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Visualizza la versione completa : Il paradiso perduto - John Milton



Sir Galahad
28-October-2011, 20:28
Paradiso perduto di Milton

http://2.bp.blogspot.com/_6INqKvhbJZ0/ShGxvM16HTI/AAAAAAAAAHQ/s_IZv8OttQ8/s320/paradiso+perduto.jpeg

Uno dei miei poemi preferiti è Paradiso perduto, una colossale opera di Milton.
Ne conoscerete senz'altro il contenuto. Mi limito solo ad accennare alla poesia, all'amore, alla tenerezza, alla delicatezza con cui Milton guarda alla cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden. Sono righe, per me, indimenticabili, queste righe che concludono l'opera, libro XII (e che sono introduzione alla esistenza materiale dell'intero genere umano):

Allor Michele
Prendendo i nostri padri ambi per mano,
L'indugio ne affrettò, dritto alla porta
Orïental guidolli, e di là ratto
Giù per la rupe alla pianura, e sparve.
Essi al perduto lor felice albergo
Volsero indietro gli occhi, e l'igneo brando
Vider rotante in fulminosi giri
Su tutto il lato orïentale e folte
In sulla porta star tremende facce
Ed armi ardenti. Alle lor ciglia alquante
Stille di pianto allor mandò natura,
Ma tosto le asciugaro. A sè dinanzi
Avean tutta la terra, ove un soggiorno
Scegliersi di riposo, e loro scorta
Era la Provvidenza. A incerti e lenti
Passi, dell'Eden pei solinghi campi,
Tenendosi per man, preser la via.

dolores
10-November-2011, 12:14
Paradiso perduto di Milton

Uno dei miei poemi preferiti è Paradiso perduto, una colossale opera di Milton.
Ne conoscerete senz'altro il contenuto. Mi limito solo ad accennare alla poesia, all'amore, alla tenerezza, alla delicatezza con cui Milton guarda alla cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden. Sono righe, per me, indimenticabili, queste righe che concludono l'opera, libro XII (e che sono introduzione alla esistenza materiale dell'intero genere umano):

Allor Michele
Prendendo i nostri padri ambi per mano,
L'indugio ne affrettò, dritto alla porta
Orïental guidolli, e di là ratto
Giù per la rupe alla pianura, e sparve.
Essi al perduto lor felice albergo
Volsero indietro gli occhi, e l'igneo brando
Vider rotante in fulminosi giri
Su tutto il lato orïentale e folte
In sulla porta star tremende facce
Ed armi ardenti. Alle lor ciglia alquante
Stille di pianto allor mandò natura,
Ma tosto le asciugaro. A sè dinanzi
Avean tutta la terra, ove un soggiorno
Scegliersi di riposo, e loro scorta
Era la Provvidenza. A incerti e lenti
Passi, dell'Eden pei solinghi campi,
Tenendosi per man, preser la via.

Caro Sir, non conosco per niente il contenuto di questa opera a te così cara, ma questo brano che hai citato mi ha commossa perché la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui Milton guarda la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden sono la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui vorrei essere guardata io nelle mie quotidiane cadute, e la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui vorrei guardare gli uomini, miei compagni di viaggio, nelle loro quotidiane cadute.

Grazie. Ti prego, continua, sono tutta orecchi! :)

Sir Galahad
10-November-2011, 18:31
Paradiso perduto è un poema epico in versi sciolti. Milton è ariano, come formazione religiosa, ma il suo testo - molto dibattuto - vuole essere, secondo me, un senso di manifesta ribellione al senso di Giustizia che è descritto, e che pure promana dalla bontà di Dio. Anzi, è meglio dire che Milton suggerisce una lettura diversa della caduta di Adamo ed Eva: accanto alla speranza di redenzione, si fa sentire nel poeta un senso di fratellanza, espresso come affratellamento, verso chi è caduto. Milton non giudica, spera. Ed ama chi sbaglia. La caduta dal Paradiso terrestre è stata presentata come trasgressione, separazione, volontà di potenza. La speranza, come tensione a ristabilire la relazione interrotta fra il creato e il Creatore.
E', vista così, un'opera permeata di umanità e di speranza.

Sir