Grafomania in particolari luoghi

E precisamente gli atri condominiali e i bagni di pubblico uso.
Lo avete notato?
Sono spesso inondati da avvisi ovvi o di nessuna importanza.
Tutti i bagni dei vari uffici dove ho lavorato nel corso del tempo, ad esempio, li ho trovati pieni di biglietti che invitavano in tono sentenzioso oppure scherzoso a tener pulito e cose simili.
L'argomento non è di importanza fondamentale, lo so, ma è curiosa questa vena didattica che scaturisce dai luoghi di decenza, come venivano chiamati.
Un discorso a parte è quello relativo ai messaggi che venivano lasciati lì per impossibilità di divulgarli altrove per via della censura.
Famoso in questo ambito è: "Qui l'ho fatta e qui la lascio, mezza al duce e mezza al fascio, e se il fascio la riduce, niente al fascio e tutta al duce".

Nell'atrio di un palazzo vidi l'avviso "Cani al berzaglio" (sic). Lo aveva messo il portiere, persona piuttosto primitiva e irascibile, che evidentemente intendeva "al guinzaglio". Il giorno dopo non c'era più, il cartello intendo.
Invece in un bagno vidi un'esortazione a nome del water personificato che in un paio di endecasillabi diceva all'incirca: "Non pretendo che facciate centro ma, per l'amore del cielo, fatela almeno dentro!"
Per il caso di messaggi consegnati alle pareti dei bagni in quanto impossibili da divulgare altrove, lessi in una storia dell'Università di Pisa che in occasione della visita all'ateneo di un pezzo grosso del regime, se non dello stesso Mussolini, alcuni studenti avevano appunto fatto una scritta antifascista nei bagni, la scoperta della quale portò a vari arresti.
Certo, son cose diverse, tutte stimolate da un muro bianco e un luogo chiuso: la possibilità di dare ordini agli altri, il gioco scatologico e scurrile, la protesta ...

Allegato 653

Anche questa non è male :lol: