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Visualizza la versione completa : Billy Collins



Aleciccio
12-September-2012, 09:51
Questo è un tipo da conoscere... Per me è stata una folgorazione!


"Billy chiede ai lettori se c' è qualcuno che voglia unirsi a lui per prendere a sassate quegli insegnanti che, dopo aver fatto leggere una poesia, domandano immancabilmente agli studenti: «Che cosa sta cercando di dire il poeta»? Una domanda che fa andare Collins su tutte le furie perché presuppone che poeti immensi come Thomas Hardy o Emily Dickinson non siano riusciti a spiegare bene che cosa volessero dire con i loro versi."

Aleciccio
12-September-2012, 09:51
Aubade

Se vivessi nella casa di fronte a me
e se fossi seduto al buio
sul bordo del letto
alle cinque del mattino,
mi potrei chiedere che cosa ci fa
la luce accesa nel mio studio a quest’ora,
eppure eccomi alla mia scrivania
nel mio studio a chiedermi la stessa identica cosa.
So che non dovevo alzarmi così presto
per aprire con un coltellino
i pacchi di giornali all’edicola
come potrebbe pensare l’uomo della casa di fronte.
È ovvio che non sono un agricoltore o un lattaio.
E non sono l’uomo della casa di fronte
che siede al buio perché sonno
è sua madre e lui è uno dei suoi tanti orfani.
Forse sono sveglio solo per ascoltare
il tenue stridulo tintinnio,
del tungsteno nell’unica lampadina
che ha lo stesso suono del fruscio degli alberi.
O il mio compito è solo quello di stare seduto immobile
come il bicchiere d’acqua sul comodino
dell’uomo della casa di fronte,
immobile con la fotografia di mia moglie in cornice?
Ma ecco il primo uccello che consegna il suo canto,
ed ecco il motivo del mio essere in piedi:
per catturare la canzone di tre note di quell’uccello
e aspettare ora assieme a lui una risposta.

Billy Collins

Aleciccio
12-September-2012, 09:52
I morti


I morti ci guardano sempre dall’alto, si dice,
mentre ci mettiamo le scarpe o ci facciamo un panino,
ci guardano dal fondo di vetro delle barche del cielo
mentre remano lenti attraverso l’eternità.

Osservano le nostre nuche muoversi in basso, sulla terra,
e quando ci sdraiamo in un campo o su un divano,
intontiti forse dal ronzio di un caldo pomeriggio,
pensano che stiamo ricambiando il loro sguardo,

e questo fa sollevare loro i remi e li fa restare in silenzio
ad aspettare, come genitori, che noi chiudiamo gli occhi.

Billy Collins

Aleciccio
12-September-2012, 09:53
Certi giorni

Certi giorni
metto la gente
al loro posto a tavola,
piego loro le gambe alle ginocchia,
se le ginocchia sono snodate,
li sistemo nelle loro sedie di legno piccoline.
Tutto il pomeriggio si guardano fisso
l’uomo col vestito marrone,
la donna col vestito blu,
perfettamente immobili,
perfettamente composti.
Ma in altri giorni sono io quello
che viene preso per le costole
e sistemato nel soggiorno di una casa delle bambole
a sedere insieme agli altri al tavolo da pranzo.
Molto divertente,
ma a te piacerebbe
non sapere se il giorno dopo
lo passerai camminando a grandi passi, come un dio vigoroso
con le spalle tra le nuvole,
o seduto laggiù tra la carta da parati
a fissare dritto avanti a te
con la tua piccola faccia di plastica?

Billy Collins

Aleciccio
25-May-2013, 11:29
Attraversando a piedi l’Atlantico

Aspetto che la folla del giorno di festa lasci la spiaggia
prima di salire sull’onda.


Ora attraverso l’Atlantico a piedi
e penso alla Spagna,
attento alle balene, ai pennacchi di vapore.

Sento l’acqua che sostiene il mio peso in movimento.


Questa notte dormirò sulla sua superficie cullante.

Ma intanto provo a immaginare come
debba sembrare tutto questo ai pesci là sotto:
il fondo dei miei piedi che appare, scompare.



Billy Collins
A vela, in solitaria, intorno alla stanza, tr. it. F. Nasi, Medusa, Milano, 2006

Aleciccio
25-May-2013, 11:31
La sigaretta migliore

Ce ne sono molte che mi mancano,
dopo aver gettato dal finestrino dell’auto l’ultima,
scintillante, lungo la strada, una notte, anni fa.

Quelle canoniche, naturalmente:
dopo aver fatto sesso, le due punte luminose
ora luci di un’unica nave;
alla fine di una lunga cena
con altro vino in arrivo
e un cerchio di fumo che fluiva nel lampadario;
o su una spiaggia bianca
stretta fra le dita ancora bagnate dalla nuotata.

Così agrodolci queste punteggiature

di fiamma e gestualità;
ma le migliori erano in quelle mattine
quando qualche piccola cosa
cominciava a prendere forma
alla macchina da scrivere,
il sole che brillava alle finestre,
con Berlioz, magari, in sottofondo.
Andavo in cucina per un caffè
e tornavo alla pagina,

ripiegata nel rullo,
me ne accendevo una e sentivo
il secco afflusso mescolarsi al gusto scuro del caffè.

Poi diventavo la locomotiva di me stesso
che lasciava dietro di sé, mentre tornavo al lavoro,
piccoli sbuffi di fumo

indici del progresso,
segni di laboriosità e pensiero,
il segnale che diceva al diciannovesimo secolo
che avanzava.
Quella era la sigaretta migliore,
quando fumante entravo nello studio
pieno di speranze vaporose
e me ne stavo lì, in piedi,
con la grande lampada del mio volto
che illuminava le parole disposte in linee parallele.

Billy Collins
Sailing Alone Around the Room, Random House, New York

Andrea
12-November-2013, 20:28
Senza Tempo

Di corsa, in questa mattina di un giorno feriale,
do un colpo di clacson mentre passo accanto al cimitero
dove sono sepolti i miei genitori
uno accanto all’altro, sotto una lastra liscia di granito.
Poi, per tutto il giorno, penso a lui che si tira su
e mi lancia un’occhiata
di familiare disapprovazione,
mentre mia madre, con calma, gli dice di rimettersi giù.

Billy Collins

Andrea
12-November-2013, 20:29
Ora e allora

Questo poeta della dinastia Sung è davvero infelice.
Il vento sospira,
un cigno solitario passa là in alto,
e lui è solo nella sua barchetta, sull’acqua.
Se soltanto apprezzasse quanto me
la vita nella Cina dell’undicesimo secolo:
niente cartoni a tutto volume alla televisione,
niente musica dal camioncino dei gelati,

solamente il richiamo di molti uccelli
e lo scorrere regolare dell’orologio ad acqua.

Billy Collins

Aleciccio
13-November-2013, 20:27
Adoro quest'uomo!!!

Andrea
21-February-2014, 17:23
Old Man Eating Alone in a Chinese Restaurant

Ma vorrei ricordare la luce
che entra dalle grandi vetrate a quest’ora del giorno
e mette in corsivo ogni cosa che tocca:
i piatti, le teiere, le tovaglie immacolate,
così come i morbidi capelli bruni della cameriera
con la camicetta bianca e la corta gonna nera,
quella che ora sorride mentre porta una tazza di riso
e carne affettata con aglio al mio tavolo preferito, nell’angolo.

Billy Collins

Andrea
21-February-2014, 17:25
Quel che ho dimenticato di dirvi in quell’ultima poesia
se avete prestato un minimo di attenzione
è che l’amavo davvero allora.
La luce marittima negli ultimi versi
poteva sembrare artefatta…
e lo stesso si poteva dire
delle molte lune immaginarie
che ho detto ruotavano sul nostro letto mentre dormivamo,
del cosmo racchiuso dalle pareti della stanza.
Ma la verità è che ci piaceva
fare lunghe passeggiate sulle spiagge ventose,
non le spiagge fra il mare di lei
e la terra simbolica di me,
ma le vere spiagge di conchiglie vuote,
mentre il sole sorge e l’acqua viene avanti e ritorna.

