Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen

Allegato 3846

Descrizione:
Dei sei romanzi di Jane Austen, questo è il primo in ordine di tempo e insieme il suo capolavoro. Quando lo scrisse la Austen aveva ventun anni e un'amica di famiglia l'eveva definita "la più graziosa, sciocca, leziosa farfalla in cerca di marito che sia dato incontrare". Frivola e ironica, non si distingueva dal mondo campagnolo e borghese cui apparteneva, fatto di tè, ballli, flirt della buona società, minuti e ridicoli incidenti della vita quotidiana. Ma su questi motivi sapeva giocare con una grazia e una profondità uniche. Ed è così che, narrando in Orgoglio e pregiudizio la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro conteggiatori, riesce a evocare, con tocchi sobri e precisi, l'intero, incantevole, penetrante quadro della provincia inglese alla fine del Settecento.
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Commento:
Un'autrice intramontabile, Jane Austen. Quando ho letto il famoso "Orgoglio e pregiudizio", diversi anni fa, mi aspettavo un polpettone sentimentale, invece sono rimasta conquistata dall'agilità e dalla disinvoltura del suo stile. Quasi sempre, nelle sue storie, c'è un personaggio femminile intelligente e poco vanitoso che non vive l'ansia del matrimonio e un personaggio femminile antitetico, spesso una sorella o un'amica, che invece non vede l'ora di accalappiare un buon partito per evitare lo scempio dello zitellaggio e le eventuali difficoltà economiche che ai tempi affliggevano le donne nubili (che non avevano alcun diritto all'eredità familiare, se non erro). Sebbene possano sembrare delle tematiche ormai superate, basta vedere la mole impressionante di riduzioni cinematografiche ispirate ai romanzi della Austen e anche le autrici che le strizzano l'occhio, per capire quanto ci sia di irrisolto ancora nel "pianeta donna".

Ho letto soltanto "Orgoglio e pregiudizio" ma non mi ha particolarmente entusiasmato. Non ho percepito la psicologia dei personaggi in modo particolare e approfondito. Ho avuto la sensazione di leggere una storia con protagonisti senza un volto. Ad ogni modo ho apprezzato l'originalità della trama, il suo significato in un'epoca dove il romanzo stava cercando di trovare una sua prima collocazione.

Quando iniziai a comprare libri in lingua presi anche "Pride and prejudice".
L'ho iniziato a leggere circa una settimana fà spinta dalla voglia di leggere un libro da "Donna", come lo definiscono in tanti.
Effettivamente è una storia da signorine eheheheh
Però mi sta piacendo (forse perché sono di sesso femminile anche io?), si legge tranquillamente ed incuriosisce capitolo dopo capitolo (per fortuna sono corti e tanti).
Scriverò la mia opinione finale più avanti :-)

Lessi questo libro da adolescente perché era un "classico" e come tale mi sentii in dovere di leggerlo.
Ricordo che non mi entusiasmò, forse per la presenza di troppi personaggi, troppe sorelle, troppa ansia materna di trovar loro marito, poco spazio all'analisi psicologica.
All'inizio l'orgoglio di Elizabeth mi piacque molto (Darcy le fa la più brutta dichiarazione d'amore mai letta) ma poi, quando il pregiudizio di lui decade, lei si lascia andare al sentimento, come se le parole passate o i comportamenti pregressi non avessero più peso, l'amore viene rappresentato come un qualcosa che va al di là del raziocinio, un messaggio un po' semplicistico per quanto mi riguarda o forse dovrei rileggerlo.

La prima volta che l'ho preso in mano l'ho abbandonato, era troppo sdolcinato. Poi, dopo anni e il bel film con Keira, l'ho ripreso e mi è piaciuto.