Claudio Paglieri. L'ENIGMA DI LEONARDO

Quarto romanzo di Claudio Paglieri, secondo me grande giallista genovese.
Bello, bello.
La storia comincia in sordina e si dipana lentamente.
La prima parte si direbbe di preparazione a ciò che accadrà dopo, ed è quasi più incentrata sul nuovo “ personaggio” che entra nella storia,” l’imperatore Alessandro” ( come lo chiama Luciani) che non su vicende gialle.
Alessandro, sei mesi, è entrato nella vita del commissario in modo inusuale, messo in un cestino davanti a casa- come nei vecchi romanzi di appendice!- ed è impossibile per l’ascetico poliziotto non amarlo subito, non prendersene cura. Prima ancora di sapere se sia realmente suo figlio e chi sia la madre.
Così, quando iniziano le morti misteriose del conte Guinigi e della sua badante polacca, ed altri omicidi legati alla piccola malavita del centro storico, Luciani indaga sempre con un occhio ed un pensiero al suo piccolo, che si porta addirittura in commissariato nel marsupio!
Un tocco di tenerezza, nella storia.
Intorno a tutto,ruota un disegno misterioso di inestimabile valore, attribuito addirittura a Leonardo!
Lo stesso farà ritrovare al commissario una vecchia ( e naturalmente sempre bellissima) fiamma dei tempi del liceo,Fiammetta, esperta di opere d’arte, che “rinfrescherà” l’amicizia in modo piacevole –Luciani, pur ascetico ed anoressico, è sempre pronto a cogliere le occasioni con le belle donne!
Ho apprezzato molto, nel romanzo, le storie collaterali dei colleghi , ciascuno coi proprii travagli. Queste danno, secondo me, un tocco di veridicità al complesso della storia, rendendola più vicina a noi e più avvincente. Ed ho apprezzato, inutile dirlo, incantevoli scorci di Genova, in cui ho vissuto, e che “riconoscevo” leggendo.
Romanzo assolutamente consigliato; lo metterei, nella mia personale hit parade, subito dopo “Domenica Nera” ma quasi ex aequo!
Rosy

Allegato 1889