PDA

Visualizza la versione completa : Elogio del Tasso Barbasso



Sir Galahad
27-May-2012, 18:20
Maggio e il Tasso Barbasso (http://ricciotoscano.blogspot.it/2009/06/giugno-e-il-tasso-barbasso.html)

http://3.bp.blogspot.com/_6INqKvhbJZ0/SjTYu9AR-iI/AAAAAAAAAKY/mef5yoyD1e4/s320/tasso+barbasso.jpg (http://3.bp.blogspot.com/_6INqKvhbJZ0/SjTYu9AR-iI/AAAAAAAAAKY/mef5yoyD1e4/s1600-h/tasso+barbasso.jpg)
I campi, in questi giorni di fine maggio, cominciano a pullulare di piante di Tasso Barbasso, che per tutta l'Estate ci terranno compagnia nelle nostre passeggiate in campagna, fra il cicaleccio dei grilli e il frinìr delle cicale.

E', il tasso Barbasso (Verbascum thapsus, fam.Scrofulariaceae), un'erba di color giallo-verdastro, rivestita di fittissimi peli ( dove barbasso sta per peloso, ispido). Cresce spontaneo e il caule, eretto, può raggiungere il metro di altezza. Secondo la vecchia erboristeria era una panacea per tutti i mali: usata nella tosse, contro il morso delle vipere, per risanare le vie urinarie, adoperato in flebiti, ulcere, emorroidi, ma allontanava anche la tigna. Gli antichi Romani la chiamavano Candelaria, proprio perchè forniva delle belle candele, se opportunamente rivestita di grasso e sego.

Medicinali sono i fiori e le foglie che, fin dai tempi antichi, venivano usati nella cura delle malattie del petto, nei raffreddori , nelle irritazioni dei bronchi, nella tosse con produzione di ampio catarro, del catarro polmonare, delle irritazioni del tubo digerente. In questi casi si prendono quaranta grammi di fiori secchi sui quali si versa un litro di acqua bollente. Si lascia riposare per mezz'ora, si filtra bene e si prendono quattro tazzine al giorno, lontano dai pasti, di questo infuso ben caldo.

1010
Santa Ildegarda da Bingen (e, poi, il dottor Kneipp) ne esaltò il decotto, da adoperarsi nelle infiammazioni della gola e della bocca, ma anche contro i disturbi respiratori: si bollono 30 grammi di foglie e fiori , con 30 grammi di foglie di Malva, in un litro di acqua per 10 minuti; si filtra e si assume il filtrato in tazzine (chi lo desidera, può aggiungere zucchero o fruttosio).
Alcuni dicono che il Tasso barbasso abbia virtù sedative, e i suoi decotti vengono utilizzati per evitare l'insonnia o per calmare le tossi di origine nervosa.
Anche la Poesia se ne interessò. Non poteva, infatti, non incantare quell'animo bambino del grande Pascoli, che in una sua composizione di Myricae così si espresse a proposito di questa umile, grande pianta:


Elegie

VI
LAPIDE


Dietro spighe di tasso barbasso,
tra un rovo, onde un passero frulla
improvviso, si legge in un sasso:
QUI DORME PIA GIGLI FANCIULLA.


Radicchiella dall'occhio celeste,
dianto di porpora, sai,
sai, vilucchio, di Pia? la vedeste,
libellule tremule, mai ?


Ella dorme. Da quando raccoglie
nel cuore il soave oblio? Quante
oh! le nubi passate, le foglie
cadute, le lagrime piante;


quanto, o Pia, si morì da che dormi
tu! Pura di vite create
a morire, tu, vergine, dormi,
le mani sul petto incrociate.


Dormi, vergine, in pace: il tuo lene
respiro nell'aria lo sento
assonare al ronzio delle andrene,
coi brividi brevi del vento.


Lascia argentei il cardo al leggiero
tuo alito i pappi suoi come
il morente alla morte un pensiero,
vago, ultimo: l'ombra d'un nome.

Sir Galahad
27-May-2012, 19:20
Sesta riga: dianto.
Alla lettera, fiore di Zeus ( da Dios, Zeus, e da anthos = fiore). E' il comune garofano, che simboleggia il capriccio. Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta che Diana, indispettita dall' insistenza degli sguardi di un pastorello, gli strappò gli occhi. Calmatasi,non sapendo cosa farne, gettò sul bordo del sentiero quei due occhi che, in fondo, le piacevano; essi divennero due garofani.