affondo mi ha indotta in divagazioni importanti, anche introspettive. Del resto è la cifra dei tuoi interventi: la profondità, lo spunto ad andare oltre...
@ Rosy: forse il tuo è l'atteggiamento più saggio possibile. Pochi lidi di approdo che sinora non ti hanno riservato spiacevoli sorprese. Il tuo navigare è nella realtà, piena di viaggi che aprono sempre nuovi orizzonti. Perché mai limitare lo sguardo dietro uno schermo?
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Allegato 1784
Allegato 1785
Allegato 1786
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@ Pat:
ti sono grata per due motivi.
Primo, per non avere frainteso il tono del mio intervento, che voleva essere solo di...sorpresa!
Secondo, per avermi dato una risposta garbata; non so se sia saggio, così come tu bonariamente affermi, ma la mia frequentazione del web mi...riserva solo questo.
Naturalmente mi capita di entrare in siti diversi, ma sono sempre di poesia, in genere, poi un paio di blog di amici cari che leggo volentieri...null'altro. Ciao , un caro saluto.
Rosy:-P
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Rosy... è ciò che penso davvero... e sono contenta per te, per la tua serenità, almeno in quest'ambito. La vita è già tanto complicata. È importante anche capire, cogliere quel che di buono, in sintonia con noi può esserci, e respingere il resto. Questa è una forma di saggezza. Magari riuscirci sempre!
Un caro saluto anche a te :-)
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Pat, le tue vignette illustrano alla perfezione quello che intendevo dire. :mrgreen: Le prime due poi mi hanno fatto ribaltare dal ridere. :lol:
Grazie!
Rosy, non sei per nulla una sempliciotta. Evidentemente sei solo stata più fortunata di me finora, e magari anche più furba, a non frequentare certi luoghi virtuali. Però al di là delle lamentele (le mie, intendo), in fondo mi ci diverto e mi piace osservare i comportamenti delle persone. Senza contare che se capisco perché fanno certe cose è solo perché in fondo le loro motivazioni le ho vissute anche dentro di me, magari in misura minore. Ma siamo pur sempre tutti fatti della stessa umana sostanza. :-)
Ciao :-)
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Quote:
Originariamente inviato da
Tregenda
...
Ma siamo pur sempre tutti fatti della stessa umana sostanza. :-)
Chapeau bas...
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https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...qUAiAk1yRBi65w
Noia? Che cos'è la noia?
Leggere duecento documenti, imbreviature, rogiti, estratti di annali e cronache per poter confermare un dato che in un libro occupa lo spazio di due righe?
Spiegare e rispiegare e rispiegare le stesse cose a ci non ascolta, non è interessato, non vuole sentire o capire o meno ancora tenere in memoria quanto spieghi e rispieghi?
Insistere puntigliosamente su date, dati, nomi, categorie, definizioni. Parlare una lingua che solo in superficiale apparenza è la stessa dei tuoi interlocutori, che spesso non percepiscono neppure di non capirti quando parli?
Benvenuti nel mondo dello storico e dell'insegnante.
Io, inquanto storico ed insegnante, ritengo che la noia sia un bene dell'umanità in grave pericolo di estinzione che andrebbe difeso con le unghie e con i denti. Credo che la noia sia l'unico antidoto al (passatemi il termine) rincoglionimento procurato dal divertimento imbonitorio obbligatorio tipico della nostra società dell'ipercomunicazione. Tutto deve essere divertente, dutto deve essere intrattenmento, tutto deve essere ritmato, colorato, movimentato... frizzante!
Viva la noia e lunga vita ai noiosi. La noia è uno dei più potenti motori dell'intelligenza. Immaginazione e Fantasia sono figlie legittime de Noia e d'Ingegno.
Grazie Patrizia per averci dato questo apprezzatissimo spunto di riflessione. così ho potuto anch'io cantare il mio delirio in forma di elogio della noia.
Cordialmente noioso,
Rupert:prrr:.
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Mi permetto di dissentire su quanto dottamente affermato da Rupert in quanto ritengo che la noia, più che un motore per la creatività, sia una pericolosa anticamera di comportamenti quantomeno opinabili, non a caso il mondo è pieno di persone annoiate (spesso ricchi nullafacenti) che riescono a dimostrare come si possa avere tempo per tutto e non combinare niente, come, per citarne uno a caso, il signorino Elkann.
No, più che la noia, loderei più volentieri la lentezza, quella che ci tiene lontani dalla fruizione rapida e incosciente di quantità industriali di contenuti senza che nessuno di essi ci lasci nulla dentro e quindi ringrazio chi ha pensato che possa e debba esistere uno slow food, filosofia che ci permette di godere appieno delle meraviglie enogastronomiche in barba alle tonnellate di fast (& junk) food con cui si ingozzano i tritarifiuti con sembianze umane. E ringrazio anche chi ha viaggiato con me in lunghi e lenti percorsi motociclistici lungo strade secondarie e bellissime dove, viaggiando con la dovuta lentezza, puoi scoprire dietro ogni curva una piccola meraviglia, questo nonostante la presenza sulle stesse strade di personaggi al limite del delinquenziale che trasformano ogni centimetro di strada in un terreno di battaglia a colpi di sorpassi a velocità folli. :shock:
Insomma, la lentezza è quella che ci permette vivere in modo pieno e sensibile le nostre esperienze ovvero nell'unico modo per cui ne valga davvero la pena. ;)
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Per me la noia, ma forse andiamo O.T., è esattamente come viene spiegata da Moravia nel libro La noia.
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La noia è madre di grandi idee! A volte anche nefaste, certo :lol: Ma forse mi sbaglio, non sono esperta, nè di noia nè di lentezza :banghead:
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Quote:
Originariamente inviato da
Mauro
Mi permetto di dissentire su quanto dottamente affermato da Rupert in quanto ritengo che la noia, più che un motore per la creatività, sia una pericolosa anticamera di comportamenti quantomeno opinabili, non a caso il mondo è pieno di persone annoiate (spesso ricchi nullafacenti) che riescono a dimostrare come si possa avere tempo per tutto e non combinare niente, come, per citarne uno a caso, il signorino Elkann.
No, più che la noia, loderei più volentieri la lentezza, quella che ci tiene lontani dalla fruizione rapida e incosciente di quantità industriali di contenuti senza che nessuno di essi ci lasci nulla dentro e quindi ringrazio chi ha pensato che possa e debba esistere uno slow food, filosofia che ci permette di godere appieno delle meraviglie enogastronomiche in barba alle tonnellate di fast (& junk) food con cui si ingozzano i tritarifiuti con sembianze umane. E ringrazio anche chi ha viaggiato con me in lunghi e lenti percorsi motociclistici lungo strade secondarie e bellissime dove, viaggiando con la dovuta lentezza, puoi scoprire dietro ogni curva una piccola meraviglia, questo nonostante la presenza sulle stesse strade di personaggi al limite del delinquenziale che trasformano ogni centimetro di strada in un terreno di battaglia a colpi di sorpassi a velocità folli. :shock:
Insomma, la lentezza è quella che ci permette vivere in modo pieno e sensibile le nostre esperienze ovvero nell'unico modo per cui ne valga davvero la pena. ;)
Sono d'accordo con Mauro, a parte per la moto. :) D'altronde una bradipa come me non potrebbe non elogiare la lentezza. La noia invece è solo mortifera.
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Avevo una nostalgia enorme del forum e di questo bel topic, perciò perdonatemi se interrompo questi interessanti e gustosissimi "off-topic" con una tavola un po' malinconica di una fumettista che amo molto, Ai Yazawa. Non so se si possa definire una vignetta, ma spero che piaccia comunque.Allegato 1791
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E lui cosa le risponde?
Devo saperlo.
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Non le risponde nulla, rimane in silenzio. Non poteva essere altrimenti, in un fumetto di fine millennio!:lol: La vignetta successiva è questa, tipicamente nipponica nello stile: silenzi e comunicazione affidata esclusivamente agli sguardi. Secondo me è bella e triste, mi piace il tratto di questa autrice.Allegato 1792
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Lui è triste, ma lei soffre. Lo dicono gli occhi. Sob sob.
D'altra parte se hai bisogno di chiederlo, allora la risposta può essere una sola.