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Visualizza la versione completa : Scott Sigler: tra Crichton e King



Standbyme
13-April-2012, 16:53
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Sintesi IBS
Perry non è l'unico contagiato, e le persone che ospitano i parassiti, molecole d'ignota provenienza, cedono a una folle paranoia che le conduce a scorgere ovunque macchinose cospirazioni, fino a portarle in poco tempo all'omicidio o al suicidio. Gli Stati Uniti hanno forse subito un attacco batteriologico che rischia di condurre la nazione all'autodistruzione? La CIA, allertata dall'epidemiologa Margaret Montoya, indaga segretamente, ma ha bisogno di un sopravvissuto per osservare da vicino questa strana e nuova malattia. Il compito di trovarlo spetta all'agente Dew Phillips. Perry è la preda perfetta per Phillips, e mentre il primo ingaggia una furiosa lotta contro i parassiti ormai in grado di interagire con il suo cervello, il secondo inizia a capire con sempre più chiarezza quale sia il loro mistero. Perry è nelle mani della CIA, ma questo non è sufficiente a proteggerlo: i parassiti, quasi fossero esseri senzienti, si rivelano una minaccia per l'intera umanità, e a Phillips non resta che fermarli per cercare di salvare il mondo in cui vive.

In anteprima per gli amici di Scompaginando il mio commento
Questa volta è diverso: non un esperimento governativo segreto sulla mutazione genetica sfuggito ad ogni controllo, non una malattia trasmessa agli uomini da pipistrelli delle foresta amazzonica, non nanotecnologia con microscopici robot che si insinuano nel corpo umano, non la peste nera, non entità malefiche provenienti dagli inferi, non eterei fantasmi vendicativi. Nulla di tutto ciò ma qualcosa di molto, molto più subdolo, pericoloso e, se vogliamo dirla tutta, che desta anche un po’ di simpatia almeno all’inizio con quelle ingenue vocine. Scott Sigler si pone di diritto tra Crichton e King: dal primo ha preso le capacità per le descrizioni rigorosamente scientifiche, dal secondo l’immaginazione per le situazioni più terrificanti il tutto condito da una sottile ironia. Non che con questo viene meno la tensione per il lettore ma rendono, diciamo, la narrazione più umana e accettabile. Anche se la prosa non è eccelsa la lettura scorre veloce, è essenziale, piacevole e coglie nel segno. Efficace e tremenda la descrizione del bruco che viene mangiato vivo, dall’interno. dalle larve delle vespe. Basterebbe solo questo passaggio per non far dormire di notte i lettori più sensibili. Forse, e sottolineo forse, un po’ troppo accelerato il finale ma è solo un piccolo neo. Contagio è il primo di una trilogia che promette scintille, tante emozioni e lunghe notti insonni.
:mrgreen: