Conversazione tra Chomsky e daniela

25 Messaggi ospiti

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  1. Ciao Daniela, scusa se ti rispondo in ritardo ma ultimamente sto entrando poco. Certo la tematica razziale è estranea a questo romanzo che è del 1961 e anche alla letteratura del periodo. Il libro di Yates è focalizzato nella critica della società borghese bianca e scruta con impietosa precisione ogni piccola crepa dell'edificio familiare che dall'esterno appare così perfetto e attraente.
    Buona lettura e buona settimana santa.
    Salvatore
  2. Ciao, volevo ringraziarti per il tuo consiglio di lettura, sto leggendo Revolutionary Road (sono poco oltre la metà) e mi sta piacendo moltissimo.
    Yates trasmette molto bene le inquietudini e le insoddisfazioni dei protagonisti, per la verità assai simili alla scontentezza dei nostri giorni.
    Ma... manca la questione razziale... questa è un'America totalmente bianca: mi ha colpito l'assenza dei neri, nessun accenno alla discriminazione razziale e alla loro presenza. Curioso...è un'America solo bianca.
    Grazie Salvatore, il tuo suggerimento di lettura è stato veramente prezioso e molto apprezzato. Daniela
  3. Sì certo, riconosco che Philip Roth affronta crte tematiche in modo scabroso ma "Pastorale americana" è un ottimo libro molto diverso per esempio da "Il lamento di Portnoy" ma in ogni caso ci sono decine e decine di romanzi altrettanto belli nella storia della letteratura americana per cui potrai scegliere fior da fiore.
    Buona domenica!
    Salvatore
  4. Per me la letteratura americana è un mondo inesplorato... Ma Pastorale americana non mi attira proprio, ho letto qualcosa di Philip Roth, ma non mi ha coinvolto, credo che per ora non sia adatto a me. Ti ringrazio per i consigli di lettura, li trovo molto utili.
    Buona serata e buon fine settimana, spero di riposo.
    Ciao Salvatore!
  5. La letteratura americana è ricca di veri e propri tesori narrativi e se posso permettermi un consiglio, ti segnalo "Pastorale americana" di Philip Roth, che forse è il vero grande romanzo americano che racconta in modo mirabile vizi e virtù della vita sociale degli States.
    Ciao Daniela, buona serata e buona lettura.
    Salvatore
  6. Ti ringrazio moltissimo per questa tua recensione, veramente molto interessante. Non conosco quasi nulla degli scrittori statunitensi e della vita americana, perciò questo tuo suggerimento è davvero prezioso e arriva al momento giusto. Leggerò prima Revolutionary Road, e poi Libertà.
    Un caro saluto.
    Daniela
  7. Invece la squallida avventura di Frank con la collega Maureen mi ha fatto ricordare il capolavoro di Hopper "Nighthawks" http://en.wikipedia.org/wiki/File:Nighthawks.jpg
    Nei dipinti di Hopper c'è sempre un senso di attesa, di solitudine che ho ritrovato in questo bel libro di Richarad Yates, tanto che potrei dire che lo scrittore statunitense ha messo nero su bianco le emozioni e i moti d'animo che Hopper ha trasposto con i colori."
  8. Ho usato questo verbo volutamente perchè ogni pagina di Revolutionary Road mi ha fatto venire in mente i quadri di quel grande cantore della vita americana che è stato Edward Hopper.
    Per esempio, leggendo questa frase, "E' un amore di casa in una posizione deliziosa. Linee semplici e pure, bei prati, l'ideali per i bambini. E' subito dopo la prossima curva. Quella casetta bianca la vedete? Vedete com'è deliziosa in cima a quella salitella?" mi è venuto prepotentemente in mente sia "Casa vicino alla ferrovia" http://www.ibiblio.org/wm/paint/auth...r.railroad.jpg , "Estate" http://www.math.univ-montp2.fr/~herz...s/hopper16.jpg e ""Mattina a Cape Code" http://www.echn-aton.de/Hopper/hoppe...rning_1017.jpg
  9. Quando tutte le sue fantasie su questa svolta di vita si scontreranno con la dura realtà April metterà fine alla sua vita nel modo più crudele e simbolico.
    Come dei moderni Adamo ed Eva, Frank ed April si stancano presto del paradiso in cui vivono e lo perdono per la voglia di mordere la mela della presunzione. In questo ambiente in cui tutti ingannano e mentono, l'unico che non bara è paradossalmente John Givings, un giovane con seri problemi psicologici, figlio di un'amica dei Wheeler.
    Ambientato nell'estate del 1955 e riscoperto grazie al recente film di Sam Mendes Con Leonardo DiCaprio, Revolutionary Road è un libro imperniato sulla lucida analisi dei rapporti familiari e su un certo mondo di provincia americano votato al fallimento. Yates scruta questo mondo con l'interesse di un entomologo e pennella ogni frase con grande bravura.
  10. Revolutionary Road, ottimo romanzo d'esordio di Richard Yates, è un impietoso ritratto di una generazione americana, che uscita vincitrice dalla Seconda Guerra Mondiale, si trova vittima delle proprie contraddizioni. I protagonisti di questo amaro romanzo sono Frank e April Wheeler una giovane coppia piccolo-borgese con velleità intellettuali, colta nell'"Estate del proprio scontento".
    April è una nevrotica benchè affascinante casalinga, sempre in fuga dalle responsabilità e dalle incombenze che la vita le propone, "Ma perfino allora si era tenuta preparata alla fuga improvvisa, era sempre stata pronta ad andarsene in qualsiasi momento avesse avuto voglia di farlo" e il suo rapporto coniugale con Frank mostra i gravi traumi psicologici creati da una gravidanza indesiderata. Per fuggire dall'oppressivo ambiente in cui si sente prigioniera organizza un'improbabile trasferimento in Francia.
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