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AMOUR
Un film di Michael Haneke
Con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, William Shimell, Emmanuelle RivaRita, Blanco, Laurent Capel
Drammatico,127 min.
Francia, Austria, Germania 2012.
Allegato 3531
nomination:
miglior film
miglior regista
miglior attrice protagonista
miglior film straniero
migliore colonna sonora
AMOUR di Michael Haneke.
Straziante.
Ma uno straziante diverso dal piangere, dal disperarsi; è molto peggio.
Infatti non ho versato una lacrima ( io, la piagnona per eccellenza) ma mi è restato dentro un senso di dolore acuto e di malessere, per vari giorni!
Contrariamente alle mie abitudini, non avevo letto nulla, prima. Sono andata al buio, per capire, vedere questo Amore che dava il titolo al film.
In effetti è una storia d’amore grandiosa, quella di George ed Anne, due vecchi coniugi, musicisti in pensione, che conducono la loro ultima età insieme, in una vita dignitosa, indipendente, piacevole. Vanno ai concerti dei loro allievi, leggono, parlano,si aiutano nelle faccende… fanno insomma tutte quelle piccole cose di cui è composta una serena vita coniugale di lunga data.
Ma in agguato c’è un ictus, che costringe Anne alla sedia a rotelle, e ad una progressiva dipendenza dal marito, che amorevolmente a poco a poco si annulla in lei, e l’assiste fino ad escludere tutti e tutto. Anche la figlia viene educatamente tenuta fuori: George è convinto di farcela da solo, anche se la situazione è sempre peggio.
Anne perde la parola, diventa una larva in un letto, accudita in modo quasi maniacale dall’uomo, che perde quasi i contatti con il mondo esterno, riducendosi ad una specie di robot che esegue sempre gli stessi gesti: la alza, la lava, la imbocca, la ri-pulisce…e così via.
Una situazione terribile, che fa paura ad ogni età, ma certo maggiormente a chi sta andando incontro a passi da gigante a”quella” fase.. Le possibilità aumentano, e la paura sale dentro….
Il finale è a sorpresa, ma neppure tanto. Non c’era altra soluzione di quella che potete immaginare, ma non voglio togliere il gusto di vederlo.
Certo , bisogna andare preparati a soffrire, a vedere questo film, che si svolge, ad eccezione di una scena, tutto nell’interno del loro appartamento.
Molte sequenze sono volutamente lente, quasi a indulgere su particolari dolorosi, di quelli che conosciamo, ma vorremmo ignorare.
Emmanuelle Riva ( classe 1927) e Jean Louis Trintignant ( classe 1930) bravissimi.
Ciascuno decida se sia da vedere o no.
P.S. Personale.
Sono andata da sola a vederlo; Il mio consorte, saggiamente, ha guardato l’Inter che vinceva, spaparanzato in salotto. Mi ha detto , dopo il mio resoconto, essere stata un’OTTIMA scelta, la sua!
Rosy:)
Allegato 1293
Vorrei vederlo! Anche altri amici me ne hanno parlato e penso che nonostante la disperazione, mi piacerebbe