PDA

Visualizza la versione completa : P. REAGE, Histoire d'O, romanzo erotico 1954.



kaipirissima
03-September-2012, 11:59
PAULINE RÉAGE, Histoire d'O

GENERE: Romanzo erotico.

Più che un romanzo erotico a me sembra un romanzo psicologico. La protagonista O è una donna difficile da inquadrare.

Chi è O?
All'inizio ci appare come una donna sottomessa, pronta a darsi ad altri uomini per soddisfare la richiesta del proprio amante.
Lo fa per lui. Lo fa per amore. Una vera martire.
René la conduce a Roissy affinché venga "svezzata" per adempiere al ruolo di oggetto del piacere. Dovrà abituarsi alle frustate, a tenere gli occhi bassi senza alzarli mai per guardare in viso gli uomini che decideranno, arbitrariamente, di prendersi il loro piacere dalla sua carne.
Certo bisogna avere lo stomaco di ferro per superare le prime pagine, poiché O viene introdotta in una stanza in cui vi sono quattro uomini, tra cui il suo amato, i quali non avranno scrupoli a prenderla in ogni orifizio, a legarla, frustrarla e poi sodomizzarla, ancora, per concludere con un rapporto orale con René che le ingiunge di dichiarare il suo amore verso tutti loro.
Ogni rapporto si consuma senza che nessuno le rivolga la parola, come se lei non fosse lì, come se non esistesse.
Dopo la "cerimonia" di apertura, l'unico rammarico di O ė quello di non aver riconosciuto tra i vari amplessi quello inflittole dal suo amante. (?)

O prova piacere?
L'unica volta in cui si percepisce il raggiungimento dell'orgasmo in O, questo è legato alla vergogna e al senso di colpa che l'assalgono il primo giorno, quando Renė conduce nella sua cella un uomo. Questi s'inginocchia davanti al suo sesso, e lei s'imbarazza poichė non è l'uomo, secondo lei, a doversi piegare ma la donna. La sua vergogna cresce quando l'uomo le bacia il "ventre" e lei prova un piacere intenso fino a quando quest'ultimo la possiede davanti a René.
Questa sarà l'unica volta in cui avremo la certezza che lei stia godendo perché successivamente O verrà presa con la forza, brutalizzata, frustata ecc. E non vi sono cenni al suo piacere ma solo a quello degli uomini o delle donne.

Chi è O?
O ė speciale, si distingue subito dalle altre, vi è una strana luce che la illumina, una calma, un'aura che aleggia intorno a lei, così che le attenzioni degli uomini, nei suoi riguardi, sono più solerti. A loro piace averla vicino mentre assistono agli amplessi altrui per poi, ovviamente, possederla. Tutto ciò sembra non sfiorarla, come se lei non fosse lì, come se si guardasse da fuori, come se fosse una creatura proveniente da un altro pianeta o dimensione. Non cerca il contatto con le altre donne, mantiene una specie di propria etica, che le crea il vuoto attorno. Nella sua docilità il mondo interiore di O appare ricco e complesso.
Teme la frusta, ma non cerca di sfuggirle, non offre il suo corpo ai valletti per evitare punizioni dolorose. È forte, forte dell'amore. Possiede una dignità, un'alterità sconosciuta alle altre.

Il possibile lieto fine
Finita la parte di Roissy, O e René ritornano alla loro quotidianità, fino al giorno in cui René la cede a Sir Stephen. A questo punto si apre una parentesi in cui la personalità di O si arricchisce. Scopriamo essere una fotografa di moda, conosciamo storie del suo passato, i suoi amanti, e in lei appare una sfaccettatura del tutto inaspettata. Lo capiamo quando impone a un amante respinto una "crudele" tortura.
Sensuale, carnale, vogliosa, la libido di O si muove verso la scoperta del corpo femminile.
Con l'arrivo di Sir Stephen per un attimo si apre uno spiraglio d'amore, ma ė solo un'illusione, Sir Stephen spinge la tortura oltre, oltre, oltre. René si fa da parte.

Chi è Renė?
Anche lui sottomesso, ma diversamente dagli altri personaggi che via via nel libro perdono umanità Renė sembra acquisirla. O diventa sempre più un'estranea ai nostri occhi, più insensibile, e Sir Stephen una maschera impenetrabile. René, al contrario, sembra l'unico ancora in grado di innamorarsi, ma la donna del suo cuore ė fredda e calcolatrice.

