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Cielo
Io non devo scordare
che il cielo
fu in me.
Tu
eri il cielo in me,
che non parlavi
mai del mio volto, ma solo
quand’io parlavo di Dio
mi toccavi la fronte
con lievi dita e dicevi:
– Sei più bella così, quando pensi
le cose buone –
Tu
eri il cielo in me,
che non mi amavi per la mia persona
ma per quel seme
di bene
che dormiva in me.
E se l’angoscia delle cose a un lungo
pianto mi costringeva,
tu con forti dita
mi asciugavi le lacrime e dicevi:
– Come potrai domani esser la mamma
del nostro bimbo, se ora piangi così? –
Tu
eri il cielo in me,
che non mi amavi
per la mia vita
ma per l’altra vita
che poteva destarsi
in me.
Tu
eri il cielo in me
il gran sole che muta
in foglie trasparenti le zolle
e chi volle colpirti
vide uscirsi di mano
uccelli
anzi che pietre
– uccelli –
e le lor piume scrivevano nel cielo
vivo il tuo nome
come nei miracoli antichi.
Io non devo scordare
che il cielo
fu in me.
E quando per le strade – avanti
che sia sera –
m’aggiro
ancora voglio
essere una finestra che cammina,
aperta, col suo lembo
di azzurro che la colma.
Ancora voglio
che s’oda a stormo battere il mio cuore
in alto
come un nido di campane.
E che le cose oscure della terra
non abbiano potere
altro – su me,
che quello di martelli lievi
a scandere
sulla nudità cerula dell’anima
solo
il tuo nome.
Antonia Pozzi
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1 allegato(i)
Il cielo
Da qui si doveva cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un’apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa,
per osservare il cielo.
L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva dal basso.
Perfino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n’è più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso
cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciosi,
infuocati e aerei,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cumuli di cielo.
Il cielo è onnipresente
perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio cielo, evacuo cielo.
Sono una trappola in trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta a una domanda.
La divisione in cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare,
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
Wisława Szymborska
“Da ‘Vista con granello di sabbia”
Allegato 5066
Blu di cielo - Kandinskij 1940
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3 allegato(i)
Come William Turner dipinse il cielo, nessuno mai...
Allegato 5070
Luce e colore - Il mattino dopo il diluvio
Allegato 5068
La nave negriera
Allegato 5069
Heaving in coals by Moonlight
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1 allegato(i)
Il cielo è basso
Il cielo è basso , le nuvole a mezz'aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi .
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l'ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
Emily Dickinson
Allegato 5071
Constable
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1 allegato(i)
Tramonto
Il carnato del cielo
sveglia oasi
al nomade d’amore
G. Ungaretti
Allegato 5076
Turner - Tramonto
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1 allegato(i)
Sereno
Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
Mi riconosco
immagine
passeggera
Presa in un giro
Immortale.
G. Ungaretti
Allegato 5075
Van Gogh
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2 allegato(i)
“Era una notte ferma. Il mare a riva non riusciva a muoversi di un passo. Quand’è così non è nemmeno mare, pare cielo.” Erri De Luca
"La cima è il mio punto e a capo. Bello per me che coincide con il cielo." Erri De Luca
Allegato 5080
Allegato 5081
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2 allegato(i)
Allegato 5083
Non mi stanco mai di un cielo azzurro.
(Vincent van Gogh)
Allegato 5082
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1 allegato(i)
E’ così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste.
(Margherita Hack)
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve
(Fernando Pessoa)
Nuvole di grandezza e forma diverse che arrivano, e se ne vanno, semplici ospiti di passaggio. Ciò che resta è soltanto il cielo, che è sempre lo stesso. Che è qualcosa che esiste, e al tempo stesso non esiste. Che ha una sostanza e al tempo stesso non ne ha.”
(Haruki Murakami)
Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.
(Joan Miró)
Allegato 5084
Il giro del cielo - Mirò
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1 allegato(i)
Il lampo
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un'occhio, che, largo, esterefatto,
s'aprì, si chiuse, nella notte nera
Giovanni Pascoli
Allegato 5085
Bierstadt Albert
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Un punto microscopico brilla, poi un altro, poi un altro: è l'impercettibile, è l'enorme. Questo lumicino è un focolare, una stella, un sole, un universo; ma questo universo è niente. Ogni numero è zero di fronte all'infinito. L'inaccessibile unito all'impenetrabile, l'impenetrabile unito all'inespicabile, l'inespicabile unito all'incommensurabile: questo è il cielo.
Victor Hugo
Allegato 5086
Chagall
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1 allegato(i)
Cielo
La buona, la meravigliosa Lina
spalanca le finestre perché veda
il cielo immenso.
Qui tranquillo a riposo, dove penso
che ho dato invano, che la fine approssima,
più mi piace quel cielo, quelle rondini,
quelle nubi. Non chiedo altro.
Fumare
la mia pipa in silenzio come un vecchio
lupo di mare.
Umberto Saba
Allegato 5089
dal web
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1 allegato(i)
Egli desidera il tessuto del cielo
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri
del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera perché
cammini sopra i miei sogni.
William Butler Yeats
Allegato 5087
Monet
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Le donne sono l'altra metà del cielo, quella nuvolosa. Groucho Marx
Allegato 5100
Corcos
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https://www.youtube.com/watch?v=sWVJpiuRVZI
“Il cielo in me. Vita irrimediabile di una poetessa. Antonia Pozzi (1912-1938)” è un film documentario di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania dedicato alla vita di Antonia Pozzi.
E’ stato proiettato in anteprima al Teatro della Società di Lecco la sera del 21 marzo 2014, data significativa e dal forte valore simbolico e culturale, trattandosi della giornata dedicata alla poesia.