Rosy
31-July-2012, 22:46
Questo romanzo , di cui mi aveva affascinato già il titolo, è stato per me una sorpresa totale. Ed una scoperta.
Per cominciare, la trama mi era parsa originale.
In breve: Maria , affascinante amministratrice di condominio, single e ragazza madre di Mandorla, sei anni, muore in un incidente stradale, lasciando la bimba sola al mondo.
I suoi condomini, cinque famiglie eterogenee abitanti nei cinque piani di una palazzina, non sanno che pesci prendere, ma a questo punto provvede il destino: in una lettera , Maria aveva scritto alla figlia che suo padre era uno degli uomini del condominio!!
Sgomento. Incredulità. Malumori intestini.
Alla fine le cinque famiglie decidono che i loro uomini non si sottoporranno al test del DNA, e che TUTTI faranno da genitori alla bimba, a turno.
E così gli anni passano,con Mandorla che passa da una casa all'altra, finchè....
Considerazione negativa ( ma quelle positive sono maggiori!): perchè diavolo gli uomini non potevano fare 'sto benedetto test? così alcuni si sarebbero tolti il pensiero.
Ma: allora voleva dire che TUTTI avevano ...avuto a che fare con la bella Maria? Qui la storia mi è sembrata un pò improbabile, ma si fa perdonare diversamente.
Considerazioni positive.
Ho apprezzato molto la narrazione su vari livelli, sia temporali, per spiegare certi comportamenti e determinate situazioni, sia locali ( si può dire?).
L'autrice cioè racconta le storie in contemporanea di cinque famiglie diversissime fra loro: i due gay, il dirigente d'azienda rigoroso, l'artista stralunato ed inconcludente, la zitella frustrata, e così via.....
Queste sono LE LUCI DELLE CASE , che si accendono man mano che la narrazione procede, e ci conducono a conoscere in profondità le varei famiglie con i loro componenti..
Sopra a tutte, narrata in prima persona, la storia della protagonista Mandorla, struggente.
Il disperato bisogno di un padre, DI SAPERE CHI SIA FRA LORO, le crisi dell'adolescenza, il rimpianto della madre troppo presto perduta.
E' stato definito, questo, IL LIBRO DEL DOLORE, e non a torto.
Ci sono , in questa storia, parole e brani , che dovrei trascrivere tutti interi.
Una riflessione di Mandorla.
Pag.383.
"Viviamo tutti all'oscuro di qualcosa che ci riguarda, no? Tutti.
Non possiamo sapere perchè la nostra professoressa ogni tanto arriva in classe con le occhiaie, per esempio. Oppure perchè al panettiere che ci fa sempre una battuta spiritosa, in certi giorni non vada per niente di scherzare.
Non sappiamo che cosa fanno( la maestra e il panettiere, intendo) la domenica pomeriggio.
Non sappiamo chi è passato prima di noi in un bagno pubblico che puzza da fare schifo.
Perchè il cane che abbiamo trovato è stato abbandonato. Chi l'ha legato a un palo, con quale criterio abbia scelto proprio quel palo: non lo sappiamo.
Che cosa dicono le persone quando parlano di noi ma noi non ci siamo; nemmeno questo sappiamo.
Possiamo illuderci d'immaginarlo, ma non lo sappiamo. E poi, un mondo di altre cose.
Chi ha deciso che quando diciamo "albero"intendiamo un tronco con i rami e le foglie e non, che ne so, un coso scivoloso per lavarci che invece chiamiamo "sapone": anche quel nome lì qualcuno l'avrà stabilito. Ma come? Quando?
Non lo sappiamo.
E perchè? Di che colore è il retro del cielo?
Che cosa pensa una formica che ci passeggia su un braccio?boh.
Ma quello che soprattutto non sappiamo è quale, fra le persone con cui siamo abituati ad avere a che fare, sarà la prossima a morire.
E allora, se perfino nonostante questo continuiamo a vivere come niente fosse,che sarà mai andare avanti senza sapere fino in fondo chi era il nostro primo fidanzato? E senza sapere fino in fondo chi è tuo padre?".
Chiara Gamberale è giovane , ma mi sembra una scrittrice valida e matura, che ha saputo regalarmi emozioni, commozione; ha saputo farmi osservare "le luci nelle case degli altri" , raccontando situazioni diverse in modo lieve e poetico, mai giudicando...
E, per ultimo ma non meno importante, dandoci un finale assolutamente a sorpresa, in grado di spiazzare anche il lettore più scafato!!!