Perché si chiama O?
Alla fine del romanzo O indossa una maschera, che a mio avviso simboleggia l'avvenuta trasformazione di O, o meglio la sua scomparsa. Per questo motivo, penso, O diversamente dagli altri personaggi del libro non ha un nome.
O che nome è? Tutti i personaggi, se non un cognome, un nome ce l'hanno, incontriamo Renè, Sir Stephen, Eric, Jacqueline, Anne-Marie... anche le altre ragazze di Roissy hanno un nome. Tutti tranne lei.
Quindi O, senza punto, solo O. Che sia un simbolismo dei vari orifizi da cui gli uomini ricavano il piacere? Non lo so, però potrebbe esserlo, in fondo questa donna lentamente scompare e ciò che di lei rimane è la sua carne martoriata e i suoi orifizi.

Come interpretare la violenza?
È davvero un mistero. Questi non frustano perché odiano O, l'assurdo è che non c'è nulla di personale, anche se, dopo la prima frustata, infliggere tale supplizio è fonte di piacere che si rinnova al vedere le cicatrici.

Come finisce il libro?
Esistono quattro finali:
Però non ve ne racconterò neppure uno.

Narrazione:
Il romanzo presenta da una parte un narratore esterno che dall'alto, e in modo freddo e oggettivo, racconta gli eventi, dall'altra il narratore cede il punto di vista a O.
La narrazione così si sposta dalla fredda descrizione degli eventi che ci tiene a distanza a un punto di vista interiore che ci avvicina a lei. Fuori, dentro, fuori come fosse un atto sessuale, ma la storia evolve e alla fine quel dentro si fa sempre più freddo e vuoto. 0.

Sul fatto che sia un romanzo erotico il cui scopo è farci eccitare ho seri dubbi, che sia invece un romanzo che guarda, indaga, studia l'uomo da una angolazione diversa, mi sembra più verosimile, anche se probabilmente questo non era nelle intenzioni dell'autore

Sabrina71
12-September-2012, 10:46
Complimenti per la recensione. Hai analizzato ogni aspetto con precisione. Si capisce che lo hai letto attentamente.
Io lo avevo letto tanti anni fa quando iniziavo ad esplorare nuovi mondi e un nuovo genere letterario dopo tanti romanzi e storie vere.
Dovrei rileggerlo per ritrovare quelle sensazioni e quei pensieri che la lettura mi aveva suscitato.
Quello che mi viene da dire è che è vero che c'è violenza, ci sono descrizioni molto forti, ma la volontà di O non è mai messa in dubbio. Lei dà il consenso a tutto quello che le succede. È vero come dici tu che non c' è quasi mai riferimento al suo piacere. Lo fa per amore verso Renè, lo fa per sentirsi se stessa? Forse è proprio così. Attraverso questa condizione di schiavitù O realizza se stessa. Non c'è qui nessun riferimento a problemi psicologici o perversioni che giustifichino tutti gli atti di dominazione/sottomissione, come invece troviamo in altri romanzi.
Dopo Histoire d'O è stato scritto Ritorno a Roissy, che io non ho letto, ma ho visto gli altri due film che seguono il primo Histoire d'O e lì la personalità di O esce di più. Addirittura lei stessa trova una giovane ragazza da introdurre a Roissy e diventa quasi sadico il suo modo di istruire questa giovane inesperta.
Forse varrebbe la pena di leggerlo questo Ritorno a Roissy. Vedo se lo trovo!

Sabrina71
12-September-2012, 16:06
Forse varrebbe la pena di leggerlo questo Ritorno a Roissy. Vedo se lo trovo!

Trovato su e bay!

kaipirissima
12-September-2012, 16:52
Già in Histoire d'O lei deve istruire una ragazza, immagino sia la stessa. Per quanto riguarda la "brutalità-sadismo" a cui accenni, non mi stupisco perché è già per percepibile quando si ritrova a frustare una ragazza su ordine della lesbica sadica.
Però concordo sulla completa libertà di scelta di O, nulla viene fatto contro il suo volere. Parlare di stupro è fuorviante.( credo di aver usato questo termine nella recensione).

Per la lettura credo dipenda anche dall'età, è diverso leggere un libro a 15 20 30 40 (tel:15 20 30 40) anni.

Io adesso vorrei leggere quello di De Sade Justine e la virtù...

Sabrina71
12-September-2012, 23:30
Io adesso vorrei leggere quello di De Sade Justine e la virtù...

Ce l'ho da qualche anno e vorrei leggerlo anche io, tempo permettendo.