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Ma va! Io c'è l'ho!
Daydream - lovin spoonful
http://youtu.be/fwH4wPz-URM
Hums - lovin spoonful
http://youtu.be/ZOvHUCgbyaA
E' il mio primo libro di Muraka e sembra che scorre. :well:
Avevo una paura del mattone!
Sto leggendo Ellory.
Appena finisco mi procuro "L'arte di correre" :reading01
Il tempo di recuperare il libro e credo di iniziare appena finisce il trambusto della festività pasquale.
Di Murakami avevo letto solo la raccolta di brevi racconti "Figli di un Dio minore".
Una curiosità: nel cercare qualche notizia su Murakami mi sono imbattuta in una notizia da gossip, pare che il nostro nuovo capo del Governo sia stato visto con una copia del libro mentre era in riunione in Parlamento.:mrgreen: Che sia la sua Bibbia?
Accidenti, sono appena stato in Einaudi ... potevo averlo già per le mani.
Poi fra Pasqua e 25 Aprile sono in giro per il Centro-Sud e non so se riuscirò a leggere più di tanto, credo che mi metterò in moto ai primi di Maggio.
Ce l'ho! :well:
Grazie Darky per la colonna sonora... Eppure lo sapete che...
Io non mi reputo certo una sportiva o una che va in palestra, l'attività fisica non mi riguarda, nonostante indossi quasi sempre scarpe da ginnastica.
eppure così come per Rosy il trekking non è solo un'attività ma una filosofia di vita, così per me è la corsa. Se io fossi meno pigra correrei sempre. E mi piace così tanto che, pur ascoltando nelle cuffie musica quasi per il 70% della mia vita quando corro, Mai. Mi piace mentre corro sentire il mio respiro, il mio cuore, la mia fatica, sentire che non ce la faccio più e comunque trovare dentro la forza per un altro passo. O sì, mi piace da matti. E chi corre con la musica secondo me non Sa Cosa si perde. Un po' come se Rosy facesse trekking in palestra e non in quei meravigliosi paesaggi. Insomma per me correre ha un paesaggio che non è fuori, ma dentro. Non so se mi sono spiegata. :)
Per me invece è l'incontrario. Vorrei tanto provare ciò che dici (bella descrizione), ma sentire il mio fiatone mi fa ricordare quanto ancora sono poco leggera e quanta strada c'è da fare!
Dall'età di 4 anni ho iniziato a fare nuoto fino a 19 anni. Per circa 10 anni ho fatto pentathlon a livello agonistico. Gareggiavo per le nazionali, provinciali e comunali. Bei tempi! :D
Ho lasciato improvvisamente ed anche il mio corpo ne ha risentito... ingrassandomi :banghead:
Per tornare al discorso di prima, quando correvo per agonismo era uno strazio. Avevo un allenatore che ci faceva fare le salite con i pesi a tempo o le distanze lunghe per Roma con lui dietro in motorino! Era bello perchè si sentiva il gruppo, si sentiva la fatica e mi ha insegnato a non mollare quando ci sono le difficoltà. Ma, allo stesso tempo, ho odiato la corsa, il fiato che manca, il cuore in gola e le gambe che diventano sempre più pesanti!
Ora quando corro lo faccio con le cuffie, proprio per non rispolverare le fatiche del passato ahahah
Metto una bella musica movimentata che mi aiuta con il ritmo :D
Tra l'altro c'è stato anche uno studio, sapete, quelli che fanno nelle università americane e che non servono a niente (eheheh), che diceva che una canzone con un ritmo veloce aiuta lo sportivo ad avere più performance. Provate a correre con Cocciante alle orecchie o con Madonna e sentirete la differenza eheheh
Per me niente attività fisica, sarebbe bello correre un po' ma io niente :roll:
Per la musica, comunque, ascolterei a palla i DM :listening_headphone Sarebbero perfetti !!!
Accipicchia Darky che atleta! :)
Lo hai fatto benissimo e io la penso esattamente come te.
Non posso certo dire di non amare la musica, io sono uno di quelli che in auto accende la radio anche per fare solo due chilometri, ma quando faccio sport (principalmente corsa e nuoto) mi piace sentire il mio suono e quello di ciò che mi circonda ... perfino in un luogo rumorosissimo come Milano in certe mattine si riesce a correre sentendo i propri passi o lo stormire delle foglie e, anche se non è certo il mare, il contatto tattile e uditivo che ho con l'acqua quando nuoto ha il potere di rilassarmi anche in momenti di forte stress.
In realtà libri scritti da autori che parlano di se stessi non mi sono mai stati molto simpatici. Credo che questo non faccia eccezione.
Ci trovo sempre qualcosa di poco modesto. Un modo in più per vantarsi del tipo di persona che sono sia usando il vezzeggiativo che il dispreggiativo.
Spoiler - sono all'inizio del secondo capitolo.
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