Consigliato.
Rosy:-P:-P
Per cominciare, la trama mi era parsa originale.
In breve: Maria , affascinante amministratrice di condominio, single e ragazza madre di Mandorla, sei anni, muore in un incidente stradale, lasciando la bimba sola al mondo.
I suoi condomini, cinque famiglie eterogenee abitanti nei cinque piani di una palazzina, non sanno che pesci prendere, ma a questo punto provvede il destino: in una lettera , Maria aveva scritto alla figlia che suo padre era uno degli uomini del condominio!!
Sgomento. Incredulità. Malumori intestini.
Alla fine le cinque famiglie decidono che i loro uomini non si sottoporranno al test del DNA, e che TUTTI faranno da genitori alla bimba, a turno.
E così gli anni passano,con Mandorla che passa da una casa all'altra, finchè....
Considerazione negativa ( ma quelle positive sono maggiori!): perchè diavolo gli uomini non potevano fare 'sto benedetto test? così alcuni si sarebbero tolti il pensiero.
Ma: allora voleva dire che TUTTI avevano ...avuto a che fare con la bella Maria? Qui la storia mi è sembrata un pò improbabile, ma si fa perdonare diversamente.
Considerazioni positive.
Ho apprezzato molto la narrazione su vari livelli, sia temporali, per spiegare certi comportamenti e determinate situazioni, sia locali ( si può dire?).
L'autrice cioè racconta le storie in contemporanea di cinque famiglie diversissime fra loro: i due gay, il dirigente d'azienda rigoroso, l'artista stralunato ed inconcludente, la zitella frustrata, e così via.....
Queste sono LE LUCI DELLE CASE , che si accendono man mano che la narrazione procede, e ci conducono a conoscere in profondità le varei famiglie con i loro componenti..
Sopra a tutte, narrata in prima persona, la storia della protagonista Mandorla, struggente.
Il disperato bisogno di un padre, DI SAPERE CHI SIA FRA LORO, le crisi dell'adolescenza, il rimpianto della madre troppo presto perduta.
E' stato definito, questo, IL LIBRO DEL DOLORE, e non a torto.
Ci sono , in questa storia, parole e brani , che dovrei trascrivere tutti interi.
Una riflessione di Mandorla.
Pag.383.
"Viviamo tutti all'oscuro di qualcosa che ci riguarda, no? Tutti.
Non possiamo sapere perchè la nostra professoressa ogni tanto arriva in classe con le occhiaie, per esempio. Oppure perchè al panettiere che ci fa sempre una battuta spiritosa, in certi giorni non vada per niente di scherzare.
Non sappiamo che cosa fanno( la maestra e il panettiere, intendo) la domenica pomeriggio.
Non sappiamo chi è passato prima di noi in un bagno pubblico che puzza da fare schifo.
Perchè il cane che abbiamo trovato è stato abbandonato. Chi l'ha legato a un palo, con quale criterio abbia scelto proprio quel palo: non lo sappiamo.
Che cosa dicono le persone quando parlano di noi ma noi non ci siamo; nemmeno questo sappiamo.
Possiamo illuderci d'immaginarlo, ma non lo sappiamo. E poi, un mondo di altre cose.
Chi ha deciso che quando diciamo "albero"intendiamo un tronco con i rami e le foglie e non, che ne so, un coso scivoloso per lavarci che invece chiamiamo "sapone": anche quel nome lì qualcuno l'avrà stabilito. Ma come? Quando?
Non lo sappiamo.
E perchè? Di che colore è il retro del cielo?
Che cosa pensa una formica che ci passeggia su un braccio?boh.
Ma quello che soprattutto non sappiamo è quale, fra le persone con cui siamo abituati ad avere a che fare, sarà la prossima a morire.
E allora, se perfino nonostante questo continuiamo a vivere come niente fosse,che sarà mai andare avanti senza sapere fino in fondo chi era il nostro primo fidanzato? E senza sapere fino in fondo chi è tuo padre?".
Chiara Gamberale è giovane , ma mi sembra una scrittrice valida e matura, che ha saputo regalarmi emozioni, commozione; ha saputo farmi osservare "le luci nelle case degli altri" , raccontando situazioni diverse in modo lieve e poetico, mai giudicando...
E, per ultimo ma non meno importante, dandoci un finale assolutamente a sorpresa, in grado di spiazzare anche il lettore più scafato!!!
Consigliato.
Rosy:-P:-P