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Oriana Fallaci
Oriana Fallaci (Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006) è stata una scrittrice e giornalista italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo.
LIBRI
I sette peccati di Hollywood, 1958
Il sesso inutile, 1961
Penelope alla guerra, 1962
La storia si svolge a New York ed è la storia di una Penelope che non si rassegna al ruolo domestico di chi tesse la tela aspettando il ritorno di Ulisse ma, Ulisse lei stessa, viaggia alla ricerca della sua identità e della sua libertà.
Gli antipatici, 1963
Se il sole muore, 1965
Niente e così sia, 1969
Reportage dalla guerra del Vietnam. Un lungo diario di guerra fino alla rivolta degli studenti di Città del Messico per rispondere alla domanda di una bambina: "La vita, cos'è?".
Quel giorno sulla Luna, 1970
Intervista con la storia, Rizzoli 1974
Raccolta di interviste realizzate per L'Europeo soprattutto a personaggi politici. Tra gli altri: Henry Kissinger, il generale Giap, Golda Meir, Yasser Arafat, re Husayn di Giordania, Indira Gandhi, Ali Bhutto, Pietro Nenni, Giulio Andreotti, Giorgio Amendola, l'arcivescovo Makarios e Alekos Panagulis. Un confronto spesso a muso duro con il Potere incarnato negli uomini che lo detengono e che facendo la Storia determinano le vite di molti.
Lettera a un bambino mai nato, Rizzoli 1975
È il primo grande successo della scrittrice toscana, bestseller in tutto il mondo. Fallaci immagina di parlare con il bambino che porta in grembo chiedendosi se sia giusto o meno donargli la vita. Il libro ha venduto 2 milioni di copie in Italia e 2 milioni e mezzo all'estero (tradotto in 22 versioni)
Un uomo, Rizzoli 1979
Volume dedicato al suo compagno Alekos Panagulis, eroe della lotta contro la dittatura dei colonnelli in Grecia. Ha venduto 3 milioni e mezzo di copie.
Insciallah, Rizzoli 1990
Romanzo ambientato in Libano ai tempi della guerra civile e del primo intervento dell'ONU (con il quale era presente anche una forza italiana, protagonista della storia) per fermare l'ondata di odio fondamentalista che investì la regione dopo l'arrivo dell'OLP di Arafat con migliaia di profughi arabi dalla Palestina.
La rabbia e l'orgoglio, Rizzoli 2001
Il libro riprende con varie aggiunte un lunghissimo articolo pubblicato dal quotidiano Il Corriere della sera il 29 settembre 2001. Il tono è quello di un pamphlet contro le dittature, il terrorismo, l'estremismo ed il fanatismo religioso nati dall'Islam, ma anche contro la mediocrità dei governanti che, celandosi dietro il linguaggio politicamente corretto tollerano e in certi casi favoriscono il propagarsi della cultura islamica nell'Occidente. Il libro ha suscitato molte critiche e polemiche per il suo taglio duro e per certe affermazioni che, inizialmente attribuite allo shock per gli attentati, in seguito sono state confermate dall'autrice e riprese nel libro successivo.
La forza della ragione, Rizzoli 2004
Libro di denuncia verso il declino culturale dell'Occidente e il pericolo rappresentato dagli immigrati musulmani che avendo un tasso di natalità più alto degli occidentali rischiano di trasformare l'Europa in "Eurabia". In questo libro, inizialmente concepito come un post scriptum del precedente, la Fallaci risponde ai violenti attacchi ricevuti da gruppi islamici, gruppi politici e movimenti facenti riferimento soprattutto alla sinistra a seguito della pubblicazione del volume del 2001. Contiene riferimenti a Mastro Cecco, alla cui figura l'autrice si richiama, un poeta-astronomo condannato per eresia dal Sant'Uffizio e bruciato vivo sul rogo nel 1328 insieme alle copie del suo libro, La Sfera Armillare
Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci, Rizzoli 2004
Volume uscito nel mese di agosto per i lettori del Corriere della sera; vendette 800.000 copie nella sola estate.
Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse, Rizzoli 2005
Esce in libreria Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci con un nuovo titolo, varie aggiunte (la Fallaci narra il suo incontro con Bin Laden) e un nuovo capitolo (L'Apocalisse). È l'ultimo libro pubblicato prima della morte (nelle ultime pagine parla proprio di quest'argomento).
Un cappello pieno di ciliege, Rizzoli 2008.
È il romanzo postumo della scrittrice fiorentina che racconta la storia della famiglia Fallaci su cui la scrittrice aveva lavorato per oltre dieci anni. Il libro esce su ferma volontà del nipote ed erede universale di Oriana, Edoardo Perazzi il quale ha seguito precise disposizioni della scrittrice riguardo alla pubblicazione del testo.
Intervista con il Potere, Rizzoli 2009.
Il volume raccoglie le interviste ai grandi della terra realizzate da Oriana Fallaci tra il 1964 e il 1982. L'opera si compone di due parti. La prima parte è l'intevista con il Potere, che dà il titolo anche al volume, presentata nella forma di una riflessione che ha inizio subito dopo la morte di Alekos Panagulis, quando la Fallaci si isola nella sua casa di campagna per assistere la madre Tosca, che sta morendo a causa del cancro, e per lavorare al romanzo Un uomo, romanzo dedicato al suo compagno scomparso. Scomparsa anche la madre e terminato il libro la Fallaci riprende a viaggiare e si reca in Iran e Libia per intervistare Khomeini e Gheddafi. La seconda parte dell'opera raccoglie le interviste agli altri grandi della terra: da Robert Kennedy al Dalai Lama, da Sharon a Enrico Berlinguer, da Deng Xiao-ping a Lech Walesa.
Saigon e così sia, Rizzoli 2010.