Aleciccio
22-February-2014, 12:20
Un cane sul suo padrone

Per quanto possa sembrare più giovane,
invecchio più in fretta di lui
sette a uno
dicono sia il rapporto.
Qualunque sia il numero,
lo supererò un giorno
e gli starò davanti
come faccio nelle nostre passeggiate nel bosco.
E se qualcuno riuscirà mai
anche solo a sfiorargli la mente,
sarà l’ombra più dolce
che io abbia mai lasciato impressa sulla neve o sull’erba.

Billy Collins

Aleciccio
27-April-2015, 18:22
Billy Collins (New York, 1941), da A vela, in solitaria intorno alla stanza (Fazi, 2013)

Indicazioni

Hai presente il sentiero di mattoni sul retro della casa,
quello che si vede dalla finestra della cucina,
quello che piega attorno al confine del giardino
dove ci sono tutte le primule gialle?
E hai presente che se lasci il sentiero
e sali dentro al bosco arrivi
a un cumulo di massi, probabilmente spinti
giù durante gli orrori dell’Era Glaciale,
e a un boschetto di alti abeti, ora verde scuro
sullo sfondo degli aghi caduti, marrone chiaro?
E più avanti, hai presente
il piccolo ponte con le assi divelte
e che se lo passi arrivi
ai piedi di quella collina che sembra una testa di pecora?
Be’, se cominci ad arrampicarti,
e potresti aver bisogno di afferrarti a un arbusto
quando la salita si farà ripida,
alla fine giungerai a una lunga cresta
di pietra contornata di pini
che è il punto più alto lì attorno
e un posto ben adatto per fermarsi.
Il momento migliore è il pomeriggio tardi
quando il sole scintilla attraverso
le colonne degli alberi mentre sali,
e quando troverai un masso adatto
per sederti, sarai in grado di vedere
la luce che filtra nel bosco
spezzandosi nelle forme e nei colori
delle cose e non sentirai nulla
se non un accenno di canto d’uccello
o il cadere attutito di una pigna o una noce tra gli alberi,
e se proprio sei fortunata potresti addirittura
vedere una lepre o sentire il battere d’ali delle anatre
che volano sopra di te dirette chissà dove.
Ma è difficile parlare di questo,
di come le voci della luce ti entrano dentro
e iniziano a raccontare le loro storie
di come la terra ci trattiene con dolore
contro il suo petto di humus e rovi
di come noi, che presto spariremo, pensiamo
agli esseri che continuano a tornare
più verdi che mai, all’acqua sorgiva che scorre
attraverso un prato e all’ombra delle nuvole
che passa sulle colline e sul terreno
dove posiamo fremendo nel pensiero
accogliendo dentro noi la vastità lì fuori.
Però fatti sentire prima di avviarti.
Vieni a bussare alla mia porta
e ti accompagnerò fino in fondo al giardino
tenendoti la mano sulla spalla.
Addirittura, guarderò avanti a te e non mi girerò
verso casa fino a quando non sarai sparita
nella folla di aceri e di frassini
diretta verso la collina
mentre segni il terreno con il tuo bastone.

Aleciccio
21-May-2015, 09:56
Abbiamo bisogno di quattordici versi, tredici ora,
e dopo questo appena una dozzina
per varare una barchetta sui mari colpiti dalla tempesta d’amore,
Poi ne rimangono ancora solo dieci come file di fagioli.
È facile, se non vuoi fare come gli Elisabettiani
e insistere che si vedono i bonghi giambici
E mettere le rime alla fine sei versi,
una per ciascuna stazione della croce.
Ma resta qui mentre svoltiamo
negli ultimi sei dove tutto sarà risolto,
Dove i desistere e i mal di cuore troveranno fine,
Dove Laura dirà a Petrarca di deporre la penna,
Di togliersi quelle strambe braghe medievali,
di soffiare sulla candela,e di venire finalmente a letto.

Billy Colllins