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Visualizza la versione completa : Le poesie di Sir Galahad



Sir Galahad
07-April-2012, 14:41
Un amico di Forum mi ha inviato questa poesia ("bischerata", come chiamo io questa mia perdita di tempo...) che avevo scritto in QForum. Doveva essere la base,il canovaccio di una canzone scritta a piene mani con l'amica Serena-Fundy (la quale avrebbe dovuto pensare alla parte musicale, gli accordi alla chitarra).... poi non se ne è fatto più niente. Ringrazio il forumista per questa sua attenzione anche se, come vedete, la poesiola non è poi un gran chè...

Scritto con Amore



Libertà vo cercando
e le ossute tue mani
mi indicano, o Poesia,
un libro consunto dal tempo

e le ingiallite pagine sue
grondano il sudore
dei duri giorni
e le righe del libro
mio
partoriscono il travaglio
che porto con me

Perchè soffrire devo
nel ricordo?...
E quando imparerò,
o Madre Poesia,
a scagliar via quel libro,
ed a bere alla dolce
tua fonte,
con amore,
la Speranza che tanto bramo?

Voglio dirtelo, ormai,
ed è in quel libro, sai
ch'ogni mia speranza ripongo
nel doman

Con amore, sai,
con tanto amore.
Viver così vorrò
madre Poesia,
e le ali metterò
della mia Libertà.

Rosy
07-April-2012, 15:08
Bene, bene. Mi piace questa idea di ...rispolverare le tue creazioni.
Una volta- secoli fa- me ne avevi dedicata una deliziosa...peccato che non l'avessi salvata e con la morte del forum sia andata smarrita! Ti ricordi quale fosse? ( Elogio della semplicità...mi pare)
ciao ! Rosy

Sir Galahad
07-April-2012, 15:24
Mi ricordo di averti omaggiata di rime sparse, ma in fede mia non rappello il testo.
Oggetto della mia invereconda attenzione fu anche Mara, amica inappellabilmente simpatica e sempre propensa al giuoco.
Cercherò di far mente locale e di ricordare, Rosy, ma la vedo dura....
Basium
Carlo

Sir Galahad
07-April-2012, 15:33
Faccio un appello all'amico forumista: se ha salvato tutte le mie "bischerate", che me le invii, per piacere
Crazie

Sir Galahad
07-April-2012, 18:53
Atomi d'argento

Atomi d'argento
compongono la cara figura di
lei
sul mare, cui il vento
strappa
onde fluttuanti

Sir Galahad
09-April-2012, 20:06
A Ulisse


E prende il largo
d'Itaca il re,
l'ingegno multiforme al nuovo aperto .
E la tua nave, prode Odissèo,
lascia il passato
occhi rivolti al Destino,
seme itacense,
gli occhi della bella Calypso
più non rimembra,
e non rimembra più
le dolci muliebri braccia
bianche e di loto odorose.
Và, Odisseo, Telemaco lascia,
e di Calypso il frutto
del seme tuo
lascia.
Và, và oltre le colonne,
ad incontrar Destino!
Lotofagi non troverai,
è pur vero,
ma il dannato Futuro
frutto di speme e del multiforma ingegno tuo.
Và, e dànnati,
Lestrìgoni lascia,
ma sappi, Uticense:
la dannata tua ricerca
più non sarà vera,
al Ver non corrisponde.
Ubriaco di speme
affonderà, il sai,
lo legno tuo.

E perderai la Speme, ed i tuoi forti lombi
più gustar non potranno
delle femminee curve.
Affonderà lo legno tuo
ma, non ti devi curar:
il tuo straziato corpo
tratto sarà dai flutti e consegnato
alla bella Calypso
ch'ognor attende
il tuo ritorno,
gli occhi scrutanti la lingua d'orizzonte
del tristo mare...

Sir Galahad
04-December-2012, 18:11
La Minigonna

1451

Tic e tac
tic e tac
come schioccanti baci
sono i passi tuoi
sull'asfalto

Vamm, vamm,
leggero è il frusciar del vento
che muove la minigonna tua:
tu sei più bella che mai!

Splash, splash,
allegro è quel fiume,
e le tue dita
assaporano la sua dolce acqua.

Ma muto è quel bacio
che donare mi vuoi,
amore di ieri
che mai finirai.