È una raccolta di articoli che Oriana Fallaci scrisse per L'Europeo tra il 1969 e il 1975 quando si trovava al fronte della guerra nel Sud Est asiatico. La prefazione al libro è di Ferruccio De Bortoli.
Intervista con il mito, Rizzoli 2010.
È una raccolta di interviste che Oriana Fallaci realizzò per L'Europeo negli anni Sessanta. La Fallaci incontra artisti di fama mondiale, attori ed attrici che hanno segnato la storia del cinema e del teatro come ad esempio Franca Valeri, Monica Vitti, Frank Capra, Paul Newman, Virna Lisi e Totò. In appendice un omaggio a Ingrid Bergman, diventata amica della Fallaci nel 1962 proprio in occasione dell’intervista.
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Ho letto molti libri della Fallaci, una scrittrice che ho conosciuto personalmente, ma non saprei indicare quello preferito.
Direi: un uomo. Forse perchè dà l'esatta dimensione umana della scrittrice. Ma forse neanche questo è vero. La Fallaci, come Dante, è esule dalla Patria, ma da New York amava come pochi l'Italia e Firenze. Credo che sia il caso, veramente, di recuperare l'esatta dimensione umana di questa scrittrice, violentemente donna libera. E lasciar sedimentare le polemiche - che non si sono ancora sedate - su suoi libri e frasi non capiti. Dopodichè sapremo apprezzarla.
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Avrei detto anche io Un Uomo. Non è l'unico che trae spunto dalla sua realtà di vita, ma tra i suoi che ho letto, è quello che porta maggiormente ad immedesimarsi in una scrittrice così grande. Idee difficili da condividere, un gran caratterino, forse a volte un po' pessimo, ma al di là della sua personalità è una vera donna, ma soprattutto una grande scrittrice. La storia di Panagulis è incredibile, e se non l'avesse documentata lei, in ben pochi all'infuori dei greci e di chi ha vissuto in quel periodo, saprebbe cos'è accaduto una quarantina d'anni fa. Consiglio vivamente :)
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Io ho letto Lettera ad un bambino mai nato e mi è piaciuto molto, è un libro ben scritto che mostra grandi sentimenti e lo stretto rapporto nasce tra una donna e il suo feto, poi viste le polemiche che ha suscitato ho provato a leggere La rabbia e l'orgoglio ma non sono riuscita ad arrivare alla fine!!! e da lì non ho più letto nulla della Fallaci
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Devo dire di non conoscere davvero la Fallaci scrittrice avendo iniziato e mai finito "Se il sole muore" a causa della sua prolissità, ma ho apprezzato molto la fallaci giornalista e reporter e un libro che mi ha insegnato molto su fatti e avvenimenti dell'epoca della guerra fredda è senz'altro "Intervista con la Storia"
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Io di Oriana ho letto "Lettera a un bambino mai nato", "Un uomo", "Se il sole muore" e qualche articolo giornalistico.
E in tutti mi è piaciuta molto, nei suoi scritti ho trovato passione, coraggio e profondità.
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Io ho letto Un uomo, e Lettera ad un bambino mai nato. Anni fa. Molto, molto apprezzati.
Rosy
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Della Fallaci ho letto quasi tutto in questi anni.
Ho molto apprezzato i suoi libri. Purtroppo il personaggio risultava scomodo per tanti politici e potenti.
Ciao
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"Lettera a un bambino mai nato" letto dopo aver perso la mia bambina mi aveva fatto piangere e riflettere sul mistero di una nuova vita che nasce e che purtroppo a volte non nasce.
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E quello è il motivo per cui, non avendolo letto prima di diventare padre, non credo che lo leggerò mai, ma so che è un libro davvero toccante che ha dato alla Fallaci molta parte della sua fama.
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Quote:
Originariamente inviato da
Mauro
E quello è il motivo per cui, non avendolo letto prima di diventare padre, non credo che lo leggerò mai, ma so che è un libro davvero toccante che ha dato alla Fallaci molta parte della sua fama.
Non c'entra l'essere o no genitore. Certo, per una madre ha un significato diverso.Ma è di una bellezza, talmente toccante, che merita la lettura! ciao
Rosy
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Sono arrabbiata!
Lessi "lettere ad un bambino mai nato" circa 10 anni fà. Mi piacque moltissimo! Sottolineai frasi a mio parere profonde e significative.
Lessi l'articolo di giornale "la rabbia e l'orgoglio" (12 anni fà) e lo trovai ben scritto.
Ora con la storia di "Parigi e Charlie" alcuni giornali hanno tirato fuori vecchi articoli. Altri siti linkano a vecchi estratti.
Qui un esempio: http://www.liberoquotidiano.it/news/...-l-Islam-.html
Ed a frasi riferito all'Islam del tipo:
"Santo Padre: naturalmente anch’io vorrei un mondo dove tutti amano tutti e dove nessuno è nemico di nessuno. Ma il nemico c’è. Lo abbiamo qui, in casa nostra. E non ha nessuna intenzione di dialogare. Né con Lei né con noi."
Nemico l'Islam?
Perbacco, nessuno può negare che l'invasione islamica dell'Europa sia stata assecondata e sia assecondata dalla Sinistra. E nessuno può negare che tale invasione non avrebbe mai raggiunto il culmine che ha raggiunto se la Destra non avesse fornito alla Sinistra la sua complicità, se la Destra non le avesse dato il imprimatur.
Invasione?
Siamo noi che stiamo alimentando un caso. E la Fallaci era in prima linea.
Per carità, il suo lavoro lo sapeva fare bene, ma non leggerò più nulla di lei. Non mi piace come la pensava.
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Anch'io ho avuto la stessa reazione leggendo gli ultimi scritti di Oriana Fallaci sull'Eurabia.