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IL LIBRO DEL GIORNO 22 DICEMBRE E' "CENT'ANNI DI SOLITUDINE" DI García Márquez Gabriel
E' la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illeggittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia.
Da ibs
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Questo è uno di quei libri in cui alla fine ho pianto.
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l'ho letto tantissimi anni fa e ho avuto sentimenti contrastanti,
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A me l'inizio piace tantissimo. Poi mi sono un po' annoiata nella parte della guerra civile, per poi riprendermi. Anch'io l'ho letto, credo, vent'anni fa. Forse dovrei riprenderlo in mano. Ma ci sono così tanti libri che non ho letto...
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IL LIBRO DEL GIORNO 23 dicembre 2012 E' " RACCONTI DI NATALE " di Charles Dickens
I racconti pubblicati in questa raccolta uscirono in un unico volume nel 1852. L'intento di Dickens era di scrivere delle fiabe per grandi e piccini in grado di suscitare sentimenti d'amore e tolleranza verso il prossimo e di risvegliare la coscienza sociale di una società sonnecchiante e sazia come quella vittoriana. Solo tre di questi "Racconti di Natale" sono ambientati nel giorno più gioioso dell'anno, ma tutti hanno come comune denominatore l'immagine della famiglia raccolta intorno al focolare domestico, emblema stesso della Londra del tempo e desiderio di tutti i personaggi dickensiani. Come spiega Stefan Zweig nel saggio introduttivo, in Dickens non dobbiamo ricercare il sublime o il meraviglioso, ma la semplicità delle cose umili e del vivere quotidiano: una modesta rendita, una buona moglie, una dozzina di figlioli, una casa accogliente e un po' di felicità. Come bambini di fronte a una vetrina scintillante di luci e piena di dolciumi non riusciamo a distogliere lo sguardo dalla pagina di Dickens, che ci cattura e ci commuove con il suo linguaggio semplice ma carico di magia.
da ibs
Non l'ho letto personalmente ma mi sembrava adeguato al periodo
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Originariamente inviato da
walt
IL LIBRO DEL GIORNO 23 dicembre 2012 E' " RACCONTI DI NATALE " di Charles Dickens
Lo devo leggere. Inderogabilmente.
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ovviamente nella notte di Natale :D
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IL LIBRO DEL GIORNO 24 dicembre 2012 E' "Le feste di Natale-di Dostoevskij Fëdor"
In questo libro la grande arte di Dostoevskij di raccontare la psicologia umana propone il racconto, quasi un diario, delle festività natalizie vissute in un carcere russo: "E finalmente chissà quanti ricordi dovevano muoversi nell'animo di quei detenuti all'avvicinarsi di un tal giorno!", perché "i giorni delle grandi feste raramente si cancellano dalla memoria della gente del popolo". Attese e disillusioni, sentimenti e tensioni si fondono in queste pagine in cui si specchiano luci e ombre di ogni uomo.
Da ibs
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IL LIBRO DEL GIORNO 29 dicembre 2012 è "IL DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE" di Francesco Guccini
Una volta, c'era la banana: non il frutto amato dai bambini, bensì l'acconciatura arrotolata che proprio i bimbi subivano e detestavano ma che veniva considerata imprescindibile dai loro genitori. I quali, per bere un buon espresso, dovevano entrare al bar e chiedere un "caffè caffè", altrimenti si sarebbero trovati a sorbire un caffè d'orzo. Una volta, per scrivere, non c'erano sms o e-mail, ma si doveva dichiarare guerra ai pennini e uscire da scuola imbrattati d'inchiostro da capo a piedi. Una volta, si poteva andare dal tabacchino, comprare una sigaretta - una sola - e fumarsela dove meglio pareva: non c'erano divieti, e i non fumatori erano una gran brutta razza. Una volta, i bambini non cambiavano guardaroba a ogni stagione, andavano in giro con le braghe corte anche d'inverno e - per assurdo contrappasso - col costume di lana d'estate. Una volta, la Playstation non c'era, si giocava tutto il giorno per strada e forse ci si divertiva anche di più. Una volta, al cinema pioveva... Con un poco di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di ciascuno di noi, ma che rischia di andare perduto, sepolto nella soffitta del tempo insieme al telefono di bachelite e alla pompetta del Flit. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi ci commuove, ci diverte, parla di come siamo diventati.
Da http://www.ibs.it
a
Un libro per chi ha già passato gli anta, con la solita malinconica ironia del professore di Pavana
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Originariamente inviato da
walt
IL LIBRO DEL GIORNO 29 dicembre 2012 è "IL DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE" di Francesco Guccini
Grande Guccini!
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me lo consegnerà Babbo Natale in ritardo :D che bello l'ultimo cd......peccato che sia davvero l'ultimo
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Originariamente inviato da
walt
me lo consegnerà Babbo Natale in ritardo :D che bello l'ultimo cd......peccato che sia davvero l'ultimo
Bello bello bello!lo avete sentito a Che tempo che fa?
ciao
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no non l'ho sentito non ho un bel rapporto conla tv
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IL LIBRO DEL GIORNO 2 Gennaio 2013 è "FAI BEI SOGNI" di Massimo Gramellini
"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
http://www.ibs.it/code/9788830429154...bei-sogni.html
un libro diverso dalle mie solite letture, ma, visto che gira per casa prima o dopo sicuramente lo leggerò
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Originariamente inviato da
walt
l'ho letto tantissimi anni fa e ho avuto sentimenti contrastanti,
A me era piaciuto moltissimo, pur essendo in fondo una favola...